POESIA: LIBERA
Libera,mi chiamò una sibilla
ma forse non lo sono mai stata
Ho piegato la mia schiena
sotto un soffitto cieco
e, per non smettere di sognare,
infioro la bocca con il sorriso
Libera non sono,
neppure nel pianto
Libera non fui,
neppure di raccogliere fiori di carta
nel giardino dell’infanzia
Anche il diritto all’istruzione
mi fu negato
Imparai allora a rubare
e ad accumulare stralci di cultura
E desiderai la penna alla spada
per inchiodare al gelso
il grido, a lungo taciuto – 02/02/2017
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