POESIA: TU CHE PUOI
Non distogliere lo sguardo ad un sorriso
non tu piccolo, non tu.
Non chiudere gli occhi triste e deluso
scalda quei cuori vili, lo puoi tu
Quei cuori che non pulsano al futuro
che spezzano gli orizzonti e prima voi
piccole vittime di un destino duro
oggi martiri, domani sicuri eroi.
Che ne sarà del tuo dolce sorriso
sferzato dalla fame e carestia
da atroci dolori che Dio non ha deciso
di lacrime, di stenti, d’agonia.
Grida forte la tua voce al vento
come piccoli d’uccello senza mamma.
Dio non lascia, ascolta ogni lamento
sicuro che il cuore gelido certo s’infiamma.
Dio…fà che non si spengano quei sorrisi
fonte di luce per l’umanitÃ
e colma le lacrime di quei fiori recisi
da false speranze e malvagità .
NunzioVasi – 24/02/2017
La storia che si ripete nelle forme peggiori ma quello che rimane nell’animo è lo sguardo dei bambini innocenti e il loro cuore puro.
Bravo al poeta Nunzio
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