Gerardo Canini



POESIA: Bando agli armamenti

Grave impronta lascia l’uomo
sulla faccia del bel mondo:
nulla sembra aver insegnato
a chi nel riarmo è impegnato
l’ultimo efferato delitto
del secondo mondiale conflitto
allorquando due soli ordigni
di tanti infransero i sogni,
proliferato è il nucleare
fonte d’armamento infernale.
Il primordiale lanciafiamme
il suol radeva all’istante,
per tener la tradizione in vita
nuova linea or vien seguita;
l’ultimo frutto della scienza
non rinfranca la coscienza:
di sicuro non sgancian viveri
i telecomandati velivoli,
disseminato viene il suolo
di insidiose bombe antiuomo,
non risparmiano innocenti
quelle bombe intelligenti
e le strane bombe a grappolo
ratto diradano il popolo.
Piogge di razzi e di missili
non trascurano i civili
e l’uranio impoverito
vittime miete inavvertito;
c’è da stare sempre in allerta,
l’esistenza sembra incerta,
non par proprio azzardato
dir che il disastro è assicurato. – 13/03/2017

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