POESIA: L’ora
È lunga e angosciante.
È lieve e interessante.
Fortunata come il fato
d’un pensier trasformato
da sublime musica e poesia
alchimia di un immortale follia.
Sobbalza il cuore
paventa il terminar di splendore.
“ORA! Desio dipartire,
al sorger abbisogno redire!”
Ma l’or avanza
senz’indugio con esperienza.
Inesorabile nel perseverare
incurante del nostro passare.
Seguita a camminare
infallibile nell’eterno trasformare.
A Noi
è dato solo d’intuire
ciò che mai
potremo veramente capire
finché del sangue
sentiremo il fluire.
M.I. – 13/03/2017
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