ANNA CAPPELLA



POESIA: NOTTURNO DI DAFNE

La notte ha spigoli di ombre nascoste,
tra diafane paure raccolte al buio
e soliloqui levigati nel silenzio velato
da malinconie strette tra sospiri e lenzuola.

Frementi corde tese nella penombra
a reclamare mani di carezze lievi
e parole sussurrate tra sonno e veglia
a consacrare la velleità di un sogno.

Sospirante desio di donna annodata
ad un tacito amore scalfito
in un muto dolore.

Una danza di ore lente al preludio di un’alba
che spegne i sogni al primo chiarore
e consegna al giorno la sua metamorfosi,
tramutando in rigida corteccia
i frammenti di una notte senza sonno.

All’alba pone una maschera sul viso
con un avvezzo disincantato sorriso
di chi non mostra i suoi pianti,
ma solo versi di riversati afflati.

Poesia cosparsa di metafore
a rimembrar la ninfa Dafne,
che cela il suo viso rigato di lacrime
dietro la cima intrecciata di rami.

Rivolto al cielo e ricoperto di foglie,
un albero leggiadro pone radici
nella solitudine di un cuore,
che ha scelto d’ornarsi di fronde d’alloro.

ANNA CAPPELLA

– 15/03/2017

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