POESIA: Oggetti coniugali smarriti
La prossima volta, quando hai tempo,
spiegami cos’è per te l’amore.
Non quello che ricevi,
oggetto smarrito dall’altrui cecità,
ma quello che dai cosi’ naturalmente
tra un pagamento di bollette e una lavatrice.
Magari scoprirai che si può amare senza per questo imprigionare.
Sembra strano
ma io oggi, dopo tanti anni,
ho ancora voglia alzare gli occhi al cielo e dirti:
“Guarda, amore mio, come si vedono le stelle”.
E non sono quelle che mi fai vedere tu.
– 03/03/2017