Alberta Lo Castro

POESIA: La mia infanzia

Era ieri la mia infanzia
ed io ebra di gioia
coglievo olive.

Felice nella natura
la mia voce univo
a quella dell’eco.

È bella la mia campagna
inondata di luce,
là il sole brilla per tutti.

Tutto è verde
tenera la terra
tutto si schiude in primavera.

Là, assieme a mio fratello,
solevo giocare sotto il sole cocente. – 26/03/2017

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Iris Battistini

POESIA:
L’INFINITO E’ LA MIA LUCE

Non so da dove tu sia venuto:
forse dal pianeta delle fate,
o dal pianeta delle cose piene,
o dal pianeta delle radici

Perché qui,
in questa stanza,
la luna è piena,
è pieno il tempo,
le parole sono piene

e la terra ha radici,
hanno radici i mari,
i colori hanno radici

Anch’io ho radici
e sono piena
d’uno stare bene profondo
che m’era sconosciuto
– 25/03/2017

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Roberto Spinella

POESIA: Chiudi gli occhi
Hai sete,…una brezza di vento ti solleva i capelli,il sole ti scalda,hai sete…chiudi gli occhi… Io ti do da bere… Senti l’aria che sa di mare,hai sete…io ti do da bere…chiudi gli occhi la tua bocca è sempre più asciutta… Vuoi?io ti do da bere…hai sete…il vento ti accarezza il viso,lascia dietro a se il tuo odore…hai sete…io ti do da bere,la sabbia ti entra nelle scarpe,hai sete…io ti do da bere…chiudi gli occhi, chiudi gli occhi,l’acqua del mare ti bagna i piedi,hai sete…io ti do da bere…chiudi gli
occhi…pensa,…la luna illumina il mare riflette sui tuoi occhi…hai sete,io ti do da
bere…chiudi gli occhi – 25/03/2017

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antuart vergili

POESIA: La stanza è chiusa dentro ci batte un cuore gelido e solitario l’ aria appesa al muro come muffa come un colore nero nella stanza chiusa vive un uomo che non parla non sogna e nel silenzio muore . Cosa farà mi chiedo spesso che penserà …….come si può restare immobili in disparte mentre il tempo corre e passa …….fuori c’è ancora il mondo quello che tu stai dimenticando …feroce e indifferente ma unico …non credo che ci sia qualcosa di diverso ….dall ‘ altra parte non c’è respiro non c’è dolore ……apri la porta corri e se non puoi continua a camminare . – 25/03/2017

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Sabrina Galli

POESIA: ARMONICO SUSSURRO

Le mani dell’anima
sono caldo silenzio,
inoltrato dallo sguardo
nell’astrale ridda estiva
che trapunta
il chiaro firmamento della notte.

Mani che posano
sulla gruccia di un ricordo
imprecise immagini
ingiallite in una dispersa traccia,
nei palmi schiusi del tempo.
Anche allora, allora come ora
mi smarrivo nel cielo notturno.

Era chioma
di betulla danzante la giovane età.
Filtrava tra i rami come luce dorata.
Nel forte chiarore
l’adolescenza ingentiliva l’asfalto.

Albeggiavano dal volto
fragili cristalli.
Tintinnavano, si urtavano,
si scheggiavano, si disperdevano
i timorosi fremiti
di una femminile metamorfosi.

Eccole ora le mani dell’anima!
Eccole nell’attuale presente!
Eccole in me nella cognizione
di essere donna e madre
oltre il diafano vetro delle memorie
ammantate dal vivere.

Uno scialle a cui lavoro.
Amore e passione come ferri
che si sfiorano in un armonico sussurro
ad ogni punto della trama che incede
verso l’ignota sorte.

– 25/03/2017

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Jessica Colao

POESIA: Avrei dovuto esser donna prima.
Avrei potuto esser donna prima.
Delle ingiustizie.
Prima.
Dei confini.
Contorni dispendiosi.
Paesaggi fotografati.
Paesaggi non guardati.
Poche monete.
Pochi amuleti.
Sogni distorti le notti nei treni.
Baci interrotti da urla di rabbia.
Nei letti rotti sgualciti amari.
Cene da asporto.
Cenere a terra.
Lo smalto rovinato.
Lo sguardo bruciato.
Si pensa nel letto la musica è lenta.
Valigie pesanti disfatte.
Pensieri pesanti.
Pavimenti sporchi di ritorno veloce.
Sguardi.
Guardi.
Guardie.
Io e lui.
Io e te in una stanza.
Gli abbracci di nuovo.
Lacrime nei bicchieri dispersi.
L’amore ritorna.
Nei dubbi di parole distorte.
Il confine di uno Stato.
Strato d’ansia.
Paura.
Avrei dovuto esser donna prima.
Avrei potuto esser donna prima.
Delle ingiustizie.
Prima.
Dei confini.
Chiusi noi disillusi illusi.
Sognatori finti.
Dipinti.
Cerniere abbottonate.
Canzoni cantate.
Le mani incarnate.
Speranze di nuovo.
A tono.
Amore.
Punto.
Avrei dovuto esser donna prima.
Avrei potuto esser donna prima.
Prima. – 25/03/2017

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Febronia Zuccarello

POESIA: La solitudine

La solitudine
diventa tua padrona
si nutre del tuo cuore
si veste della tua anima.
Sul tuo nudo corpo
bisognoso d’affetto
si posa,
sotto forma di polvere.
Riempiendo quel vuoto incolmabile.

Febronia Zuccarello

– 25/03/2017

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Cecila Bergonzi

POESIA: Te ne sei andato in un giorno di primavera dopo una lunga e sofferta malattia ….da tempo non mi riconoscevi più ma io sapevo perfettamente chi eri ed è per questo che rivedrò il tuo viso in ogni singolo fiore che anno dopo anno sboccera’ e mi accompagnerà nel corso della mia esistenza cosicché sarò io a ricordarmi di te …sei e sarai sempre parte del mio cuore ….papà… – 25/03/2017

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Fiore iorillo

POESIA: Il mondo che circonda
Pieno di musica di banda
Di dolci profumi… odori..
Imprigionati tra gli amori
Di chi sa aspettare
Di chi sa amare.
Occhi sempre piangenti
Per mille brutti eventi
Ma sempre ogni sorriso
rende questo viso
Felice di essere deriso
Perché non sa che in eterno amare.. – 25/03/2017

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