POESIA: Plano dolcemente lungo le creste d’onda
per non spaventare le sirene
che mi seguono a filo d’acqua.
Questi uomini non sanno nulla
della magia di Partenope
non sanno del suo passato
dell’epoca aurea e libera del paese del sole.
Non sanno quegli stolti e mai capiranno
per farlo serve cuore e serve amore
verso ogni gabbiano, colombo o falco
verso ogni monte , collina o vulcano
verso ogni fiore , erba o albero
verso ogni anfratto, nicchia o passaggio
verso ogni viale, vicolo o piazzale
verso ogni cosa che fa di lei
la migliore.
Non sanno che chi nasce libero non può morire e torna a volare.
SCB – 15/03/2017
Mese: marzo 2017
Maristella Rinaldi
POESIA: IStANTANEA
I tuoi occhi
Mi vogliono
Sedurre
Mi guardi
Cosi
..cosi
.bello
perche mi ami
mi vuoi
mi guardi cosi
Perche il tuo
mondo
e’con il mio
e’come il mio
vuole unirsi al mio – 15/03/2017
Matteo Dorigo
POESIA: Vieni vento ed eleva infusi di giglio,
un fior che sa d’esser
fratello d’Ercole e di Giunone il figlio.
Lasciami ricordar quale dolce germoglio
fu questo giovane autunno,
senza leggenda ma non privo d’affanno,
e lascivo soffiami verso il prossimo miglio,
solo lì vedrò se sarà frutto
o dolce fu inganno.. – 15/03/2017
ANNA CAPPELLA
POESIA: NOTTURNO DI DAFNE
La notte ha spigoli di ombre nascoste,
tra diafane paure raccolte al buio
e soliloqui levigati nel silenzio velato
da malinconie strette tra sospiri e lenzuola.
Frementi corde tese nella penombra
a reclamare mani di carezze lievi
e parole sussurrate tra sonno e veglia
a consacrare la velleità di un sogno.
Sospirante desio di donna annodata
ad un tacito amore scalfito
in un muto dolore.
Una danza di ore lente al preludio di un’alba
che spegne i sogni al primo chiarore
e consegna al giorno la sua metamorfosi,
tramutando in rigida corteccia
i frammenti di una notte senza sonno.
All’alba pone una maschera sul viso
con un avvezzo disincantato sorriso
di chi non mostra i suoi pianti,
ma solo versi di riversati afflati.
Poesia cosparsa di metafore
a rimembrar la ninfa Dafne,
che cela il suo viso rigato di lacrime
dietro la cima intrecciata di rami.
Rivolto al cielo e ricoperto di foglie,
un albero leggiadro pone radici
nella solitudine di un cuore,
che ha scelto d’ornarsi di fronde d’alloro.
ANNA CAPPELLA
– 15/03/2017
Leda Cont
POESIA: Adesso,qui,
di fronte a me
il tuo tutto
il mio tutto.
Avvolgi
la me più pura,
io ti porterò ovunque
e le stelle
si prenderanno cura
di noi.
– 15/03/2017
Elisa Cataldi
POESIA: -IDEE-
In fondo un’idea ha bisogno di essere messa in atto.
Un’idea senza la sua realizzazione non è nulla,
è un pensiero
e vola via nei giorni.
Come te.
L’ideale, idealizzato
dai miei di ideali,
e dalle mie idee
resta tale.
Le mie idee così tanto astratte per te,
ma così chiare nella mia testa,
volano se non le tengo strette,
se non le tengo dritte su una colonna vertebrale
ora, fatta di burro.
Ed è per questo che mi chiedo se ne vale la pena
avere paura di perdere qualcosa
che non ho mai avuto.
Ricordo che facevo le scale
ora vado in ascensore.
E.C. – 15/03/2017
Mario MANFIO
POESIA: PAROLE D’AMORE.
Sto riflettendo su quelle parole
ch’amore suggeriva ai miei vent’anni,
parole che fluivano tranquille
dalla mia bocca, salendo dal cuore…
Vorrei esser capace di ridirle
(forse ne troverei anche più belle),
ma non ho accanto a me nessuna donna
cui dedicarle e sono già passati
da allora di più di cinquant’anni.
Così mi posso solo crogiolare
tra ricordi, rimpianti e nostalgie…
Che brutta cosa diventare vecchi! – 15/03/2017
Aldo Sammartino
POESIA: Martedì XIV dicembre
Un pensiero fisso e costante,
L’impazienza generale,
Sigarette volate,
L’esame di filosofia,
Il superamento dello scoglio,
Il pranzo pomeridiano,
La birra,
Sigarette di compagnia,
L’amicizia,
Il vino bianco,
L’amore
Nel letto, fuori dal letto.
A casa,
Il messaggio: stasera eri bellissimo
Il sonno profondo.
In un giorno: la vita. – 15/03/2017
Maria Paola Moglia
POESIA: M’hai tenuta tra le braccia
e dal tuo seno
ho succhiato avidamente.
Poi l’incanto si è spezzato.
Mi hai fatta scendere
dalle tue ginocchia
e sola
ho camminato nel deserto,
senza sapere la meta
senz’ altra eco
che il grido muto dell’ anima.
Eppure a tratti,
dolcissimo,
Il ricordo delle tue carezze
s’ è fatto sentiero,
luce di un passato
che deve ancora venire,
promessa di una gioia
al di là dell’orizzonte.
1986
– 15/03/2017
Marta Menegazzo
POESIA: RAGGIO DI SOLE 15/17
Ti dedico il posto migliore del mio cuore.
Nonostante il tempo e la vita
con le sue imperfezioni e incertezze.
Una goccia di cristallo incastonata
fra le pieghe dell’ anima,
pronta a riflettere la luce delle emozioni
che esplodono ad ogni vivo ricordo.
Il posto migliore,
dove resteranno i sorrisi più veri,
gli occhi densi e carichi di colore e
le vibrazioni più intense di un
sentimento che ci apparteneva.
L’innocenza di due anime nude,
che sapevano vestirsi di eleganza per
danzare fino all’alba di ogni infinito sogno,
rinnovando le nostre promesse.
Il posto migliore,
dove custodire l’essenza del nostro
essere unici, ma oramai,
irreversibilmente lontani.
Resterai a dare vita ad ogni battito
e sono certa… ne sentirai l’eco. – 15/03/2017