teresa freni

POESIA: esilio
esistono sbarre
che non sono di ferro.
nella nostra mente,
esistono luoghi indimenticabili.
li vedi, sebbene intangibili.
quei luoghi sono le nostre radici
come alberi noi ci espandiamo
e quelle restano salde alla terra.
nessuna pioggia, nessun vento, li sradica
esistono esili con sbarre senza ferro, nella nostra mente.
da noi voluti o no,
avviluppano, senza amnesia,
la dolcezza del nettare
gli olezzi dei gerani
il sapore aspro degli agrumi.
si stingono i colori col susseguirsi
e si ravvivano per incanto in nostalgie
si rievocano e sussultano i ricordi,
ti stringono con un nodo in gola
sciolti dal desiderio del tornare.
sospinti da forza misteriosa,
come soffio nella mano
volano leggeri
da paesaggi indefiniti
ad amata terra natia,
passando dalle sbarre, sorvolando cieli grigi, si posano sul mare

– 01/04/2017

Please follow and like us:

Naida Filon

POESIA: Dal rosa al nero

La bella giornata m’invade
tutto ride e canta intorno a me.

I cinguettii, le risa di fanciulli
per me son grida disperate e pianti.

Per me, per me soltanto,
perchè ho il cuore infranto.

Malaugurata fui io
a credere la la vita tutta rosa,

ma un dì divenne nera,
perchè troppe gioie affrettate
ell’ebbe già passate.
– 01/04/2017

Please follow and like us:

Giulio Mariani

POESIA: DONNA
Candida come la neve che sciogliendosi scende come acqua limpida tra venature ombrate di monti imponenti.
Donna, fragile come piuma, cullata dal vento e poggiata soavemente su terra fertile, pronta ad accogliere semi d’ogni tipo per dar frutti d’immensa genuinità e splendore.
Oh! Candida creatura che al sol tuo sospirar, profumi ciò che ti circonda, sei la luce del cuore, la luce della mente, sei luce di ciò che luce non potrà mai essere.
Ogni tuo fare, è una nota di violino che vaga in terre sconosciute rendendole paradisi sperduti, da non poter raggiungere se non con te.
Ogni parte del tuo corpo è un luogo da scoprire, da esplorare senza limite alcuno.
Donna, fonte inesauribile di vita, gioia e dolore che in un’ infinita danza l’uno prevale all’altro senza alcun vincitore, con il tuo soave canto, fai di un animo frustrato, un campo di variopinti colori che insieme lodano ed esaltano il tuo morbito corpo fatto di curve delicate e non, che si intrecciano nell’infinito statuario dell’essere infinitamente donna.
Sei l’essensa della vita, sei vita di tutti i sogni ed i sogni della vita, sono fatti di Te. – 01/04/2017

Please follow and like us:

Chiara Alaia

POESIA: Brucia e splendi

Notte come vernice
Densa e nera
Cancella le stelle,
Mentre la chiesa
Continua a splendere
In cima alla collina.
Brucia e splendi
In cima alla collina.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore.

Fulmini come lame
Lucenti ed eteree
Si abbattono sul mare,
Mentre la barca
Continua a splendere
In cima alla scogliera.
Brucia e splendi
In cima alla scogliera.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore.

Onde come puledri
Spumosi e selvaggi
Erodono la sabbia,
Mentre il rogo
Continua a splendere
Sulla riva del mare.
Brucia e splendi
Sulla riva del mare.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore. – 01/04/2017

Please follow and like us:

Chiara Alaia

POESIA: Brucia e splendi

Notte come vernice
Densa e nera
Cancella le stelle,
Mentre la chiesa
Continua a splendere
In cima alla collina.
Brucia e splendi
In cima alla collina.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore.

Fulmini come lame
Lucenti ed eteree
Si abbattono sul mare,
Mentre la barca
Continua a splendere
In cima alla scogliera.
Brucia e splendi
In cima alla scogliera.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore.

Onde come puledri
Spumosi e selvaggi
Erodono la sabbia,
Mentre il rogo
Continua a splendere
Sulla riva del mare.
Brucia e splendi
Sulla riva del mare.

La notte scorsa camminava da sola
E incendiava la strada.
La notte scorsa camminava da sola:
Il desiderio consuma l’amore. – 01/04/2017

Please follow and like us:

Omar Antonazzi

POESIA: IO PENSO

Io penso, perché mi accorgo di pensare.
Io penso, perché mi nutro per amare.
Io penso, perché è il futuro a illuminare.
Io penso, perché anche un cieco se vuole può guardare.
Io penso, perché è il Sole a nutrire e cullare.
Io penso, perché l’esser non possa mai bastare.
Io penso, perché non mi accontento di volare. – 01/04/2017

Please follow and like us:

Marinella maccagni

POESIA: Domatore di parole
Parole che scivolano
Nell’afasia del non detto
Nella reiterazione del già detto.
Parole sdrucciole, bisdrucciole, piane
Sezionate dall’esattezza chirurgica
della grammatica.
Parole che non tengono il passo
Del pensiero
Che restano indietro
Incespicando nel contrario del loro significato
Arenandosi nello stadio larvale
Del linguaggio.
Parole che si sporcano
Nel commercio di ogni giorno
Parole logorate dall’abitudine
Parole dimenticate nelle circonvoluzioni del cervello.
Parole che si perdono nella vuoto del
non senso
Sfrangiandosi in un niente di niente di significato.
– 01/04/2017

Please follow and like us:

mariateresa gili

POESIA: Amarti e un vizio
E dipende dal tuo sguardo.
E nei tuoi occhi
Il segreto della mia gioia
E della mia malinconia
E il desiderio
Di distruggerti
Coi baci…per scoprire
perché ti amo
Così !… – 01/04/2017

Please follow and like us:

Maria Francesca Mainieri

POESIA: Trascendenza.

Mi ritrovo qui a contemplare il tutto e il nulla.
Tutto è in costante movimento. Tutto è più leggero.
Percorro i sentieri dell’anima e del mio sentire.
Arriva un soffio di vento e improvvisamente ritorno alla routine intellettuale, sobria ma statica.
Attendo la prossima avventura. – 01/04/2017

Please follow and like us:

Michelina GIANNITELLI

POESIA: Vien sera
Stanco il cor che rimira,
nell’orizzonte,
il lontano volo.
Nere appaion le ali
verso le fredde montagne.
Vien sera
il fuggitivo sole,
fra grandi e rossastre nuvole,
si nasconde.
Stanco il cor che rimira
la bellezza della dura
e fredda natura.
Alberi spogli
stecchiti dal gelo.
Vien sera,
dal venticello,accarezzata,
ghiacciata.
Stanco il cor che rimira
solitario,
pien d’angoscia.
Giammai speranze
pone il fato.
Pronta è la notte.
Solo tu,luna,
ti stagli
piena e brillante
nel cielo nero.
Stanco il cor che rimira,
di tristezza ricolmo. – 01/04/2017

Please follow and like us: