Maria Elena Cantiello

POESIA: IL CIELO

Azzurro e immenso cielo,
paradiso io ti svelo,
Sono foglia verde al vento
con i sensi io ti sento,
Nel mio mondo parallelo
perchè il reale è assai cruento,
Sono fiore in primavera,
sono onda su scogliera,
sono stella luna e sole
e mi inondo dell’amore,
sono pioggia lampo e tuono
col mio cuore ti perdono,
Sono terra sabbia e mare
e serena voglio stare,
Sono estate inverno e sera
e fiorisco in primavera,
Sono spiga e foglia d’oro
e mi inebrio del sonoro,
lo sbocciare alle stagioni
di colori e di intuizioni.
Le mie mani son vulcani
eruzioni di creazioni
dare vita alle emozioni,
E mi nutro dell’immenso
per placare l’inquieto dentro
e le lacrime mie asciugo
e sorrido o cielo immenso. – 20/04/2017

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gian luca pallaoro

POESIA:
“Meditazione”

Sono al buio….
…un buio profondo, ma rassicurante:
fatto di assenza di luce, di suoni e …di aria.
Eppure sono vivo!
Sento di essere vivo.
Vivo, come non mai.
Galleggio…sono pura consapevolezza.
Potrei…se volessi…
ma mi abbandono.
Mi lascio cullare da un dolce sentire,
pigro, tanto pigro… da sciogliermi in un mare.

– 20/04/2017

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cinzia nazziconi

POESIA: Sveglia!
Di nuovo? Ancora? ..Riparto
E questa..? Ancora..Combatto
Ancora..e Ancora.. io Lotto
Tengo duro.. ma la stanchezza
comincia a farsi sentire..
E allora..basta.. Cedo e smetto..
Vita..io non ti ho cercata..che vuoi da me?
Io non ti ho cercata..e non ti voglio
– 20/04/2017

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Massimiliano Gaudino

POESIA: Diranno che hai sbagliato.
Ci giudicheranno senza essere andati
nel profondo dell’essere.
Proveranno ad ostacolare il tuo cammino
ad infangare il tuo credo.
Proverai tante emozioni:rabbia, delusione, sconforto, apatia.
Sentirai di più il tuo corpo
quel vuoto nello stomaco che ti dice: “fermati e lasciati andare”.
Sentirai milioni di pensieri che lottano nella tua mente.
Nessun vincente, solo tu e il tuo cammino.
Nessuno di fianco a te, nonostante le braccia forti
pronte a sorreggerti.
Andrai avanti.
Sai che il tuo cammino è dentro di te.
E’ scritto sulle tue mani,
per quello che hai fatto, per quello che farai.
Imparerai a guardare in alto,
lassù riposano le anime innocenti,
quelle che insegnano e poi segnano.
I veri perdenti hanno permesso agli altri di farli sentire così.
E poi ci sei tu.
La libertà non è solo quando voli,
ma quando torni da un viaggio, ti fermi,
scegli nuove mete e sei pronto a riaprire le ali.
E allora insegna al prossimo a guardare in alto,
a proseguire verso il proprio cammino,
e impara a sorridere.
Sempre. – 20/04/2017

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Vincenzo DAndrea

POESIA: Me l’aveva detto Mariangela che a usare troppo colore vien fuori un disordine inarticolato
Che bisognava impastare i colori per accendere la tavolozza sul bianco dei pensieri
Io ho usato invece le braccia, le mani, il corpo, senza risparmi ed equilibri,
perché nessuno mi ha insegnato a disinnescare il caos che divora l’azzurro
Me l’aveva mostrato Mariangela che a divorare le emozioni si lascia indigesto il cuore
Ma non ne ho avuto cura e ho imbandito sull’anima i tuoi sorrisi più belli e non era mai abbastanza
Me l’aveva scritto Mariangela cha a correre troppo in fretta si perde di vista la meta,
che talvolta restando fermi si raggiungono meraviglie già in atto,
ho corso scalzo affannosamente smarrendo la strada di casa – 20/04/2017

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Marc de’ Pasquali

POESIA: Concezioni
di Marc de’ Pasquali

Cosa farai mia Concezione
mio pezzetto di carne
mio puntello in funzione
mia duna, mia focaia
gioia al di là dei peli
bocca di puma, fede
poi fatal futura noia
che faresti senza me
cosa farai davvero
nerore dai mille ormoni?
Massì, al solito
un botto, un rogo, un morso
una scala guerriera
la miseria d’un ricorso…
E quel pezzetto – dio vago
di luna d’Oriente Occidente
sopra te – già, cos’è?
Una pezzuola che sfiata
forse lustra, mezza turca
assoggettata a lotti
alle sètte, alle sfasi, ai bagni
a guisa – urca! – genere sfottii
infatti noi, due anfratti
ingoiamo e scar-ti-amo
io in Vietnam, tu a Pisa.
– 20/04/2017

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Vito Iannella

POESIA: Ho riposto in te

Ho riposto in te
tutti i miei dubbi,
le mie certezze,i miei vari umori,
il mio io,
e te con le tue braccia
stai cullando i miei sogni,
con le tue mani
stai dando luce al mio futuro.
In silenzio,
hai saputo dare forma
alle parole che vivono
dentro di me.
Ti ho conosciuto cosi,
per puro caso,
e nonostante momenti di buio,
mi sei accanto
e mi ascolti
più di qualsiasi altra cosa al mondo. – 20/04/2017

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Luigi ramini

POESIA: Che sia tutto così “solito” e dal periodo scandito

Che sia tutto così “solito” e dal periodo scandito?!
Il giorno in cui si è dissolta la spiritualità ..mi fiacca, e regna
l’ansia della becera quotidianità, di materiale consumo,
in un divenire, ove si estingue la fiaccola dell’ardente prodigio.
Indubbio che non sia il Tutto così precisato?!
Puoi intendere di far parte di un Disegno interminabile,
ingranaggio, in un Era adiacente al tuo Presente?!
è tutto un incanto di sensazioni eterne, che da sempre ti accompagnano,
che sono la tua Vita …e stimolano inevitabilmente i tuoi volgari appetiti.
– 20/04/2017

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FRANCO CALLEGARO

POESIA: L’EXTRATERRESTRE

Lo vidi, era un pianeta bianco e azzurro,
natura rigogliosa e generosa,
creature delle forme più diverse,
vivevano una vita laboriosa.

Mi parve, una di loro, più evoluta,
aveva un non so che di superiore,
qualcosa che sapeva collegare
le forze della mente con il cuore.

Aveva costruito alte torri
e ponti e strade e dighe e gallerie,
castelli abbarbicati sopra i monti
e porti e navi e treni e ferrovie.

Piramidi su sabbie del deserto
e una muraglia lunga un continente,
l’avevo già intravista dalla luna,
tant’era colossale ed imponente.

Ma era nelle arti che sfiorava
il genio e la grandezza del Creatore,
in quelle raggiungeva vette eccelse
ed affiorava tutto il suo valore.

Ma d’improvviso, un botto, squarciò l’aria,
e vidi schegge correre impazzite,
creature s’accasciavano per terra,
orrende e sanguinanti le ferite.

M’allontanai di fretta con la nave,
credendo si trattasse di un errore,
ma, in quel pianeta bello e fortunato,
scorrevano dei fiumi di dolore.

Vidi foreste immense rase al suolo,
torrenti, fiumi e laghi prosciugati,
magnifici animali d’ ogni specie,
per voglie capricciose sterminati.

Vidi giganti uccisi dagli arpioni
e mari dalle reti depredati,
le bocche delle alte ciminiere,
sputare fumi neri avvelenati.

Vidi bambini uccisi dalla fame,
in luride capanne fatiscenti
e madri che soffrivano in silenzio,
stremate dal veleno degli stenti.

Ne vidi altri con il volto adulto
strappare il sasso nero alla miniera
ed altri che scoppiavano se stessi,
credendo fosse quella una preghiera.

Vidi ragazzi sfatti dentro ai parchi,
morire sopra gelide panchine
ed altri che gettavano la vita
in mano a cosche perfide e assassine.

Vidi bambine scendere dal monte,
per vendere innocenza in riva al mare
ed altre soggiogate da un frustino,
costrette ad ubbidire e lavorare .

Ovunque vidi donne maltrattate,
picchiate, violentate, seviziate,
vendute, barattate, ricattate,
persino da una fede lapidate…
e vecchi, quanti vecchi abbandonati,
lasciati soli senza una carezza,
nessuno li badava, li ascoltava,
nessuno ne voleva la saggezza.

Ovunque dilagava l’ingordigia,
un’insaziata voglia di potere,
ovunque era una corsa forsennata
a comandare gli altri e possedere.

Da lì nasceva tutto quel dolore,
quelle ingiustizie e quelle nefandezze,
quelle miserie e quelle povert�
e quegli sprechi orrendi di ricchezze.

Ma ormai era giunto il tempo di partire
da quel pianeta strano e controverso,
che prima m’era parso un paradiso
ed ora mi sembrava un mondo perso.

Un giorno, tuttavia, sarei tornato,
curioso di vederlo ravveduto,
oppure ancora in preda alla violenza
e, nelle spire orrende, ormai perduto.

“ Arrivederci piccolo pianeta,
che tieni tra le mani il tuo destino.”
lo vidi scomparire all’orizzonte…
nel grande firmamento… era un puntino. “

– 20/04/2017

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