Antonio Drigo

POESIA: L’Ultima foglia

L’Autunno s’avanza e
cadon le foglie
roride di antica rugiada,
di sopravvissute stagioni,
di lontane , vane speranze,
di sogni svaniti nel nulla
in un pugno di sabbia.
D’intorno son tutte cadute
le ho viste volare
al flebile vento di notti remote,
di giorni recenti.
Cerulei sguardi rincorrono
il volo di stridule averle e i
trilli dei garruli fulvi .
Copristi sereno il sonno
del ciuffolotto, della tordela,.
della cutrettola e della pispola.
Vedesti il turbinio delle bufere,
di lampi improvvisi, di schianti
violenti ma sola
s’attarda un’ultima foglia
che i venti non teme e il tempo
ancora non coglie. – 18/04/2017

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katia rescica

POESIA: Ti guardi,in uno specchio,vedi riflesso un volto.Lo riconosci a stento,fa parte del tuo presente,ma non sara’ il tuo futuro ne’tantomeno lo e’stato nel tuo passato.Sei sicuro di quello che eri,che sei,e sarai nel divenire,nel cerchio dell esistenza:l eternita’.Guardo, affondo nell’esser mio,non vedo un volto ma tanti volti che hanno visitato e vissuto la mia esistenza,sovrasta ogni eta’,dimensione,ogn sembianza effimera che si perdera’nei tempi.Cosa rimane eterea ma viva,antica ma giovane.Senza tempo nella sua essenza:la mia anima. – 18/04/2017

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Raffaella Vannucci

POESIA: IL NOSTRO SENSO

Cerchi il nostro senso e
fa male sapere che non credi
Pensare che non scorgi oltre quello che io chiaramente vedo.
Pensi che siano favole, sogni e illusioni
Non lo sono mai state
Tu eri ricerca costante, forte presenza, sensazione dicesti condivisa
Tua fantasia innata e riscoperta in me
Una donna che rinasce con te e per te
Che ti guarda come nessuno ha guardato mai
Che ti scopre importante unico fiero
Capace di slanci altissimi e di immense cadute.
Le mie mani ti sostengono..il mio corpo ti fa scudo
Ma tu non vuoi. Da solo senti di dover vincere.oltre me oltre noi.
Ti vedo uomo ti sento uomo con me
Il mio amore che non teme niente di te
perché temere il tuo essere mi è incomprensibile.
Posati lieve. Volami dentro come quando mi portavi ad un battito da te pronunciando il mio nome
Ma tu non credi…ti senti stretto e soffri e vai
Perdonami se piango e disperata cerco il tuo viso
Sono solo una donna, la tua .
Perdonami. Io non ho senso di poesia
Ma ti ho sentito e amato dal primo attimo
Perdonami. Non so esprimere il senso di te e di me
Tu, Io, il nostro senso, il nostro amore puro
Il nostro essere famiglia un giorno
I nostri cuccioli …un giorno
Il nostro essere amanti e complici
Il nostro essere il nostro tutto
Tutto il nostro senso
Per sempre in me.

– 17/04/2017

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Giusy Bellusci

POESIA: Libertà. Ho sradicato le passioni dal cuore, ho troncato con i desideri me ne vado leggero…..ancora un pochino non lasciarmi la mano, stringi più forte così ti posso sentire, anche l’ultimo sfioro di un polpastrello mi tiene legata come un filo di lana…..le verdi stagioni ignare e felici, mi han conquistata mi han rallentata. Tu grande maestro mi hai fatto capire il dolce l’amaro, l’andare e venire….le piccole guerre le ho combattute , sul campo lasciavo un pezzo di vita. Ho pianto e mangiato lacrime di bimba, ma non tanto salate come quelle di donna. Grande maestro tu sempre sorgevi per indicarmi il magico orizzonte, gli infiniti tramonti mi catturavano mi imprigionavano, in loro io mi perdevo, io mi fondevo…..ancora un pochino, la lingua è infuocata e cosparsa di croste, spalanco la bocca l’aria mi respira.. Immobile corteccia di quercia…aspetto non so! Forse te grande maestro…. Ancora un pochino…..le feste, i confetti gli occhietti, le mani gli abusi i soprusi, i calci e i pugni, parenti amici figli nemici, amori amanti, l’amore l’amore l’amore…..Ancora un pochino gli occhi sgranati incantati nel vuoto hanno smesso di piangere, grande maestro…..ho sradicato le passioni dal cuore, ho troncato con i desideri, me ne vado leggero. – 17/04/2017

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andreina guarda

POESIA: La primavera
è il germogliare di tutto,
fino a farti sembrare appena nato.
La primavera
apre il cuore lasciando fiorire
l’amore della giovinezza
per renderti leggero e spensierato.
– 17/04/2017

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Serena Milighetti

POESIA: Ci sei..
Mi accompagni ma non mi tieni più compagnia. Mi dai risposte ma non mi rispondi. Ci sei anche se te ne sei andata….
Le foglie parlano di te, l’erba sussurra….
Il vento….
Quel vento improvviso che arriva….
Manchi oggi non più ne meno di ieri….ma oggi é passato il tempo…..e il tempo non ha cambiato….
Ovunque sei….sei qui…. – 17/04/2017

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Vania Galassi

POESIA: NELLA FOSSA DEI SERPENTI

Non rispose la dama nera al tuo richiamo
quel ventotto di marzo.
Ironica e spietata non accettò una vittima volontaria.
Solo lei doveva decidere il momento e l’ora fatale.
Ti chiuse la porta del suo nero palazzo
gettandoti nella fossa dei serpenti
dove trovasti altre donne
a cui aveva rifiutato il sonno estremo dell’oblio.
Dei letti e le membra legate
per contenere la protesta contro la società dei “sani”
e le sue regole che non ammettono ribellioni.
Non puoi gridare
laggiù nella fossa dei serpenti
non puoi gridare che sei stanca di odiare,
che il tuo uomo ti ha abbandonata
che non hai il pane
per sfamare le bocche avide dei tuoi figli.
Ma loro ti guariranno:
l’elettroshock cancellerà dalla tua mente
la voglia di un mondo pulito,
la pretesa di valere per quello che sei
e non per quello che hai.
Quando la porta di ferro aprirà i suoi battenti,
non piangerai più perché il mare non è azzurro,
non soffrirai perché il tuo simile non è tuo fratello:
E con il cuore indurito
e un’identità nuova
sarai finalmente ricostruita
per essere accolta nella società dei “folli”.
Ma laggiù, nella fossa dei serpenti
si continuerà a piangere e a pagare
finché tutti non avranno superato
l’esame dell’impassibilità e dell’indifferenza,
finché tutti i sani non saranno diventati folli.
– 17/04/2017

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Francesco Benvenuto

POESIA: “Dedica”
Rammenta sempre

Che per tutto ciò che può cambiare
Immutato resta il sentimento massimo che mi assale al tuo sol pensiero

Il mio cuore è lì e tu ovunque

Dall’altra parte dell’universo al chiudere dei tuoi occhi
Nel respiro profondo dei pensieri tuoi

Sentirai sempre incessante il suo battito cullare il tuo animo

Nato per talé scopo condannato ad amarti
– 17/04/2017

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Giada Piazza

POESIA: A mia sorella.

D’aspetto giglio delicato
Passeggia sulle coste
con la paura di lasciare orme
che possano farla riconoscere.

Pura come boccioli di primavera.
Sboccia, rara come petali dal cemento.
Si nasconde dal mondo
evitando che questo le sgualcisca i petali.

Forte dentro come le spine di rosa.
Pungente, si difende da una
guerra che non crede di poter vincere,
come arma la sua sola delicatezza.

Siede tra il profumo dei gelsomini
in attesa di una svolta.
Attorno una veste bianca:
profuma di purezza. – 17/04/2017

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Silvana Puddu

POESIA: Aspetto

Son giorni che non sento respiro
di pace
di amore.
Stridono i rombi di materia umana
e il pianto s’ infrange su nude ossa.

China a terra
aspetto il risveglio della primavera,
quando intorno tutto tace.

Silvana Puddu – 17/04/2017

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