POESIA: POESIE DEL PRESENTE
FORSE VOI NON LO SAPETE, MA POCO IMPORTA
CHE L’ 8 MARZO DANIELA HA VARCATO QUELLA PORTA
DALLA QUALE PER VOLERE DI SAN PIETRO
NON E’ DATO PIU’ TORNARE INDIETRO
DOVE PER VOLERE DEL SIGNORE , TU SPLENDIDA DONNA
DA QUEL GIORNO STAI IN BRACCIO ALLA MADONNA
DOPO UNA VITA DI TRIBOLAZIONI
ORA E’ IL MOMENTO DELLE SODDISFAZIONI
LA PACE, L’ ARMONIA, LA LEGGEREZZA
CERTO DEVE ESSE’ ‘NA BELLEZZA
DA VIVA NON SO COME SI MUORE
DA MORTA NON SO COME DIRTELO …. DICEVI
MA FORSE NEANCHE TU POI CI CREDEVI
ORA CHE LO SAI POTRESTI DIRMELO SE VUOI
COSI’ IO VI RAGGIUNGO E VENGO INSIEME A VOI
PER ACCAREZZARE QUEL TUO SPLENDIDO BEL VISO
IN QUEL POSTO CHE TUTTI CHIAMANO PARADISO.
MI MANCHI…. CI MANCHI …. MA FORSE SEI SEMPRE CON NOI – 10/04/2017
Mese: aprile 2017
Michela Arcangioli
POESIA: VUOTO PROFONDO
Nel vuoto profondo il mio essere vibra,
lontano e vicino,
assente e presente,
quel vuoto profondo mi acceca la mente.
E’ come il passato che incontra il presente,
mentre il futuro lontano è assente….
Quale destino, se sto a capo chino,
se piango e dispero,
se prego e poi impreco!
Tristezza, amarezza, pensieri di morte……
Il vuoto profondo s’impossessa di me,
e giù nel mio mondo, interiore e meschino,
la maschera è tolta,
vedo il mio volto, vedo cos’è:
un’anima stanca, in pena, delusa
che non sogna e spera più.
Ma se prova a scavar giù,
ancor più in quel fondo,
a quel bagliore di luce, quel poco che c’è,
si aggrappa con forza chiedendo:
“Aiuto, ho bisogno di te!”
– 10/04/2017
Bruno Abbondandolo
POESIA: SARAJEVO
Amica mia, dammi una mano,
tu che lo puoi, vola lontano!
Vola per me al di la del mare
dimmi che scorgi, se riesci a guardare.
Guarda all’ingiù,
dimmi; cosa vedi laggiù?
Vedo un bambino con gli occhi bagnati,
vedo un soldato con gli occhi sbarrati,
con gli occhi all’insù,
ha perso la vita e la sua gioventù.
Vedo una donna vagare in città ,
cerca suo figlio o la sua metà ,
cerca qualcuno che non tornerà !
Ha perso la vita e la sua libertà .
Amico mio, è un inferno laggiù!
Quella gente non ne può più.
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha bontà .
Vidi della gente fare la fila
per prendere un pane ed una mela,
sguardi atterriti, passi veloci
oggi io vedo soltanto croci.
A Sarajevo se pan vuoi mangiare
perir di piombo devi rischiare.
Sarajevo! Sarajevo!
Il mondo ti guarda! Ma niente fa!
Vidi un ragazzo, udii la sua voce.
“Mi date del pane”? Ora la c’è una croce.
A Sarajevo se pan vuoi mangiare
morir ammazzato devi rischiare.
Amico mio, c’è fame laggiù!
Quella gente non ne può più.
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha pietà .
Vedo un bambino con gli occhi arrossati,
vedo dei soldati coi corpi straziati.
Vedo una madre, cerca suo figlio
poi lo trova, li nel cespuglio.
Addio mamma, addio papÃ
addio anche a te, mia città .
Madre mia, diglielo tu all’amata mia,
che io muoio per la terra mia.
Non basta la fame, non basta il terrore,
c’è anche la neve su tanto dolore.
Candida e bianca, senza rumore,
tocca la terra e cambia colore.
Amico mio, c’è freddo laggiù!
Quella gente non ne può più!
E il mondo che fa!?
Pensa per sé, non ha bontà .
Vedo un bambino con gli occhi di pianto,
oltre la siepe si ode un lamento,
scorre il Miljacka torbido e impotente,
portandosi via i sogni di questa gente.
Scorre veloce, fino alla foce,
dove lascia i sogni ed una croce,
sperando, in quel giorno che ripasserà ,
che la pace sia tornata in questa città !
Amica mia, aiutami tu,
tu che lo puoi, vola lassù!
Prendi la pace, portala giù,
prendi con te un ramo d’ulivo,
riporta la pace a Sarajevo.
– 10/04/2017
de rosa rosaria
POESIA: Vorrei perdermi un attimo
in quel immenso mistero che è il tuo cuore.
La’, dove non ci sono illusioni,
dove la speranza è uno sconfinato mare di dolcezza,
dove il nostro destino è legato a momenti fugaci,
dove la verità è una strada senza via di scampo,
dove le tue paure sono anche le mie,
dove i tuoi pensieri si confondono con i miei,
dove ogni emozione ti conduce a me…
ora e per sempre
– 10/04/2017
Massimiliana Ierullo
POESIA: Mistero di una goccia .
T’imperli nitida,madida stilla,
t’infrangi ,rorida.sulla corolla,
fremi opalina ,lungo lo stelo,
poi essudi e grondi ,umile al suolo.Massimiliana I. – 10/04/2017
Marisa Mazzucotelli
POESIA: IL VERO AMORE.
Il Vero Amore esiste, basta crederci con TUTTO il proprio Essere.
La persona a noi destinata, in qualche luogo del Mondo esiste e come NOI è li che ci sta aspettando e crede di poterci un giorno Ri-incontrare e Ri-conoscerci.
Ci sono alcuni momenti nei quali soffre come NOI, e come NOI a volte perde la Speranza…ma poi come NOI ri-torna subito a crederci e ad avere FEDE.
Quando incontri il Vero AMORE, lo Ri-conosci immediatamente, perché è un “incastro” perfetto con il Vostro Essere, con la Vostra Anima. È la Vostra Altra Parte. È TUTTO quello che avete sempre cercato, desiderato, Chiesto. È TUTTO ciò che aspettavate da una Vita e forse anche da altre Vite.
E improvvisamente TUTTO…TUTTO diventa COSÃŒ Limpido e Chiaro ed è semplicemente Meraviglioso.
CREDICI…NON SMETTERE MAI DI CREDERCI che così È e così…SARÀ.
MARY 2010 – 10/04/2017
Virginia Tripoli
POESIA: Sapienza.I saggi portano il vestito della lealta’ma solo la linea dell’amore veste bene le false verita’.Tutte le verita’sono incollate ad un solo vestito che va bene solo se è capito.Scegli l’abito dell’amore,sara’sempre elegante splendido e ti dara’ furore. – 10/04/2017
Giorgio Fabbri
POESIA: Esecuzione
Un colpo di fucile
Una parola mamma
Come la prima
Capì e la fine – 10/04/2017
Stefania Fanesi Ferretti
POESIA: Segreta luna crescente si alza sospesa dentro il mio giardino d’ambrosia
e mi sfiora la pelle
e nettare spande.
Titolo “Luna”
– 10/04/2017
Alessandro Piazza
POESIA: “Zero virgola sette Grammi”
Io vidi presto steso,
dal divano sciogliermi, nel tappeto,
addensandomi su di esso,
con i suoi colori e trame nella pelle.
Alle pareti intorno,
con belle ali pinte,
volan ombre colorate
in giro giro tondo.
Anche il pavimento gira, sul suo asse,
porta al suolo terra,
l’erba, l’aria tersa, gli alberi di noci,
di agrumi e le cassie.
Scivolano in basso tutte quelle foglie.
Lente e delicate cadono al tappeto
ricomponendomi in ascesa
verso il divano di ramaglie.
Alessandro Piazza – 10/04/2017