miriam arensi

POESIA: SHUKURU

Nessun tempo per piangere
nessun tempo per ricordare
nessun tempo per soffrire
giorni, mesi, anni.
Cuori vicini e lontani
attimi intensi e vuoti.

La mente anima questi momenti
che il mio cuore serba senza tormenti.
E’ il tuo nome un monito alla partita
ed è per noi tutti la sola parola non rapita:
Grazie, per la tua vita.
– 31/05/2017

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Fabrizio Ferrari

POESIA: Amo la vita, amo l’amore,
Amo la gioia, amo il dolore,
Non temo la morte, odio il rancore,
vivo di poco, secondo coscienza,
solo una cosa, vorrei fare senza,
la triste, umana indifferenza.
– 31/05/2017

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Roberto Addeo

POESIA: Mi piacerebbe descriverti
cose altrettanto buone
e vere
mentre riveliamo
questa notte maliziosa
a noi stessi,
spogliarti le parole
col calore
che denuda le mie tentazioni
e toccarti
come se il tuo mondo
pendesse immobile
e inverso
e salire
come se il mio mondo
percepisse la tua pelle
come i numerosi gradini
di un altro mondo.
Mezzo istante
e gli occhi tuoi
brilleranno di nuovo,
te lo prometto:
l’ombra della tua mano
ha sovrapposto al buio il tatto
ora
che irrequieta mi restituisci sensibilità;
sono nato per queste mura,
anche tu?
Potrei recingere qualsiasi dolore
con la tua ombra
che palpita
al gioco di luce
intorno
al
nostro
letto. – 31/05/2017

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francesca masi

POESIA: ad un Albero
ho raccolto le tue foglie
senza sapere perchè,
e le ho riposte
come parole che non posso pronunciare,
in mezzo a migliaia di pagine sottili.
le lascio lì, ad essiccare
fino a che, prive di linfa
potrò coglierne l’assenza.
– 31/05/2017

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loredana peretto

POESIA: 18 anni
E quando con occhi e mente
carichi di aspettative
guardi con ansia
quel giorno della tua nascita
del tuo compleanno
Desideroso di vedere i tuoi sogni avverarsi
i tuoi desideri esauditi.
Un mondo pieno di aspettative
di sogni che si avverano
il mondo dei grandi.
Apri con cautela quella porta
entra in punta di piedi
guarda,e, fai le tue scelte
Non sarà facile,
ma chi ti vuole bene è sempre con te
Ti aiuterà se chiedi aiuto
Ti lascerà andare se tu sei felice
Ti accoglierà, se tornerai sui tuoi passi
Sbaglierai, ma serve a crescere
Gli errori sono parte degli esseri umani
Ricordati,sempre, di ssere gentile
Determinato quando serve
E se, qualche volta, scende una lacrima
sei sempre tu
piccolo grande uomo
Ricordati di essere felice
buon cammino
,
– 31/05/2017

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miriam matti

POESIA: La casa imperfetta

Adoro la mia casa imperfetta
con il suo disordine, dove tutto
si trova,
con le pareti colorate, i mobili spaiati,
il profumo di gioie e dolori,
di lacrime e risate.
Rifugio dell’anima e di coloro che
vogliono entrare.
Meraviglioso luogo dove tutto si
acquieta.
Miriam
– 31/05/2017

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Paola Orsini

POESIA: Il silenzio del mare

Tace il mare ad ogni mio sguardo;
il mare tace ad ogni pensiero
lanciato a rincorrere te,
dolore dell’azzurro e del viola.
Il mare tace e dice; tace e rievoca
l’odore di certi miei scenari,
di certa salsedine con gli occhi,
di certe bolle, più salate delle altre,
striduli strappi dell’anima,
già ferita aperta, già farfalla mutila.
Come vorrei non essere…
come certa aria…
che porta certi pensieri,
che si fa attesa vana,
che si fa dolce bocciolo
alla luce della sera.

– 31/05/2017

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Alfredo Agresti

POESIA: Velati gli occhi che nessuno vide

E noi non sapemmo se la voluttà,
la parsimonia o qualcosa d’altro
consunse quelle vostre sigarette,
fino a scottarvi le nodose dita.
Ci colse il sonno quelle lunghe sere
nelle cucine ad ascoltarvi, muti.
Sognammo forse di narrati treni,
di strade bianche per ostici paesi.
L’odore delle valigie nell’aria
delle vigilie lungamente attese !
Trepidammo per favolosi doni.
Seguimmo i gesti delle vostre mani
che andavano e venivano da paesi
al di là della corona dei paesi.
Velati gli occhi che nessuno vide,
correste tra le nebbie le pianure
mordendo il cruccio per i precoci addii
da quegli amori appena assaporati.
Tutte le enumerammo le partenze.
Ai sempre più diradati ritorni
foste talora stanchi, taciturni.
Quella gravezza delle vostre mani!…
Però si sciolse al sole di un mattino:
per sostenere un tenero germoglio,
per rabberciare con pazienza il muro.
E quando ci sorprese la sapienza
canuta già delle parole nuove,
frememmo d’orgoglio, e si era in tanti,
noi, frastornati figli di emigranti.
– 31/05/2017

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MARIA CARMELA COLAPIETRO

POESIA: L’INVERNO DELLA VITA .

La neve scende ,
lenta…
come una vecchia ,
che trascina svigorita i suoi anni ,
sotto un antico scialle,fatto a mano,
dove restano intrappolati,tra i caldi filati,
le trame delle sua storie giovanili.

La nebbia cala,
opprimente…
sui suoi occhi , velati di nostalgia,
arresi ai ricordi,
rinvenuti tra le rughe del cuore,
nascosti da rimpianti ammansiti a malapena .

Il vento zefiro,
spira…
sul suo capo chino
e scompigliale sue trecce perlacee,
così ben avvolte sulla nuca,
acconciate con tanta cura,
davanti ai tizzoni ardenti nel braciere.

La pioggia irriverente,
scivola…
sulla sua pelle raggrinzita,
come una lacrima,versata in silenzio,
invisibile a molti,
svelatasi a pochi,
persa in ciò che è andato perso!

Leggere …
il libro della propria vita ,
perdendosi nell’infinito
che s’incontra col niente
… e la parola “fine”
s’infrange nel sole
come in un sogno che svanisce al risveglio . – 31/05/2017

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Antonio Straface

POESIA: L’ABORTO

Raccontan le antiche legende
Che, quando l’amore di un uomo,
un germe,
nel grembo all’amata depone,
meraviglia succede nel mondo:
il mondo si allarga a far posto
al nuovo venuto che nasce.
Già cresce lontano un gattino:
il compagno dei suoi primi giochi.
Già arriva al suo angolo il povero
aspettando un sorriso e un’offerta.
E migliaia di altre persone,
inconsce, già sono in cammino:
nel giorno deciso, nel luogo previsto
amici saranno del nuovo venuto.
Farfalle di mille colori
Un roseto son preste a piantare:
vent’anni e la mano di un uomo
una rosa regala all’amata.
E un’idea, la più bella,
la più decisiva invenzione,
giù vola, nell’aria sospesa
aspettando la mente che nasce.
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Stupore: un fracasso.
Un lampo. Un tuono.
Un aborto.
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Che vuoto rimane nel mondo!
Come miagola piano il gattino!
La mano che tende il meschino
Invano ancor l’obolo attende!
E voi, tristi, ove andate?
Non c’è quell’amico per voi.
Fanciulla, lo so che una rosa aspettavi
ma nessuno ricambia i sospiri
e la rosa appassisce non colta.
E l’idea? L’idea più bella dov’è?
Invano ha atteso anche lei
e triste è tornata nel vuoto.
Passeranno, decenni, forse millenni,
chissà?
Perché quell0idea ritorni.
^^^^^^^^^^^^^^^^^
E tutto perché?
Perché c’è stato un gran botto:
c’è stato un aborto!

Straface
– 31/05/2017

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