Vito Pasqualino



POESIA: IL TRENO
Parte, e io guardo dal vetro alzarsi la nebbia strappata da un sole deciso e, quindi, immagini chiare di città e paesi dal retro : periferie, baracche, fabbriche, case popolari, poi ville, e, infine, campagna vestita di luce.
Scorrono Immagini, che chiudono e aprono il cuore; mi invento un passatempo, chiudo gli occhi per gioco, li riapro di scatto, che trovo? Vigneti, uliveti ? O muri cadenti che racchiudono materiali di scarto?
Mi accorgo che il gioco è il risveglio di un uomo, che cerca la luce di una giornata accogliente; mentre scorre la vita , si ferma e, riparte alla stazione seguente.
| sorgente: https://www.google.it/ – 14/12/2017

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