POESIA: Cade la pioggia
sulle strade della nostra vita
lavando i nostri dolori,
testimoni della nostra esistenza.
I piedi fracidi accarezzano il terreno
qua e là accidentato e morbido,
antichi pesi e catene cadono
come idoli fatiscenti.
Ecco il sole che fende le nubi
con il suo oro liquido;
si alza una brezza che porta con sé
il sussurro del vento:
Respira,
è un nuovo mondo.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017
Mese: dicembre 2017
Ruocco Raffaele
POESIA: Adesso c’è lei
Adesso che fai mi guardi basita?
Sei disgustata delusa arrabbiata.
Adesso che fai piangi?
Ti hanno rubato il giocattolo.
Cosa sono per te?
Un uccellino nella gabbia dorata
un cagnolino amorevole al guinzaglio
una statua bislacca e cretina
un peluche goffo e sbiadito
un prestito delle tue amiche puttane.
Un gelato leccato di gusto
un caffè dolce e mai restio
un letto caldo per un toro in calore.
Adesso che fai guardi impietrita?
Ti stiamo sporcando il letto, il tuo danaro?
Adesso c’è lei
lei che ha sguardi profondi
lei che gli uccellini li fa volare
lei che con i cagnolini ci gioca e non chiede
lei che carezza d’amore pure il gatto
lei che i peluche li abbraccia e sogna di me
lei che le statue le accarezza e gli sorride
lei che a letto non chiede un toro infoiato
lei che non ha cimeli ne trofei di carne da vantare.
Adesso c’è lei | sorgente: https://www.google.com/ – 19/12/2017
Mannino Vincenzo
POESIA: Siamo solo carne.
Con tali parole mi torni in mente, con il tuo scetticismo ma veritÃ
cogitar mi fai dell’identità mia
uomo dritto ormai verso la follia
solo nei suoi giorni ciò che merita
vive, se medesimo dubbiamente.
Siamo solo carne.
Dal primo al penultimo respiro,
esistenza indesiderata e
finale precocemente atteso
sul finir dei giorni, giunto il vespro
l’ultimo segno inevitabile
fa ora te scarto,mai esistito.
Siamo solo carne.
Niente più, se non attimi sì brevi
che di ciò aumentano il valore
carne decomposta in poco tempo
che occlusa nel crepato cemento
ha già dimenticato il clamore
dei parenti e loro sentimenti.
Siamo solo carne.
Divorata precocemente dalla
stessa terra, culla e giaciglio suo
segno di grande indifferenza e
dell’esiguo valore posseduto
solo come carne abbiamo vissuto,
come pezzi di carne sotto il suolo.
– 19/12/2017
Cau Pietro
POESIA: Col suo candido chiarore
le scure foglie colora
e la meraviglia dell’Aurora
alle riflesse tenebre sminuisce l’orrore.
Il sibilìo di Maggio l’accompagna
solleva il timore dei timpani,
nelle vere sue mani
affascina le chiome della compagna.
E degli astri i baci
sogni mirabili germogliano,
immortali cantano
il suono del silenzio. Taci.
Nel suo candido chiarore veglia
l’umana coscienza,
dell’amore la sofferenza
si relaziona in meraviglia.
Tra i rami e le foglie nere
la realtà perisce,
ma con virtù fiorisce
la leggera trasparenza delle mie sere.
Nel sottrarsi dell’orrore
al miracolo dell’aurora
l’eterna vita colora
col suo candido chiarore.
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Roldi Laura
POESIA:
Certi dolori
Certi dolori, sono come gli anni:
una volta vissuti, non li puoi più
cancellare o scordare.
Si insinuano nell’anima come
spine e continuano a sanguinare.
Non basta il perdonare, non ti
lasciano più respirare, ti escono
come il fiato dalla bocca e, mentre
tu li vorresti spedire lontano,
ti si incollano alla gola.
E lì, ti costringono ad annaspare,
visto che non li puoi più
assolutamente ingoiare e,
come febbre cronica, ti assorbono
ogni forma di vitalità .
Questa intensa sofferenza,
non nobilita, anche se dovrebbe
avvicinare a Dio; si sopporta
con fatica, quasi con rassegnazione,
ma è decisamente bestiale.
Mi fa pensare all’inferno… e,
invece, siamo qua, su questa terra,
piatta come i nuovi marciapiedi,
lisci e ghiacciati, sempre speranzosi
di farti nuovamente scivolare.
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Meneguzzo Matteo
POESIA: AGOSTO
La tua presenza come la marea
Arriva e accarezza la spiaggia
La tua bellezza come onda
Dolcemente abbraccia la sabbia
Di sabbia é mio cuore nudo
A cui rubi granelli ancora e ancora
E li porti nell’infinito dei tuoi occhi azzurri. | sorgente: https://lm.facebook.com/ – 19/12/2017
lisini pierluigi
POESIA: AL VECCHIO STAGNO
Cadeva
il mio tempo
tra i ronzii delle mosche.
Una rana saliva
su un cocomero rotto
(la mia nave in deriva)
e la ciurma: i girini,
col loro sciamare
un po’ buffo,
fuggiva
al tonfo del tuffo
che, a stento,
rompeva un sonnolento
motivo d’acqua ferma.
| sorgente: https://www.google.com/ – 19/12/2017
Acquaviva Giusy
POESIA: Il digiuno dell’anima
Leggera,
danzava sulle spoglie
dell’opaco riflesso.
Spigolosi contorni
abbracciavano le membra.
Un sorriso smunto
cadea nell’oblio.
Il buio.
Leggera,
tra grovigli di folte spine
arrancava al giaciglio.
Donna oramai spenta.
Affamata di fioca luce,
strappava vita ai suoi contorni.
Pesante come piuma
la sua sottile trasparenza.
Saguinanti occhi
urlavano paura.
Denutrita d’amore,
il ventre era eco del vento.
La mano tendea alla speranza,
lontano e smarrita.
Ma fu muto respiro nel silenzio
quel pianto arreso.
Corpo oramai sbiadito.
Leggera. | sorgente: http://m.facebook.com – 19/12/2017
Basso Andrea
POESIA: Metamorfosi spirituale
E se vita modesta
che da sola si rincorre per evitar tormenti
ora s’abbandona nell’abbraccio
del tepido albeggiar di nuova forma
anche tu che di essa sei ancella e governante
sai con invitta fede
che se non ci si spegne al sol della ragione
non ci s’accenderà al fuoco del tramonto.
(Isaia Dolci) | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/12/2017
Fusco Aleandro
POESIA: LUCE
Abbaglio bianco, vellutato,
esplodono davanti, mi perdo e non parlo, saldato.
Profumo di seta, anima viva, rosa con rosa,
mano sui fili chiari, soffice espressione smagliante,
denti su carne lucente.
Pittura sprigionata, ridi d’amore su una foto assoluta.
Sapore e azzurro, lunga notte che rimane,
incisa di lampi, nebbia esistente di intensa grazia.
Intenti di schiuma su un piano di senso e calma.
Respiro te, sale illuminato natura nell’aria,
nuovo ossigeno sempre esistito.
| sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017