Sica Maria

POESIA: Macerie

Ho immaginato di risollevarmi nella polvere,
sopra le macerie,
con lo sguardo rivolto verso un cielo luminoso e potente.
Ho visto nuvole nere passare.
Ho respirato un’aria tagliente.
Adesso sono sola,
e non sono più niente.
Qualcosa mi spinge a rialzarmi,
mentre invece, vorrei sprofondare.
Non so,
sembra essere quasi un dovere.
Sono stanca,
confusa,
non riesco a capire.
D’improvviso mi appare una donna,
si volta un istante,
è giovane, è bella.
D’improvviso, la vedo fuggire.
Non so che fare.
Mi sento impazzire.
Piango,
dispero.
È impossibile potersi rialzare.
Allora respiro,
chiudo gli occhi,
forse già dormo,
e incomincio a sognare.
Un piccolo bimbo è disteso,
abbandonato,
senza vita, in riva al mare.
Le onde,
ieri impazzite,
ora, gentili, lo continuano ad accarezzare.
Lo vedo sorridere,
meno male!
Lo vedo rialzarsi,
e camminare.
Lo vedo!
Lo vedo!
Oh Dio! È mio figlio!
Io non riesco a capire.
Sono stanca, confusa.
Mi sento impazzire.
Andiamo, amore mio,
vengo con te.
Ora puoi cominciare a giocare.
Siamo solo macerie di un mondo che muore.
Non facciamo rumore!
– 19/12/2017

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Reina Antonino

POESIA: Abbaglio

Su di me la posai,
sulle braccia mie rovinose
d’un affetto
incontaminato e pronto a fiorire.
Uno sbando, un nero velo su un
sentimento curato, provato.
Frattanto la vedo, ancora nel solo mio
abbaglio, quando mortificato il
fruscio d’un vento
da me la confuse
senza ritorno,
uno sbaglio.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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Zanzottera Edoardo

POESIA: Portorož

Camminavo su infinite banchine,
Cercando spiagge ove distendersi
E ritrovandomi su un qualunque porticciolo,
Ad osservare il mare in piscina,
E le piscine in mare.
Camminando sul lungomare,
Mi accorsi dell’acqua,
Ora pulita, ora sporca,
Ora limpida, ora torbida;
L’occhio cadeva sugli scogli,
Ora bianchi, ora verdi;
Alzando lo sguardo
E scrutando l’insenatura,
Mi accorsi di dove tutto inizia,
Dove tutto finisce…
– 19/12/2017

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Stella Leonardo

POESIA: A MIO NONNO

Anche mio nonno è morto sopra questa croce,
non mancava il talento,
mancava l’ ambizione.

Quante mani sul petto già mi sono messo,
bruciava così forte il peso del compromesso,
20 anni mi hanno scavato un po’ le guance,
ma arrotondato sai.
Lo scorrere del tempo è titano,
penso al nonno, a quanto ha sprecato.

Sempre lui è morto sopra questa croce,
non mancava il talento, mancava ambizione,
ma io porto il suo cognome
manchi talento, brucia l’ambizione

E allora su, ci arriverò nel suo nome
“dov’è su”, dice mamma, “guarda lì si muore”

Quanti coltelli nel cerchio ho già piantato
vita circense, lavoro assicurato.
Mi guardavano occhi di ghiaccio,
capivo, io ero il pagliaccio.

“Nulla vien per nuocere vita mia,
hai imparato l’arte dell’ironia”

Mio nonno è morto ridendo ad alta voce
non mancava l’ umorismo, mancava alle persone.
Ma io non porto mica il suo nome,
non siamo americani, qui decidono le persone.

E allora su ci arriverò nel suo nome,
“dov’è su”, dice mamma, “guarda lì si muore”
E ancora più su, con la nota migliore,
riecheggia dolce, il suo nome. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017

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barcella marilisa

POESIA: ..il mio pugnale.

la misura del mio Amore,leggila nel sangue che ti porto a versare..
Nella densità delle lacrime che amo asciugarti..
nella potenza dei fendenti che il mio pugnale ti infierisce dritto al cuore..
l’enormità del mio Amore guardala nella lama gocciolante del mio stiletto.
…quanto più Amo,quanto più i colpi saranno letali..
leggilo nel tuo dolore il senso intatto del mio Amore.. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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Stella Matteo

POESIA: Tachicardia
Confusione estasiante. Corpulenti pulsazioni aritmiche trasformano momenti di grande gioia in attimi di tristezza. Si allontanano lentamente in fiochi raggi lunari, fibre infinite di emozioni nel vuoto dell’ombra. Embrionali sguardi si incrociano lenti allo scorrere del tempo. | sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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Walis Marek

POESIA: QUESTA NOTTE

questa notte
ha risvegliato in me
la mia infanzia
che ho passato
durante l estate
nel villaggio
gravido di prugne
stanco di sole
sudato di grano
ma alla sera
cosi fresco
come i petali di rose
coperti di rugiada
che io mangiavo
insieme a mia madre
passando
e tutto era per noi
e l abbaiare dei cani
e la chiesa rossa
e la nebbia sui campi
e questa sera
un fresco cosi intenso
come un frutto nelle mani
come narici frementi
come uno stupore per l esistenza
e voglio dire
rimani pensiero
riposa mio cuore
ritorna ogni tanto
mia infanzia
mio momento di favola.
– 19/12/2017

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annamaria giannini

POESIA: noi siamo così, colori di una mano aperta
pronta a stingersi intorno alla parola
è come giungere in punta di vita, vino
che geme nella botte di rovere, trasuda
di rosso carminio pensiero di volti sbiancati
dall’altra parte del mondo al mio stesso vento

siamo noi, nomadi tra i nomadi
senza dio credenti nell’amore
fra chi in Dio crede e ne fa scempio
stelle cadenti in cerca di casa
alberi muti e tanto forte radicati
nella notturna terra degli invisibili

noi che vi tiriamo i piedi la notte
sotto le vostre coltri di seta
fantasmi ignorati dalla parte ricca dei confini
ultimi degli ultimi e come tutti gli ultimi
straripanti di sogni

noi siamo così, quasi poeti figli di un ramo
che gemma allo sciogliersi acre del suono
c’è bellezza nel vuoto come c’è un uomo
in ogni blocco di creta | sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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sannipoli fabio

POESIA: Perdono….Ti chiedo perdono,per come sono ,per quello che ho fatto.Ti chiedo perdono per vederti soffrire per vederti piangere,per vederti spenta.Ti chiedo perdono per come sono diventato per quel cancro che mi ha annientato,che non mi ha fatto vedere l’Amore che ho ricevuto .Ti chiedo perdono ,aspetto fiducioso ora che ho capito che ho sbagliato ,il tempo che mi hai dato e te ne sono grato, saprà se sarà servito ad essere perdonato….. – 19/12/2017

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Sara Arciuli

POESIA: Mi stringeva il cuore
Quando ti pensavo
Mi mancava la terra
Quando camminavo
Ma se sol chiudevo gli occhi
Il mio incubo quotidiano
un po più dolce diventava. | sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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