cannata severino

POESIA: Un’illusione
Severino Cannata

Tu che il mondo prendevi a pugni
E non chiedevi sconti a nessuno
che vivevi dall’altro lato
al riparo da delusioni

Tu che sempre sopra le righe
Riflettevi sulle ingiustizie

Che credevi in un ideale
E sparavi su tutto a zero

Ora bruci le tue giornate
attaccato ad un’ illusione

chissà cosa ci vedi dentro
mandi giù senza soluzione

non è annebbiando il cervello che
si arriva presto a una soluzione
né ignorando gli ostacoli
girando intorno per evitarli

non attaccarti ad un’illusione
non complicare la situazione
lotta con forza e tanto sudore
mettici l’anima …e il cuore

Lo senti brucia dentro il tuo petto
Come una lama che si fa strada

E arriva giù …giù fino in fondo
alimentando la tua illusione

Ma tu davvero pensi sia li
semplice e giusta la soluzione?

ma non ti accorgi che stai rischiando
la tua completa autodistruzione

Solleva il capo da quel bicchiere
tirati fuori da quest’inganno

ricostruisci quell’ideale
La vita è tua e tu sei speciale

non è annebbiando il cervello che
si arriva presto a una soluzione
né ignorando gli ostacoli
girando intorno per evitarli

non attaccarti ad un’illusione
non complicare la situazione
lotta con forza e tanto sudore
mettici l’anima …e il cuore
| sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 29/01/2018

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Volpe Sai Babu

POESIA: Italia la bellezza è sua arte che diffuso e ramificato nel mondo…è nella visione della forza nel tempo che non smette di percorre le ali del viaggiatore la cultura è il pilastro della fondamenta bagliori nella notte è scruto la magnificenza del mio amore nei vocaboli…nella genesi di sperimentazioni…e come una stella vago nell’immensità celestiale nella speranza della pace vitale che al cuor mio appaga nella notte! | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 29/01/2018

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Sai Babu Volpe

POESIA: I colori sono dentro di noi e fuori di noi… siamo stelle che vagano nella notte e sognatori sono coloro che aggrappano la loro stella e viaggiano nel cosmo e dando amore all’umanita nella speranza di essere liberi … e vita che sprigiona nelle genesi dell’amore che doniamo alla vita e la dolcezza che poniamo nel volo delle parole …fra le stelle illuminano nel sognatore è brilliamo nel amore della bontà della vita che ci offerto! | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 29/01/2018

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Pergolizzi Eugenio Francesco Saverio

POESIA: POESIA : IL DESTINO DEL VALORE UMANO

Volge continuamente ed incessantemente, di giorno
e di notte, d’estate e d’inverno, coi buoni e coi cattivi,
nel lavoro e nell’amore, nella gioia e nel dolore, nella
pace e nella guerra.

Si mostra a me si scarno ed uniforme nelle pieghe,
da non lasciar passare la punta di un pensiero cosi#039; terso
nel suo grigiore, da non darmi un alito di speranza e amore.

Fortuna e gloria son forse che han la maschera, e
l#039;allettano ogn’ora con fumo e polvere che celano il
valore, che moribondo piange sotto gli occhi del sole,
ai piedi della luna, disperante di dolore.

Che un vecchio medita e monisce il giovine sui facili
traguardi di un fallace piano, che mina i cardini del
valore umano. – 29/01/2018

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Maugeri Marco

POESIA: COLORA LE MIE PIETRE

Colora le mie pietre

Colora le mie pietre,
tu che possiedi la tavolozza magica,
il tratto sicuro
di chi ha le immagini
ferme nella mente,
le idee chiare
dei margini netti, precisi
di ciò che vede
e sente col cuore,
colora queste pietre
che hanno forme di case
per quando i miei occhi
non coglieranno più le sfumature,
gli angoli vivi,
affilati dalla rosa dei venti,
dietro i quali nascondersi,
per provare a indovinare
l’esatta tonalità del blu del mare,
la cui voce, in lontananza,
è coperta dall’inciviltÃ
che, inesorabilmente, avanza.
Colora le pietre
come tu solamente sai
e i tuoi colori
diventeranno i miei. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 29/01/2018

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Zoppini Katia

POESIA: IL TUO NOME
Il tuo nome, rimarrà scritto
su ogni muro di questa città.
Il tuo nome sarà come
fragranza d’incenso che si
espande nell’aria, come nota
suonata da una corda d’arpa.
Il tuo nome, sarà il color porpora
del mare calmo al tramonto,
oppure spuma delle onde che
s’infrangono a riva.
Il tuo nome sarà come
tremolio di stelle
nella notte, o come danza
davanti alla luna piena.
Il tuo nome, suonerà come
musica d’organo, e
raggiungerà ogni cuore,
o come un canto soave
che mi terrà compagnia.
Il tuo nome sarà come il fruscio
tra i rami degli alberi,
o come il viaggio di
una foglia trasportata
dal vento.
Il tuo nome sarà come rugiada
al mattino, che accoglie il
risveglio di un fiore nel prato,
come il sole che illumina
ogni mio passo.
Il tuo nome sarà come
l’immagine che vedo ora
qui davanti, oppure il riflesso in
uno specchio, o solo essenza
intorno a me che mi
darà protezione.
Quando anche il ricordo di te
sarà sbiadito,
quando il tuo volto mi
apparirà contorto, quando
sarai solo una foto dal
contorno sfuocato,
quando rimarrai una
voce tra altre voci del tempo;
quando sembrerà che io ti
abbia dimenticato, basterÃ
che ponunci il tuo nome
per ricordarmi di te.

– 29/01/2018

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Plachciak Estera

POESIA: MOSCHE SENZA ALI
Non mi ispirate per niente voi, individui tutti uguali,
non mi tramettete nulla tranne che un`insignificante prurito,
un fastidio irrilevante che mi pesa sulla coscienza.
Voi, che spostate le molecole d`aria con la vostra carne calda,
perchè solo questo fate, spostate la vostra massa senza nessuno scopo.
Perchè mi fate odiare? Perchè mi fate provare pena o ancora peggio ansia?
Non significate niente per me, eppure, mi fate paura.
Avete quell`apparenza e quel modo di fare che m`inquieta,
mi spezza a volte, mi irrigidisce, mi rende fragile come un vasetto di porcellana,
e io vi odio, e odio me stesso, che permetto a me, di arrivare a odiare mosche senza ali,
odio me, che mi lascio trasportare e mi lascio giudicare, mi lascio toccare
con un coltello senza motivo e quel coltello me lo punto addosso.
Non è conveniente, non è intelligente, ma noi, essere umani, insignificanti,
siamo pur sempre anche noi, mosche senza ali.
| sorgente: https://www.google.it/ – 29/01/2018

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SUADONI MARCO

POESIA: IL CENTRO DEL SOLE
E#039; stato bello vederti roccia, vederti acqua e vento. Vedere il sole sfiorarti come un amante, riflettere sulla tua pelle e diventare ai miei occhi più denso. Portando nella sua luce, la tua luce. Arricchendosi del tuo odore e delle tue frequenze di quell’istante in cui hai chiuso gli occhi al cielo. Sentire i suoi raggi pieni di te che mi colpivano come una freccia. Avvertire la sua punta entrarmi nel corpo e colpire quel punto metafisico che oserei chiamare Anima. E poi riflettere ancora in un qualche punto imprecisato l#039;essenza di entrambi, la luce di entrambi, che diventava una luce sola, con uno spettro ampio. Sapere che c’è stato un punto o più punti, in un piccolo spazio di questo pianeta, in cui il nostro amore è divenuto luce, un semplice e complesso stato dell’energia che non a tutti gli occhi è dato vedere. Percepire l’armonia di uno stato dell’essere che oltrepassa le sbarre delle nostre prigioni mentali, che sovrasta il tempo e lo spazio come un aquila, minuscolo puntino immaginario fuso con il cielo e con lo spazio. E’ stato bello sentirti in pace. Sentirti amore, Sentirti nel silenzio della forza, nei rumori della terra, nel suono ritmato del cuore, che dal mio petto voleva evadere, dal mio corpo fuggire, per sciogliersi nel fuoco, in quel fuoco che rappresenti, la mia Opera al Rosso, il mio Albedo, il mio Rubedo, il Varco in quel regno che ogni tanto raggiungiamo, in cui siamo al servizio di qualcosa che è Fonte e che è Mare; un suicidio occulto del nostro Io in cui diventiamo Tutto, il centro del Sole. – 29/01/2018

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Radaellli Ferdinando

POESIA: il gelso moro
Il sicomoro
orlate le ghiaie
le prataglie asciuttte
I piopppi scopppiano
di umido e di fumo
nellla memorie
stanottte 27 gennnaio 2017
stanottte…. | sorgente: https://www.google.com/ – 29/01/2018

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