POESIA: LA MIA FINESTRA
Dalla mia finestra vedo la gente in festa,
una vecchietta seduta sulla panca fa la siesta,
vestita da un sudario, nelle mani ha un rosario,
sulle ginocchia culla un fanciullo immaginario.
La mia finestra affaccia sul mio stesso teatro,
è un panorama che lascia tutti senza fiato.
Guardo scorrere gli anni, come grani d’un rosario,
nelle mani della vecchia, vestita dal sudario,
che li snocciola l’uno dietro l’altro, sussurrando una nenia,
la vedo china sul suo dolore e provo una strana smania.
In lontananza vedo correre il treno lento, sempre fuori orario,
e su questo palcoscenico, attore ed impresario, sono io Dario.
Osservo fotogrammi, di momenti distanti, fra me e la mia storia,
immagini sbiadite, confuse nel caos, della lontana memoria.
Mentre misuro il perimetro, del mio piccolo sogno,
traccio il bilancio esistenziale, ma ho perso il segno.
Così perdendomi a contemplare, pensieri di remota fantasia,
scendo nel sottoscala più profondo dell’anima mia…
intanto la vecchietta si alza, leva uno sguardo al cielo e va via | sorgente: https://www.facebook.com/ – 24/01/2018