POESIA: LA FANTASIA
La fantasia
è una brezza marina
un canto d’usignolo
una pioggia scrosciante.
La fantasia è l’arte
di chi ha coraggio,
di chi non teme giudizi,
di chi ama la vita. | sorgente: https://www.google.it/ – 12/01/2018
POESIA: LA FANTASIA
La fantasia
è una brezza marina
un canto d’usignolo
una pioggia scrosciante.
La fantasia è l’arte
di chi ha coraggio,
di chi non teme giudizi,
di chi ama la vita. | sorgente: https://www.google.it/ – 12/01/2018
POESIA: Titolo..madre.
cipressi verdi ritte come tante spine,adornano questa terra soave piena di dolore.
croci sparse ovunque,come tante mani tese al cielo,sembrano chiedere aiuto al signore.
vita vita mia ingrata,perchè te ne sei andata,perchè proprio tu.
vorrei essere una farfalla volare lassù nel cielo sempre più blù,
dove le nuvole sono più candide per incontrare la tua anima.
così ,quando la primavera si sveglierà;non si accorgerà che me ne sono andata. – 12/01/2018
POESIA: Il silenzio dei tuoi pensieri muove i miei desideri Mutano le stagioni e i volti ombrosi della luna stride ora il silenzio del tuo pensiero
accomodante e poco sincero pretende e non dice offende e sostenendo ipotesi astratte Il silenzio dei pensieri si trasforma
scivola lontano dove non c’è nulla di ciò che siamo ci allontaniamo e ci lasciamo
con voce nuova ci raccontiamo… | sorgente: http://m.facebook.com/ – 12/01/2018
POESIA:
Chi non mente..chi col cuore e col sangue medita cose impossibili.vince….
Averci creduto averci provato non è bastato….in silenzio ho urlato
La forza di un saluto gridato…ho fallito…ho peccato
| sorgente: http://m.facebook.com/ – 12/01/2018
POESIA: Il silenzio dei tuoi pensieri muove i miei desideri Mutano le stagioni e i volti ombrosi della luna stride ora il silenzio del tuo pensiero accomodante e poco sincero pretende e non dice offende e sostenendo ipotesi astratte Il silenzio dei pensieri si trasforma e scivola lontano dove non c’è nulla di ciò che siamo ci allontaniamo e ci lasciamo
con voce nuova ci raccontiamo… | sorgente: http://m.facebook.com/ – 12/01/2018
POESIA: Dedicata a mia madre,scomparsa prematuramente il 3-11-2016
A te.
Sirena danzante nell’oceano di stelle,sii per me luce guida.
Come il faro è, per i navigatori erranti | sorgente: http://m.facebook.com/ – 12/01/2018
POESIA: Cara nonna tu eri preziosa come un diamante
e non ho mai perso di te nemmeno un istante
a noi tutti mancherai
sentiremo la tua mancanza
ma sarai sempre nei nostri cuori e ci donerai speranza
per superare momenti difficili
Ricordo ancora le giornate che passavo assieme a te quando cucinavi mille delizie per gli altri e me
I maglioni caldi che facevi a mano per la famiglia
noi li terremo sempre anche se ci sfugge la taglia
Quello che voglio dirti nonna e che noi ti vorremmo sempre bene.
– 12/01/2018
POESIA: la poesia è dirtela dopo che ho vinto, non sembrerà bello, ma sicuramente funzionale———-
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 12/01/2018
POESIA: Se mi fermo …ci penso
Fa male reprimere..lo racconto agli alberi…
Loro si che lo sanno come ergere verso il cielo
Innalzano i loro rami con entusiasmo…
Su su,oltre le nuvole
E non demordono…se li osservi li vedi i loro volti
Intagliato nell’anima hanno il sorriso
E se li abbracci poi…lo senti…l’amore
Allora si…mi fermo…
Lascio liberi i pensieri in tutta la loro bellezza
Mi ricordo di chi ho amato e che amo ancora
Ma come fanno gli alberi
Li lascio andare….ergere fino al cielo
Di Monica Picciafuoco | sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 12/01/2018
POESIA: LETTERA DA UN FRONTE
In questo sentiero scenderò,
Convinto di raggiungere
Il prossimo borgo.
Circondato dal nulla,
Intenderò solo gli echi
Di quei pochi uccelli
Ancora liberi di cantare.
Terminerò questo sentiero
E i piedi e i polpacci
Saranno stanchi
E anche la testa
Si cinterà di nuova speranza
E un pò di luce.
Salirò nel borgo
Devastato ormai
Dalla guerra dei pochi,
Dove bambini spaventati
Chiuderanno le persiane
Alla vista di un’uniforme.
Cadrò, in una buca della strada
E macchierò il mio sangue
Di liquami e acqua piovana
Scesa ieri sera.
Verserò lacrime disperate
Invocando inutilmente aiuto
A tutti quegli artigiani
Che ancora aprono bottega,
A tutti quegli artigiani
Che ancora chiudono bottega
Alla vista di un’uniforme.
Abbandonerò l’elmetto
All’angolo di una via
E un cane magro e denutrito
Lo annuserà, riponendovi
False speranze – il simbolo
È ormai cancellato.
Arriverò alla piazza del paese
Dove nuvoloni grigi
Presagiranno nuova pioggia,
Dove urla insignificanti
Presagiranno la paura.
Urlerò ancora e picchierò
Le mani contro i portoni impolverati,
E sarò respinto
Anche dalle vecchie
Con buone intenzioni –
I mariti rabbrividiscono
Alla vista di un’uniforme.
Mi accascerò dolorante al suolo
E pregherò finché non mi sarò
Perdonato per tutti i peccati
Che fino a quel punto
Avrò commesso.
Con l’ultimo colpo in canna
Mi restituirò la dignità di uomo
Che mi apparteneva,
Di uomo che piange
Alla vista di un’uniforme. | sorgente: https://www.google.it/ – 12/01/2018