Ermelinda Tagliapietra

POESIA: Terra

Il sole luminoso
tra le righe del cielo
vuole baciare la terra
che spoglia
brama quel calore
che non giunge
al profondo del suo cuore.
Troppo gelo!
E tutt’intorno abbandono.
Rami secchi,
che s’incurvano
e si lasciano cadere tra il fango.
E radici
emerse da un suolo inaridito.
Terra!
Calpestata e stanca.
Quando ti ricopriranno ancora
col tuo manto più sontuoso?
Rigogliosa,
tra boccioli di fiori
intensamente profumati
sorriderai di nuovo ai germogli di vita.
E alberi maestosi
faranno a gara
per toccare il cielo
e succhiare il nettare dalle nuvole.
Nella beatitudine di questo paesaggio,
ricco di colori, di vivacità e di poesia,
si creerà un’atmosfera
che non sembrerà vera.
Un habitat, per chi crede ancora
nell’essenza più pura dell’essere umano.

– 19/01/2017

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Paolo Mastrorosato

POESIA: Guardò in alto e vide i draghi
lottare di una guerra senza tempo
Rigurgiti magnetici di lava ansiosi
Lampi nucleari
Dardi solari fiammeggianti
Occhi chiusi e rivelazioni
Sentì la paura di cavalcare
il bisonte riottoso del destino
Un mosaico fluido di petali cangianti
Spiriti dei boschi
Dei delle stelle
Riportatemi a casa
ho bisogno di riposo
Una tenaglia di ossa arrugginite
prese a pompare acido nel cuore
Il vigore assoluto
spezzarsi nei riflessi bagnati di neon sull’asfalto
Il canto della notte
Memorie di idiomi
C’è sempre una resa dei conti
per un nuovo calcolo
Gli invisibili, indivisibili, gli sconosciuti
I numeri primi
Ora sono stanco
Siamo tutti stanchi
Una ninna nanna scenda
sui nostri occhi bagnati nell’oro
Il rumore della pioggia estiva
accompagni il sonno
Buonanotte bambini

– 19/01/2017

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Rossella Di Santillo

POESIA: Se ho deciso di andare
è perché ho contato i passi
quasi ne ho sentito il rumore
Ho fantasticato con folle minuzia
sulle parole da lasciare
sugli oggetti da gettare
sul vuoto da incontrare
Se ho deciso di perdere
tutto questo che vedo
è perché tutto è già ormai perduto
da tempo abbandonato
Se questo ho deciso
è perché non c’è più nulla
su cui tentennare
In questo lungo tempo
in cui tutto pareva sopito
ho studiato attentamente
perché fosse il più silenzioso possibile
ma duro quell’attimo
in cui si accantona l’anima
per riprenderla dopo,
appena fuori di qui

titolo: Vado
– 19/01/2017

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Sonia Cani

POESIA: Cade improvviso, volato
via
briciole nel vento
Il mio corpo
che trova
spazio
nel tuo
che scopre
angoli combacianti
onde
perfette nelle insenature
Guardalo
giace a terra,
dilaniato dalla fiducia
lui
che prima mi avvolgeva
offuscava la mia essenza
Il mio cappotto
in aprile
quando il Sole, timido
oltre le nubi
scalda il volto
Zefiro stropiccia i capelli
Non lo appoggi
il cappotto
Fobos ti blocca
ma lo slacci,
lo sfili,
lo trattieni
E subito è il vento,
nudo
tremi
Com’è facile poi
lui, lì davanti,
il mio riparo
Vola, in un attimo
nel vento
Il Sole si adatta
a te,
è il tuo posto nel mondo
Lascia che voli
il cappotto – 19/01/2017

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leonardo saraceno

POESIA: Se avessi dato ascolto alla vita
distolto dal tramonto di giorni passati una fitta pioggia di luce infinita
fatta di sensazioni, come trasportata da cavalli alati
in un sogno che poteva essere realizzato
guardando per un’attimo in più il tuo viso
avrei capito che quel destino quasi segnato
era solo il frutto di un grande amore improvviso

– 19/01/2017

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Susanna Miti

POESIA: Lei danza…
così profondamente
che sembra acqua
ma dietro le sue ombre
si cela il fuoco della Madre terra.

Non puoi toccarla
lei è aria
in quell’istante
vive nell’eterno.

Tra le sue mani
puoi sentire il tuo cuore.
Sul suo capo
puoi vedere
il divino che c’è in lei.

Lei danza…
ancora
tra il buio e la luce
perché ha compreso
che la vita è eterna.

Nei suoi capelli
canta la foresta,
nelle sue orecchie
sbattono ali di farfalle,
nei suoi occhi
si specchia la luna.

Lei danza…
tra i colori dell’arcobaleno
e il suo Universo
rimane in silenzio. – 19/01/2017

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teresa cannavò

POESIA: IO SONO NON
Drappi di pelle su pelle lastricano i pavimenti molli…come abiti smessi… succinti e lascivi…si mescolano…Ora ai miei passi… stanchi…Ora ai miei salti graziati sospesi nel buio…
Buio…buio della notte ma…ovunque è giorno…Luce… luce di giorno ma ovunque è notte….Ed io in una spirale senza tempo… impavida fluttuo…
Laceranti e solitari ricordi…amplessi sublimi…intrecci di suoni mielati e solari ruggiti…si mescolano…bensì sospesa in un corpo galleggiante e soave…Io Non Sono…
E seppur non gravida di terra…come una madre ospitale elargisco la fertile vita… anche a figli non nati…
Vita meravigliosa vita…frattali scomposti di un’unica immensa vastità…Io sono non…Un toro selvatico che…vela lo sguardo magico… intriso dalla magia dei cieli…
Un corpo capovolto dall’astensione del desiderio… Desiderio… innalzamento del desiderio…Potenza del desiderio…Unico e reale desiderio…il Vuoto…
Giunta al superbo macabro traguardo…pongo fine allo strazio delle prigioni del cuore smorto… Sacro cuore intrappolato nel suo guscio goffo di carne …
Carne…un puzzle di …coriandoli di luce…
La Fine e l’inizio…La Porta del Nulla…Il Numinoso orgasmo fatale che porta dissoluzione Nirvanica…
Con forza…con rabbia e con astratta Gioia…eccomi giungere all’ultimo Sacrificio…per la Liberazione Finale…poichè Io sono non…un’esplosione di luce…che danza la mia Libertà…
– 19/01/2017

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veronica fiore

POESIA: Abruzzo, la mia terra.

Cullami o terra,
ne ho troppo bisogno,
prendimi tra le tue braccia ora,
portami dove vuoi tu.
Cullami o terra,
non vedi come tremo?
L’anima mia è sepolta dentro le macerie del dolore.
L’anima mia arde,
bruciata viva.
Cullami o terra,
chiedimi se sono ancora capace,
di ridere ai tuoi occhi. – 19/01/2017

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Gaetano Castiglione

POESIA: FOTORICORDO

Quattro foto,
qualche parola,
un straccio
della tua voce.

Se fossi un pittore
tingerei
Il rame sulle mie spalle
l’azzurro sulle guance
il rosso dell’iride.
Per renderti immortale.

Se fossi un costruttore
concluderei quei castelli in aria.
Curerei il nostro orto
sul fondo dell’oceano.
Per ridarti la speranza.

Avrei voluto essere
un gioielliere
per intarsiare ogni momento
nella resina ambrata.
Così da farti sentire bella.

Inventare un nuovo mestiere
per non lasciar andare
quei tuoi sorrisi,
che poi sarebbero i miei.
Inventare un nuovo colore, solo per te.

Sarei voluto nascere
viaggiatore
per riscoprirti nelle piccole cose,
come i sassi ai bordi delle strade.
Scoprirti sul sentiero
verso il vuoto cosmico.7

Quindi invecchiare
ballando con te mentre, nuda,
danzi sotto la luna,
nei giorni in cui ci si innamorava ancora.

Quel che mi fa rabbrividire
è invece sapermi arreso
allo
spazio
vuoto
da
riempire
con
le
parole.

Lo spazio vuoto
che lasciano le poesie. – 19/01/2017

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