POESIA: “Ho il male di essere,
la paura di non essere,
la certezza di esistere per morire”
SIlvia Cesarini
Pesaro – 15/01/2017
Categoria: Poesie
Carlo Padulano
POESIA: Immortale
Eccomi qui
esalando gli ultimi afflati,
col cuore che suona gli ultimi rintocchi.
Ah! Ora sento tutta la Vita!
È la risacca di un mare
prima della sua ultima onda.
Com’è tutto così dolce e caro!
Che bambina carina che è la vita!
Sei stata dispettosa,
ma oggi ti ho perdonata!
Non c’è più rabbia, né noia, né dolore
figlia mia
ma sorrisi e allegre risate.
Quante ne abbiamo passate insieme!
Quante doglie ho dovuto subire
sin da quando fosti bambina!
Mai pace mi concedesti,
sempre lamenti e infelici pensieri.
Tu eri davvero una bambina!
Ma dopo grandi travagli
allora finalmente ti decidesti a crescere.
Era ora pensai!
Ma da monellate tu passasti
a insensati piagnistei.
Oh adolescenza!
Un mare si aprì nel mio orizzonte
e mi sembrò di vedere l’alba,
ma in realtà era un tramonto!
Fu presto però che le acque si intorbidirono,
e le belle viste,
i colori dei cieli e i soli,
furono coperti da una nube di pioggia.
Fu allora che una tempesta mi travolse,
pensavo fosse la fine,
ma mi risvegliai su una spiaggia.
Naufrago ma ancora vivo!
Era un’isola.
Deserta e inabitata.
Lì iniziai a vivere.
La solitudine era forte,
ma imparai il silenzio.
Quanta felicità mi invase!
Una gioia del corpo provavo.
Ma dovevo ripartire.
Tornare alla terra che mi aveva dato i natali.
Qual è poi?
Costruii una nave solida
e partii per avventure,
che splendide isole visitai!
Che bella e simpatica gente incontrai!
Ma la mia corrente mi stava trasportando,
alla mia isola essa portava.
Fu allora che scoprì la mia terra natia,
la mia terra promessa.
Ottilia si chiamava.
Ma che insidie che celava!
La mia landa mi stava punendo
per il fatto che tardi l’avevo raggiunta.
Che dolore! Ma anche, che gioia!
Ma eccomi qui,
ricordando una vita
e commuovendomi dalla malinconia.
Ma è davvero la mia ora?
No!
è soltanto un’altra insidia di Amore!
– 15/01/2017
bruno facchinato
POESIA: VIVO
Vivo la notte masticando pensieri
che sputo al chiarore dell’ alba
vivo la notte per sentirmi
un’ alba da vivere – 15/01/2017
Andrea RIcci
POESIA: Niente e nessuno.
Io non sono niente
niente e nessuno.
Io sono la vita,
sono un sentimento,
un pensiero disperso,
una forma pulsante
di un amore infantile.
Io sono un segreto
all’interno di uno scrigno
racchiuso chissà dove
tra i canti del paradiso,
oppure sono un peccato
tra i lamenti dell’inferno.
Io sono il giudizio
o l’antipodo dei due paralleli.
Io sono solo un immagine
riflessa nel mondo.
Io sono solo un messaggio
o solo il sigillo.
Sono solo qualcuno
come altri prima di me,
sono solo qualcuno
chissà , chi lo sa?!
Non importa chi io sia
non importa che lo sappiate,
sono qualcuno.
Io non sono niente
niente e nessuno. – 15/01/2017
Sarah Nicolaci
POESIA: Cercare la stranezza attraverso lo specchio,
trovare solo i miei occhi,
vuoti
la mia anima?
perduta.
Attendere una vita
non ritrovarsi
Mai.
Rialzo lo sguardo
i miei occhi
non rivedono più la stessa immagine riflessa
non è il mio viso, ma lei
la mia anima
sporca di sangue,
tiene in mano un bicchiere
vuoto
non contiene solo i miei peccati
persi
nello specchio. – 15/01/2017
Marco Monaco
POESIA: GEMELLINI
Atto I
Il pettirosso vola
tra i fiocchi sospesi
e guarda in basso
verso i tre pupazzi di neve
che i gemellini
costruiscono
a loro immagine
piccoli delicati e gentili
e con una percentuale
di bontà molto più elevata
di quella dell’umanità
e quindi bei pupazzi di neve
i gemellini fabbricano
e respirano affaticati
perché è più un lavoro da grandi
ma modellano bene bene
a chi la testa a chi il corpo
con le sciarpette strette strette
e il nasino tutto rosso
ancora li guarda il pettirosso
e che succede? un’ombra nera
come di un cattivo lupo
pericolosa silenziosa
e un poco china
alle loro spalle s’avvicina
e vola il pettirosso
e fischia a più non posso
attenti attenti all’ombra-lupo
ma i gemellini dal campo bianco
non possono sentire
e intanto l’ombra-lupo
davvero s’avvicina
s’allunga minacciosa
tende gli artigli neri
e quando li sta per afferrare
i due si voltano di scatto
e come due grandi leoni
immobili impassibili
la scrutano la guardano
e l’ombra-lupo spaventata
fa per arretrare ma i bambini
con entrambe le manine
le stringono un po’ il braccio
e con molta gentilezza
sorridendo lievemente
la invitano a quel famosissimo
ballo.
Atto II
Il freddo mattino a primavera inoltrata
l’ape vola influenzata
gira intorno alle margherite congelate
sacchi di polline trasporta
rubati a forza dai fiori chini
zampetta nell’aria
evitando gli steli e i petali affilati
a dieci centimetri da terra
freddi mattini dopo misteriose notti
in cui i gemellini dormono
e l’altro bambino un po’ più grande
trema e quando è al limite
urla maaa maaa mamma vieni
disperato incerto di nuovo sconfitto
maaaa maaa mamma vieni
e l’ape raffreddata starnutisce
sulla ragnatela cristallo-argento
del ragno col cappotto
crea un varco spezza i fili per passare
e una scia di polverina d’oro
cade sulla brina ghiacciata
sulle foglioline con le spine
che un po’ scintillano
ai primi dolci raggi di sole
e il gemellino più a destra
triste rassegnato ma sicuro
si gira verso il muro
mentre quello al centro accoglie
il bambino grandicello nel suo letto stretto
consapevole poi di perdere le coperte
di sentire tanto freddo
ma l’ape sfinita troppo affaticata
sull’erba cade congelata
si fa d’ azzurro scricchiolante
le ali di cristallo e la fronte rosso-febbre
per qualche minuto gli ultimi movimenti
su di un letto di polline perduto per sempre
-ma di cosa hai paura?-
-del diavolo!-
-e dov’è?-
-dentro di me
mi fa voler male ai miei fratellini
ma io gli voglio bene e siamo una sola cosa
è come se fossi un cattivo lupo sa?
non un cattivo lupo vero però
un cattivo lupo buono.
– 15/01/2017
dora esposto
POESIA: Mente…
Mente che solo sfiorare
provochi mille…
emozione,brividi e misteri,
penetrano scovolgendo corpo,
creando intrecci tra
… pensieri e carne ,
trascinando misteiosa___mente …
nell’oblio delle fantasie
più intime e peccaminose …
– Dora Esposto 7/luglio /2016
– 15/01/2017
Giovanni Camponeschi
POESIA: Precipito,
nel vuoto oscuro,
tenebre senza fine.
Cado,
e in questo volo afferro e lascio andare:
ricordi …. oramai, tutto è passato.
Volti, storie, cose,
quello che ero e più non sono.
Precipito, è questo il mio andare,
verso una stella laggiù,
sola,
tanto lontana, nel buio cielo della notte.
Immerso nel silenzio,
volo,
non c’ è alito di vento ….
Quando Ti vedrò?
– 15/01/2017
giuliana mulinacci
POESIA: Ti guardo
Ti guardo in ogni angolo di tempo
che mi regali
e vedo sempre le stesse cose
che vedevo ieri
vedo la mia scommessa vinta
perché sempre
ho saputo scommettere
senza gioco
però con la convinzione certa
che la partita era a due
noi e l’amore. – 15/01/2017
Cristina Volpi
POESIA: Il buio dentro
Una crepa si apre dentro
lacerando un`anima ferita
abbandonata a se stessa.
L`abisso la inghiotte
consuma le sue membra
pallide ormai stanche
sprofonda.
Tutto intorno solo vuoto
solo buio
il buio dentro
e di Lei nulla rimane …
– 15/01/2017