POESIA: DONO GLI OCCHI ALL’ALBA
Dono gli occhi all’alba
perché si compiano le scritture,
perché anche delle mie carni
e della mia voce
si serva la storia
a fare sedimento,
perché, un giorno si dica che vivemmo,
che anche noi, in mezzo ad un guado,
come tutti fummo rapiti,
da un colpo storto di vento,
da un sole troppo acceso,
da un dolore per paura atteso,
da un peso;
perché si dica che la terra,
esiliati ai giorni, per rivendicazione ci tenne
a scontare iridescenti ali di libellula,
relegati alla larga memoria del silenzio,
ed alla fatica di dar forma all’aria
a quell’aria che restituiremo tutta,
a dover colorare un cirro,
a disperdere un nembo,
ad ingravidare le nuvole,
a sgravare le pietre,
a pietrificare le parole,
perché ci seducessero i bisbigli,
a costruire con pietra quello che non resta
e d’aria e vento ciò che si eterna,
perché capissimo
a nostre spese
che solo ciò che si dimentica,
si perpetua.
– 11/04/2017
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