Tony Zacchei

POESIA:
Ti attendo con venerazione,
o Aurora.
Adesso
ti vedo sciogliere
le tue luminose trecce
per donarle ad un’umanità,
persa, tra le braccia di
Morfeo.
Ma io per primo
vedrò dispiegarle
su questo terreno,
freddo,
apatico.
Seguirò ogni loro
passo con amore.

E intanto un sogno
si perde in lontananza,
vortica nell’orizzonte.
Come il cielo ametista
aspetta
di farsi trafiggere
dalle rugiadose saette
solari,
cosi il mio cuore:
in attesa.
Sogno,
che la speranza
si avveri.

Tu, che vai,
gironzolando senza
tregua di qua e di là,
consolati, non ti stracciare
le vesti:
ti realizzerò.

E aspetto questo Sole!
Quando arriva a dare un
po’ di luce a questa
ipocrita mandria
di case spente?
Quando a rincuorare
le nostre anime incarcerate?
Quando
a farci sorridere?
Quando, o Sole, quando!
O Sole, ti aspetto!
Soccorrimi.
Corri
a scivolar via
la dolorosa amarezza!
Rallegrami.

Ma ti vedrò.
Sarà un’altra giornata:
che illusione.
– 28/01/2017

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Mario Paolillo

POESIA: “I non nati “
Prendimi per mano e
portami con te,
nel tuo mondo
che non conosco,
insegnamenti a camminare e
a parlare.
Portami in braccio
con orgoglio,
come solo una mamma
sa fare.
Fammi sentire le tue labbra,
mentre mi dai un bacino.
Una carezza d’amore,
fammi sentire amato
come non mai.
Nutrimi col latte
del tuo seno,
fammi sentire vivo,
anche se…..
Non sono mai nato.
Mario Paolillo – 28/01/2017

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Stefania Demé

POESIA: Tu mi concedi lussuriosi piaceri impolverati ma l’anima mia celebra l’essere donna,
dondolare e poi ancora ricominciare su di una luce ora lieve, ora fioca.
Ma la luce ce l’hai tu, o donna, che sottendi a piaceri misteriosi di chi a tratti si conosce e ripopola i fantasmi.
Tabù incessanti per chi come te, o uomo, ha sofferto per acerbi pianti, ma né io, né te,
infrangeremo questa nitida scogliela fatta per noi due, gli amanti. – 28/01/2017

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Isidoro Ugo

POESIA: Sospenderei il mio respiro per gustare a fondo ogni sorso del tuo essere

Vorrei poter domare il tempo ed il tempo concedermi spazio…
…e guardarti dormire. – 28/01/2017

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Maria Pulizzi

POESIA: A che serve il tempo…se ti domina
a che serve il sorriso …se non lo doni a chi non conosci
a che serve la fatica …se non ti dà soddisfazione
a che serve la la tua mano…se non accarezzi il volto stanco di tua madre
a che serve il tuo amore…se il tuo cuore arido non ti permette di donarlo
fermati…arresta la tua corsa…guardati intorno con occhi nuovi
imparerai a dominare il tempo
imparerai a regalare il sorriso
imparerai a gioire della fatica
imparerai che non si è troppo grandi per tornare bambini
imparerai ad amare…tutto ciò che i nostri occhi non riescono a vedere
Maria Pulizzi 28/01/2017
– 28/01/2017

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Giovanna Maria Ciardiello

POESIA: Quante volte abbiamo avuto bisogno di avere delle certezze.

Tante cose da dire .. da mostrare ….da fare.

La bellezza della vita e’ poter donare amore senza chiedere ….senza bussare.

Non c’è sentimento più bello da poter mostrare…perché il dono più bello e quello di amare.

Viviamo amando l “amore che ci fa vivere senza l’incertezza di essere amati. – 28/01/2017

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Gavina Salaris

POESIA: In questi giorni che sanno di niente ti osservo e nulla mi ricordi. Vado a respirare ma un nodo stringe fino alla totale assenza. Nulla esiste., nulla colora. Ora manca il respiro, ora nulla mi ricorda che si può ancora vivere. – 28/01/2017

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Paolo Vallerga

POESIA: L’uomo disinteressate
non suscita reazione alcuna
satellite distante, cieca luna.

L’uomo disinteressante
getta le sue mani al vento
come un agghiacciante impedimento.

L’uomo disinteressante
urla come il mare aperto
che da lontano sembra sempre piatto.

L’uomo disinteressante
è un silenziatore esperto
esiste, ma per tutti è morto.

Ed ogni tanto quando cambia il cielo
s’illude di esser vivo, nonostante,
ma in fondo è solo disinteressante. – 28/01/2017

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Antonio Lera

POESIA: IL PRIMA E IL DOPO D’OGNI TEMPO

Stasera suona il vivere
che gorgoglia e spazza via nubi
dall’orizzonte sul mare.

lo preso tutto del prodigio del nostro breve viaggio
sogno un tempo asciutto che si snoda e contiene
il prima e il dopo d’ogni tempo.
– 28/01/2017

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Francesco Gigante

POESIA: La memoria
La memoria è un sorso di sapienza
che gronda nelle fenditure del tempo.
Resta sospesa nella foschia del giorno,
tra le mille iridescenze della quotidianità,
tenace nel tingere un respiro d’umanità.
Capita che si disperda nel buio dell’egoismo,
nel turbinio dell’indifferenza,
un sacco svuotato dalla sua esperienza.
Uno strillo che palesa la prepotenza dell’anima,
come un vento che deturpa il rispetto della natura.
La memoria è un’essenza, una carezza
tenera tra le rughe del dolore,
un sorriso che educa le barbarie del passato.
Alcune volte è una lacrima sul litorale del cuore,
un volto rassicurato dall’amicizia.
La memoria è un’orma in cui è impressa
la lezione più erudita della convivenza. – 28/01/2017

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