Pasqualina Sorrentino

POESIA: A te, sarta di Vita
Tu cuci ogni ferita
giorno e notte
notte e giorno
è di lei che vuoi il ritorno
rammendare
è il tuo mestiere
ricucire
le sue pene
notte e giorno
senza sosta
or rattoppi
giorni infranti
senza fine è il suo dolore
si dell’ago il suo filo
senza sosta
notte e giorno
rammendi il cuor
di lei
i sui ricordi
ammendi
vuoti
come i suoi occhi
lacerati come le sue vesti
rammenti anime sole
Sole di chi non vuole
Luce.
– 03/02/2017

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ALDO RONCHIN

POESIA: PAROLE SOTTILI
sembrava così facile,credere ad una bugìa,
sotto un cielo senza regole per non andare via,
tra le mani una canzone,per alzarmi in volo
nella testa un sogno inutile rimasto ormai da solo.
Per terra una valigia e chiusa dentro un illusione,
magari da dimenticare nell’atrio di una stazione
e i ricordi che mi rincorrono, a farmi sentire il peso
di promesse mai mantenute sopra un lenzuolo teso.
Ne ho consumati di passi,su marciapiedi di follìa
dove era il buio a nascondere la mia malinconia,
quando pensavo di poter respirare
aria nuova sotto il cielo sereno,
quando pensavo che allungando le mani
avrei toccato l’arcobaleno.
Ma avevo dentro parole sottili,
consumate dal troppo amore
che si spezzavano in silenzio
rotolando ai confini del cuore.
NO!! a volte non bastano occhi distratti
per fingere di non vedere
e nemmeno labbra socchiuse
per credere di riuscire a tacere.
Lo so!! sarebbe stato più facile credere ad una bugìa
ma io le avevo le mie regole…e sono andato via. – 03/02/2017

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Gianfranco Caraccioli

POESIA: Cala acropoli!

Strappi di luce infuocata
Incatenata ancora al crepuscolo
tinge di porpora ogni angolo percepito!

Alte colonne di pietra sulla collina
filtrano ombre
come tastiera di un muto pianoforte!

Lontano ..sul mare..dove si perde il cielo
nuvole sinuose
migrano in fila
e su rocce incastonate sulla sabbia
cormorani dispiegano ali nere al vento
e aleggiano..
a catturare gli ultimi tepori
di un giorno
ormai andato!

– 03/02/2017

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Sonia Raco

POESIA: TITOLO: Cosi’ è la vita.
La vita, un sentiero che non finisce mai,
una strada dove raccogli petali di rose aggrovigliate nelle sue spine..
E non sai mai dove ti porta questo sentiero senza fine. Tu cammini, cammini
e in questo sentiero incontri enormi sassi muti, silenzioni, ma che pur nel loro silenzio, ti dicono che devi camminare, e tanta strada ancora devi fare…e tu continui a camminare,
e mentre cammini, raggiungi e superi innumerevoli persone, ognuno con il suo peso da portare, ma che malgrado tutto, continuano anche loro a camminare… chi con una valigia pesante, chi con un grande sacco sulle loro spalle, chi con delle stampelle, chi con delle sedie a rotelle, chi con una foto di un proprio caro in mano, e delle lacrime che gli sgorgano piano piano…
Eppure continuano tutti a camminare, sapendo che un giorno finalmente, arriveranno alla vetta di questo sentiero, che sembra non aver mai fine,
ma che li in alto non si può più soffrire….
E allora tutti da li, poseranno i loro fardelli, apriranno le loro ali, e finalmente potranno spiccare il loro volo come i gabbiani, liberi da ogni peso che li aveva accompagnati in questa vita,
e tutto come d’incanto, come non mai, avranno tutto quello che non hanno avuto mai, e accompagnati da un raggio di sole troveranno lì tanta pace e amore….. – 03/02/2017

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antonio imparato

POESIA: ti giri e nn c è piu.
stratificato nel nulla
con solo il desiderio di capire.
impresse solo le ultime parole che nn dovevano essere ultime,
il ricordo delle torte e il sorriso
come di un sole unico nel tuo solo cielo.
poi è legno
marmo
aria grigia.
– 03/02/2017

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Vincenza Pastore

POESIA: Avevi smarrito la strada e tutto sembrava perdutoA un tratto la luce aveva lasciato spazio alle tenebre,l’amore all’odio,il più genuino altruismoall’egoismo,la forzaalla più arrendevole debolezza,il bene al male.L’assoluto non riusciva più ad avere la sua naturale espressione nel tuo più recondito essere. Eppure era così limpidoil tuo cielo,ccosì nobile il tuo animo.All ‘improvviso la vita ti aveva strattonato e scaraventato nel baratro. Non avevi scelta continuare a sprofondare o risalire e rinascere a nuova vita – 03/02/2017

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Nuccia Isgrò

POESIA: Maschera

Sola allo specchio m’osservo
né pianto, né cicatrici sono visibili.
L’animo sfilacciato nascosto da un sorriso.
Improvvisa, mentre mi scruto,
s’affaccia il patimento,
timoroso appare
perché gli altrui sguardi teme.
Come diga che irrompe le barriere,
il dolore a piene mani sgorga
cancellando la maschera felice…
E il volto si raggrinza,
come carta velina stropicciata
da dita inesperte,
le rughe prendono sopravvento,
segnano guance, bocca, occhi e
lo sguardo si cela d’antica saggezza.
Non posso svelarmi,
scalpiccio alle mie spalle…
Ricompongo la maschera
che illude gli altri ma non me. – 03/02/2017

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GIACOMO ARENA GIAACOMO

POESIA: SerenitÃ
Sui pensieri di tua mente sereni
come quella di un bimbo tra i balocchi,
quando il giuoco l’assorbe, eppur dagli occhi svela terso la gioia di quei beni,
Serva quei pensieri sol per l’Amore puro; non turbarli mai con inganni di
bramosie valse in tutti gli anni .
Vivi di lor con innocente ardore.
Raddolciranno il pianto e il dolore,
per virtù cangiato a vena feconda,
come calmo flusso alterno d’onda,
Fluirà col pensiero al temprato cuore!!!
Tutti , più o meno , vivono momenti di
Distruggente nostalgia ; chi non amerebbe riavere beni sperduti ,
Chi non vorrebbe riabbracciare e ritrascorrere ore. – 03/02/2017

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Alessandro Cusimano

POESIA: La Virtù delle Rose

lo sguardo piega la notte
colori umidi
anatomie rinnovate

forme sfacciate strizzano l’occhio
e si muovono
sul viale dei corpi dinamici

colpi d’assaggio cose
che si possono toccare rossetto
perfetto
preciso nel tratto

cremoso

la virtù delle rose
addolcisce le spine d’estate
la notte
mette le sue piume colorate

il grande silenzio si sveglia
e porta via lo strazio della noia

il gemito di una rosa è il lamento
notturno
di un ragno carnivoro
dalle bocche dolci
che sfoggiano gole nuovissime

con il suo corpo multiplo
innumerevole e vincitore – 03/02/2017

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Vianny Braccioli

POESIA: Voliamo su improbabili certezze
abbagliati dal chiaro di luna
Il nostro Io si perde, nell’assoluto
cerchiamo il relativo.

Siamo scorci di vita
all’imbrunire della tempesta
navighiamo dove ciò che sembra è
tiepidi, in un fiore nascente. – 02/02/2017

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