POESIA: Giace lontana da me.
Lungo quella spiaggia ricca di storie passate e di amori vissuti e dimenticati. Le onte sbattono ripetutamente sul vasto suolo,caldo e luminoso. Quarzo li dove tu in silenzio porti lo squarci lontano. Dimmi ciò che ti ruba da me. Mare dammi la forza di dirle ciò che la voce non dice. Silenzio. – 18/02/2017
Mese: febbraio 2017
Evelina Garbin
POESIA: Nel mare del silenzio salgono dai fondali emozioni un di’ inascoltate ora nitide e pure come un diamante cosi’ riflesse nella. Pelle disegnandone un tatuaggio indelebile. Liquidamente dal fondale del mare riemerge volando alto come i gabbiani nello sconfinato arcobaleno dell’anima. – 18/02/2017
Luigi Fenu
POESIA: Con mio padre
Una lastra di pietra nuda
al mio fianco,
sto da solo con mio padre.
Davanti, l’immensità del mare,
un tramonto struggente
che da sempre,
nelle giornate di maestrale,
ritorna uguale sull’orizzonte di Bosa.
Quella pietra nuda ove riposa,
e qualcosa la’ in fondo
dove il cielo fiammeggia sul mare,
mi ricordano quanto a lungo
mi ritroverò con lui a pensare
– 18/02/2017
MARINA EVANGELISTA
POESIA: RIFLESSO INCERTO
Solitudine feconda
come terra rigonfia.
Silenzio generoso
come una dea bruna di sole cocente.
Il conoscere si eleva
sulle alture dell’armonia del tempo.
E mi disseto alla coppa
del nettare di eterea fragranza.
Disperata d’amore
colmo il mio desiderio
all’urna del miele eterno.
E’ l’amore per te che esplode
nella prima scintilla di diamante.
E’ l’amore per te
che disegna nuove visioni.
Sei il compagno di innocenti giochi d’amore.
Gli occhi color d’ematite
e nel cuore un riflesso incerto.
Sei l’angelo
che intreccia i miei capelli
nelle mattine di brina d’argento.
Sei l’angelo
che mi accarezza le guance
nelle notti di sogni
di reami incantati.
Sei l’angelo che si rivela
quando la luce cola
sul finire della lunga notte.
– 18/02/2017
Aldo de Marco
POESIA: La pietra
Ecco la pietra
nel paesaggio della natura
o in quello costruito dall’uomo,
sostiene il verde e lo nutre…
e… lo plasma.
Pesante o leggera…
Chiara, scura…
Ruvida o liscia…
Amorfa o cristallina…
Tenera. Dura, fredda,
ma sempre inerte se su essa non si poggia
la calda mano dell’uomo.
L’uomo può darle l’anima o toglierle la vita.
Essa aspetta immobile
e… paziente, sopporta.
E gelosamente conserva, in grembo,
le sue offerte…
per consegnarle non ad un uomo qualsiasi,
ma solo ad un uomo,
ad un uomo che sappia chiedersi
come Byron
“non sono i monti, l’acqua, l’aria
una parte di me e dell’anima mia
com’io di loro?”
Ecco la pietra!
La pietra che, oggi,
ci protegge e ci allieta.
Ecco la pietra che,
eterna,
un giorno,
vicino o lontano,
darà calore,
alle nostre misere ceneri.
– 18/02/2017
Mirco Fabbri
POESIA: EVASIONI
Dai miei occhi una farfalla
mi si posa sulla spalla
dal suo battito di ali
vedo aprirsi dei canali
Quanta luce che energia
tra le scie di quei colori
vedo nascere gli sguardi
che mi scrutano feroci
e risuonano le voci
Ma è tardi
lo stallone che galoppa
non si può più fermare
è deciso sta saltando
grandi ali sta trovando
un magnifico Ippogrifo
per fuggire da sto skifo!
– 18/02/2017
de martino Raffaele
POESIA: Sento il vuoto del mio silenzio da ogni battito del mio cuore cerco invano dalla luce dei Mei occhi di intravedere la luce del tramanonto per colmare le mie paure E che avvolge la luce che illuminerà i miei giorni. – 18/02/2017
Claudio Carbone
POESIA: Motivo. La musica a volte solidifica prende il posto delle cose. Il pensiero ritornello di viaggio inciampa divagando nei gesti. Nella meraviglia di una finestra mi ritrovo motivo in un concerto come da mano che per monti mari palazzi strade un archetto innalza. – 18/02/2017
daniela dessì daniela
POESIA: Rottame
Ho nascosto il mio cielo,
questo ammasso di stelle
sotto un tetto di tegole,
una campana di vetro
su cui poggiate son
invisibili impronte.
Anch’io mi nascondo,
vecchio rottame
arrugginito,
gettato in un cassonetto di rimpianti.
Non scalda la luce,
il sole opaco mi fa ombra.
Scricchiolano le mie ossa,
fragile mucchietto
coperto da una soffice veste
incarnita.
E l’anima,
dove va a finire l’anima,
leggerezza di un soffio che palpa
il sentiero del tempo,
spiga di grano
nel bruciore d’agosto,
carne riarsa
nel rossore del tramonto.
Non trovo più il mio cielo,
non un punto fermo
su cui reggermi.
Percorro a piedi nudi
una terra fredda
che si congela,
un deserto nel cuore
erode la roccia di una montagna
scarna pervasa dal silenzio. – 18/02/2017
Luca Scutellà
POESIA: Brevi giornate.
Durante il solstizio d’inverno,
Di fianco allo stagno,
Alcune bambine vedono l’aria
Tramutarsi in respiro.
L’acqua s’increspa,
Lo specchio si frange;
L’albero nudo trema
Per il freddo pungente.
Un uggioso canto sale
Il giovane fermento si spegne.
L’inverno è arrivato
Il sole si arrende. – 18/02/2017