marco maggioni

POESIA: Inondo di memoria
il brulichio stentato
delle sillabe nude
privilegiate sulla carta.
Accaparrano un senso
il migliore possibile
scorticato il nocciolo
da cui avviammo
con tanta sicumera
ma poca accortezza
svelte ipotesi di fuga
di notizie improbabili
indistruttibili nella rima
che solo la fatica di resistere
conducono allo scoperto
celata una volta per tutte la malizia.
– 24/03/2017

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Rita Nicolardi

POESIA: Nel giardino che un tempo curava mia madre.

Da pianta avvizzita di rosa,
mondata, innaffiata, rinvigorita
spuntano tenere foglioline
testimoni di nuova vita
nel giardino che un tempo curava mia madre.

Si moltiplicano: dieci, venti…cento
sugli steli disseminate
tremule, cullate dal vento
felici di essere nate
nel giardino che un tempo curava mia madre.

Verdeggiano il rampicante, il gelsomino
l’oleandro e piante nutrite
da acqua e sole settembrino.
Fioriscono variopinte campanule e margherite
nel giardino che un tempo curava mia madre.

Si schiudono germogli di vecchi gerani e biancospino
sfrondati, trapiantati, rinvasati
adornando di fiori bianchi e colorati
le aiuole dell’amato giardino
che un tempo curava mia madre.

Rigogliosi s’innalzano il melograno e il mandarino
emanando un delicato soffio vitale
misto a odore d’alloro, rosmarino e terra rivoltata
che leggero nell’aria risale
e si spande in tutto il giardino
dove oggi, o mamma, con me anche tu sei rinata.
– 24/03/2017

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Pietro Agus

POESIA: VERRA’ UN’ALTRA

IMMAGINO UNA STRADA ARRAMPICATA
COME UN SERPENTE IN CIMA A UNA COLLINA

L’ERBA NEI FOSSI, SASSI SULLA BANCHINA
QUALCHE RARO ALBERO AGGRAPPATO

AL TERRENO E RATTRAPITO DAL FREDDO
O FORSE PIU’ PER LA PAURA

DI SCIVOLARE GIU’ LUNGO LA CHINA

IL VENTO CHE MI SOFFIA SULLA FACCIA
RICORDI DI UNA VITA CHE MI BRUCIA

ED ARRIVATO IN CIMA ALLA SALITA

IL TREMORE CHE MI SCHIACCIA
DI RIFARE LA STRADA CHE HO GIA’ FATTA

QUI’ SULLA VETTA GUARDO IN LONTANANZA

NEL TREMOLIO DI QUESTO POMERIGGIO

IL RANTOLIO DI UNA NUVOLA CHE DANZA

LEI SOLA BIANCA SU UNO SFONDO GRIGIO

MI SIEDO E PENSO E’ MEGLIO STAR QUASSU’
NON SCENDERE NON SALIRE, SI PUO’ PIU’

VERRA’ UN ALTRA E MENTRE L’HO PENSATO
SI E’ FATTO BUIO E PIU’ NON SO’

SE SPUNTERA’ PIU’ IL SOLE AVANTI A ME
– 24/03/2017

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Tiziana Laudani

POESIA: PENSIERi E ME(TE).

Sono tutti miei i profumi del mare,
la pioggia dell’otto Settembre che mi piange sui capelli,
è mio questo incespicare e questo accarezzare stanco;
è nel buio che gioco con i sapori,
e porto via agli altri il colore degli occhi,
e nascondo alla notte grigia
la tua schiena bianca,
la tua prepotenza, la fretta che lenta mi cura le solitudini.
Perché solo le tue caviglie
sopportano i miei paesaggi
e solo i miei capelli fulgenti
ti curano le voglie.
E in mezzo a queste inesattezze
mi ritorna in mente
la sottile
Impercettibile differenza
tra essere felice
ed essere felice con te. – 24/03/2017

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Maria De floris

POESIA: Ascolta Fiore
Sei nato per dare bellezza a questo mondo
Sei profumato per emanare la scia per la via giusta
Stai attaccato a questa terra per essere strappata via
Per volare in alto dal soffio della immortalità…
Guardami Fiore ti sto portando via con me
……. hai strappato la mia originalita’
– 24/03/2017

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Elisabetta Manconi

POESIA: Guardo oltre, con occhi ciechi. Lo spazio illumina il buio. Mondi incantati e spazi aperti, la vita gira vorticosa in ogni pensiero.
Mi allontano. La distanza guarisce i confini.
E intanto un vecchio affonda le sue radici in un bicchiere di stelle. – 24/03/2017

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Alessandra Albertini

POESIA: Certi giorni… I miei pensieri mi danno l’illusione di esistere ancora, nei avvolgenti ricordi passati. ,
Chi sono io mentre parlo mentre penso,non c’è niente solo vuoto,e continuo a chiedermi il presente è qua e il domani nn sai ,è perché il nostrosguardo ,è sempre pieno di qualcosa del passato..però la padronanza è nostra perché l’uomo ha capito e si lascia affascinare dalla vita sfuggendo dai propri desideri oscuri e liberarsi dalla sua anima pur di nn cederà morire – 24/03/2017

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LINDA GIANNOTTI

POESIA: Frammenti di cielo ricadono nell’anima lasciando un vuoto nella mente; frammenti di cielo e pensieri disperdo al mondo per riempire anche i tuoi spazi e la tua assenza. Dimmi in quale sogno potrò ancora riecheggiare senza perdere di vista le sponde del tuo mare. – 24/03/2017

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FILIPPO BULFAMANTE

POESIA: Di limoni e gelsomini è il cielo che più ami,
perché il profumo è una carezza leggera dell’assenza,
due labbra delicate, sul vuoto di un’attesa.

Sfiorami con le tue dita,
intense, vere: radici del mio vagare.
Che io possa trovare nuova acqua,
nel gesto ripetuto di ogni giorno.

Lì ci sarò.
Nell’attimo, eterno, ci sarò.
E saremo. Adagiati, nel bacio più profondo del calice di un fiore.

– 24/03/2017

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