POESIA:
Amori infranti(del femminicidio)
“Se stai in silenzio e non chiedi aiuto
nessuno ti può dire che hai sbagliato
che non è l’uomo per te”.
Sospesa, in alto, avvolta da una rada foschia
i miei occhi sono rivolti a te
sdraiata su un lettino
tante abili mani mi cercano per ridonarti la vita
adesso che il tuo corpo sfianchito si è arreso.
Io e te eravamo una cosa sola
io la tua anima tu il mio corpo.
il dolore ci ha lacerato la violenza ci ha scempiato
infine diviso.
Io dentro te, io che ti ho costretto ad amarlo
lui uomo affascinante dai modi gentili,
mi ha catturato con delle caramelle
a forma di cuore, parlandomi d’amore
e mentre mi deliziava.
A poco a poco l’orizzonte si strinse a me
fino a soffocarmi e a farmi male così dal
paradiso scesi all’inferno
là non c’era posto per la felicità
solo urla, di dolore
Le mie, imploravano pietà
lui si osannava di fronte alla parola pietà
calci e pugni, schiaffi e umiliazioni
hanno affievolito la mia voce
in me il silenzio e l’odio hanno iniziato a
germogliare lui aveva capito,
una sera mi ritrovai con la lama d’acciaio
che entrava ed usciva dal mio corpo
e il mio caldo e rosso sangue che lo assetava
si portava dietro la mia forza
la mia voglia di vivere
adesso giaci lì, mio povero corpo, sotto abili mani
io in alto mi sento in pace e al sicuro
non voglio tornare indietro non voglio riunirmi a te
perché per sentirmi viva io avrei bisogno di amore
e io non so più amare.
Coro:
“A volte aprire la mente prima del cuore
ci insegna a vivere
in un mondo senza princìpi né principi
ma soprattutto senza memoria”. – 18/03/2017