Giorgio Eugenio Passalacqua

POESIA: Nel profondo del cuore.

Potrei scontrarmi con cuori di pietra
potrei mai ascoltare parole d’amore
potrei per intero sorbire amaro dolore
o farmi trafiggere da intera faretra
di frecce scoccate per sordo rancore,
ferma rimane nella mente e nel cuore,
pulita la mia visione del mondo, discreta
come sotto il fuoco di mitragliatore
formichina barcolla ma non arretra
anche provando il più cupo terrore.

Potrei rivederti mutata dagli anni
giunger preceduta da frasi di scherno
di cui so già non esser tu l’autore,
da silenzi profondi dovuti agli affanni
per i quali la vita ti appare un inferno
in cui quasi ti crogioli per troppo dolore,
lo stesso ti riconoscerei coi tuoi malanni:
potremmo insieme superar quest’inverno
nascosti l’uno dell’altra nel profondo del cuore.

Partanna Mondello 3.02.2017
– 17/03/2017

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CESARE BOLDRINI

POESIA: Stringiti a me notte dai grandi seni
sorridi voluttuosa terra dai freschi profumi
urla per me lento fiume e assorbi
il mio passato.
Quanto tempo passerÃ
prima della mia rinascita
nelle grandi ali di un airone.
Un clown sui suoi alti trampoli
sorride e si fa beffe del mondo
la luna affonda dietro l’orizzonte
e Nastasia si allontana ticchettando.
Passerà del tempo
prima della mia rinascita
nelle grandi ali di un airone.
Allegre come ninnoli africani
sgambettando scompaiono le fanciulle,
mi si accende il viso volando
sulla città nella calda notte.
E’ passato già del tempo
dopo la mia rinascita
nelle grandi ali di un airone. – 17/03/2017

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Stefano Giannuzzi

POESIA: "Innamorarsi di una ragazza invisibile"
…in un istante catartico
nell'ora più confusa
tu brilli…
Magnifica e ispirante
come lampi di aurora boreale…
Boh…ma…che dire? che dici?
Tutto quel che si vede è realmente vero?
Al punto da farmi coprire e riscoprire
la mia vena narratologica da
narratologista prosaico ma libero
liberante, liberato.
Sull'altare della patria invisibile
volavi oltre i pennoni
gli stendardi e le coccarde
Sui fori imperiali camminavi
accarezzavi e accendevi
gli sguardi eccitati dei turisti
Sulla piazza Venezia piangevi e
ti disperavi…
poi sulle strade lastricate come corso Vittorio
ululavi come una lupa ferita…
A piazza Navona ti spogliavi cantando una romanza
per racimolare qualche spicciolo
Sulla piazza San Pietro ti sei immolata come un bonzo
protestando per la negazione della cultura cristiana
da parte della chiesa cattolica.
Ti perseguitavano petulanti e zanzarici impiegati amministrativi e gli interinali pagati con voucher scaduti.
Libera e beffarda tu facevi spallucce e tagliavi le bretelline
alle squallide, sdentate cortigiane della casta arraffona
con delle forbicine da pedicure.
Eri invisibile, ciò nonostante eri ovunque
dappertutto ti respiravo e mi rincorrevi
oceanica, sublime, mi spaventavi tanto eri bella
Eri il mio amore nascosto
Inarrestabile e Libero.

per E.R. – 17/03/2017

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Maria Luca

POESIA: "Momenti di Luce Vera"

Musica colore poesia
sorrisi dell'anima
carezze che sfiorano la pelle.
Alberi dai rami in fiore
petali che il vento
coglie nell'attimo più bello.
Emozioni che volano
nel sole come farfalle
dalle ali di seta.
Momenti di luce vera
istanti di primavera
giorni che non hanno mai sera.

Maria Luca – 17/03/2017

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Di Maggio Tiziana Tiziana

POESIA: Nn siamo burattini,
in mano a gente che nn capisce,
il significato della vita.
Noi siamo Angeli e delfini,
che regnano il mondo dei sogni.
Angeli
che portano nelle mani,
canti e poesia.
Estreme forze
e desideri di gioia .
Dove ogni angolo di terra,
diventa gloria e
ogni posto che esplori
rsta nella memoria.
Tiziana Di Maggio. – 17/03/2017

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giuseppe verga

POESIA: A TE
Sei quella parte dell anima mancante
Quel sogno mai sognato
Quell amore cercato e mai trovato
Il coraggio il tempo porta via
Resta solo il rimpianto – 17/03/2017

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Ambra Gloria Beltrami

POESIA: Il tuo incedere elastico impercettibilmente trema
Percosso dai combattimenti ora stanchi, dalle cadute
E dagli anni.
Volevo abbracciare i tuoi lombi, ridare forza ai tuoi occhi
E gioia
Fanciulla divina nel tuo sorriso..
E credere
Conforto alle nostre spade affaticate
E ancora..
Unione legame in un unico essere, complefo, danzante, ridente.
Volevo accarezzarti la nuca e dolcemente accogliere il tuo essere nella mia esistenza, e nutrirmi della tua presenza, crescere al suono della tua voce
Io impotente
Tu cieco
Cammini nell'acqua che allevia il tuo fuoco fino alla fredda fine.
Mi avevi dato un'alito di vita, e gioia d'incantati suoni, vibrazioni di luce
E ancora.. speranza, vita pulsante invisibile vibrante
Prepotente desiderio mai saziato.
Illusioni
E poi..
Beffata, nascosta, soffocata, soppressa distrutta nel buio a strillare soffocato il tuo nome nel nulla.
Silenzi
Silenzi
Mortali silenzi
Oscurata io
Luminoso potente tu
Che di tremore superbo cammini diritto
Non senti..
Osservi.
Soffocata vendetta grida l'anima mia
– 16/03/2017

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Fabio Soricone

POESIA: Sinusoide

Non oso spogliarti
con la nettezza del pensiero,
e se ti trovi lontana
magari ti sogno per quella che sei,
lasciando appena un gesto spontaneo
agli argini del tuo sorriso…
Ti si addicono i sussurri bagnati
di pioggia a caratteri cuneiformi,
lettere scolpite
sulla tua pietra pulsante, sulla tua argilla
controversa…
E se c'è un vestito, è il tuo stesso corpo –
un disegno, un'idea, un modello
che profuma come labbra incise nella carne,
e ricorda l'ondeggiare del canneto in lontananza
quando sovrappensiero, l'anima si appoggia a te…
Ed è forse il mareggiare del ventre
a sollecitare questa inquietudine meravigliosa,
che avvicina ai soqquadri del desiderio
il flusso delle tue vene…
– 16/03/2017

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lorenzo Ugolini

POESIA: Sentori di primavera.

La natura ancor sonnecchia
coperta da un manto leggero
che danza col vento.
I campi arati e distesi
attendono in grembo
i semi della nuova stagione
per dar vita a nuove vite.
sul muro di pietra
la tremula viola
avvolta dal suo
tenue profumo
attende il calore
del tiepido sole.
sui rami ancor spogli
le gemme in dolce attesa
son pronte a sbocciare
per far nascere il fiore.
Primavera, inno alla vita.
Bellezza infinita.

L.Ugolini – 16/03/2017

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