POESIA: E proteggimi dalle canzoni tristi,
dall’umana acredine,
dalle lingue pettegole e dai pensieri malvagi, da quelli reconditi generati dalla vibrazione delle mie più usurate corde.
E ricordami delle meraviglie che pullulano nei prati, negli alberi, negli animali, nelle mani degli anziani e nei volti dei bambini.
Ricordami della liberta’ sperimentata scoprendo la fisionomia dei nostri volti, della paura nello sfiorarci e che, nel tentativo di riscaldarci, scoprimmo l’amore.
Ricordami delle pugnalate reciproche e delle loro lunghe guarigioni, del sapore del dolore
e dell’onesta’.
Ricordami di amare me stessa
e prometto di credere in me finché tu, come un dogma, crederai in noi.
– 02/04/2017
Mese: aprile 2017
Elisabetta Caligaris
POESIA: Pensieri pesanti
cadono dalle nuvole
come pioggia. – 02/04/2017
Carla BEGNINI
POESIA: LE MIE PAROLE
Non so mai dire le parole che vorrei,
l’ emozione mi assale serrandomi la gola.
E loro si intrecciano, si azzuffano confuse,
disordinate, ermetiche,
intrappolate in qualche angolo remoto
della mente o del cuore..
Non so dove vadano quando cerco di afferrarle,
addolcirle e distenderle
per porgerle libere e liberate,
come spiego la tovaglia
sopra cui metto in vista le pietanze migliori.
Vorrei invitarti al mio banchetto,
condividerle con te,
sei l’ospite d’onore
ma non so come e dove cercarle,
fuggono
incuranti di me,
del mio vano e affannato girovagare
nei meandri oscuri
dei miei luoghi interiori.
Ma poi, dopo tanto affanno,
tutto si placa,
le ritrovo,
le afferro,
le ordino,
scivolano quiete
su di un foglio,
con la mano che le guida armoniose,
come tracciasse un ricamo.
Solo allora sgorgano
da dove le ho lasciate,
incessanti mi riempiono gli occhi
e le offro come perle di una sontuosa collana.
Eccole, sono per te queste parole…
mettile in fila,
io le ho di nuovo confuse…
– 02/04/2017
Georges herman Guei
POESIA: Passando di li.
Già , passando di qui.
Giusto camminando in queste vie.
Mi fermai ad osservare.
Così, in un istante
il mio sguardo
Sì posò li
Una bellezza
Una fortuna.
Niente curve
Nulla di volgare
Non è una donna.
Prima dell’avvento
Della feccia
Avvolti
Sopraffatti
L’ignoranza è su di loro.
Non sanno quello che fanno.
Io, straniero
Guardandoti così.
Senza quantificare
Oggi, d’improvviso
Mi hai colpito.
Qui nella mia cittÃ
Sei perfetti qui.
Parma veglia.
Su di te. – 02/04/2017
cosimina vista
POESIA: Sento i tuoi passi dove ormai hai lasciato le tue impronte,sento la tua voce come un’eco lontano,vedo il tuo sguardo ormai triste,ogni tuo movimento segue la mia ombra mi giro ma non ci sei piu’….ormai sentirò solo il rumore ,il vento fra i capelli e sarà come accarezzare i miei capelli…ti aspetterò dolce sospiro di un incanto mai goduto….amami come sai fare tu…io ci sarò sempre anche nella tua anima…… – 02/04/2017
Andrea Bardi
POESIA: Profumo di amore antico!
Dove la ricerca dell anima diventa arte.
Scorre nelle vene il ricordo di Dio, che si nasconde nel potere dello sguardo.
Come dipinto nelle immagini del tempo.
Colori suoni e vibrazioni si confondono nella mente, miscelando il sapore intenso della tua stessa esistenza.
Fra i boschi e le pianure incontaminate, natura porta fra le ali del vento fresche emozioni sensuali ed emotive, nel quale solo noi anime affini ne siamo protagonisti.
Fin troppo in fondo.
Anima!
Hai scavato e sepolto frammenti di serenità in giorni di incanto.
Nel sentiero dei sogni diviene madre, padre e fratello il vento che si prende culla dei tuoi ricordi e come padre ammonisce ed esalta i tuoi errori ed i tuoi rimorsi.
In questo tempo rimane natura intatta ed incontaminata che tormenta ancor più lo spirito con i suoi profumi e i suoi suoni cosà presenti.
Cosà affilati, che come lame tagliano la carne quasi come se volessero cercare in profondità piccoli frammenti di speranza ed annientare la coscienza, lasciandoti solo un’icona dell’universo che haimè rimane sacra.
Dio mio!
Quanto sacra ed unica nella tua solitudine, nella tua unicità , nel tuo essere:
Donna.
Amante.
Padre.
Madre.
Parte vitale dell’anima mia. – 02/04/2017
Andrea Bardi
POESIA: Profumo di amore antico!
Dove la ricerca dell’anima diventa arte.
Scorre nelle vene il ricordo di Dio, che si nasconde nel potere dello sguardo.
Come dipinto nelle immagini del tempo.
Colori suoni e vibrazioni si confondono nella mente, miscelando il sapore intenso della tua stessa esistenza.
Fra i boschi e le pianure incontaminate, natura porta fra le ali del vento fresche emozioni sensuali ed emotive, nel quale solo noi anime affini ne siamo protagonisti.
Fin troppo in fondo.
Anima!
Hai scavato e sepolto frammenti di serenità in giorni di incanto.
Nel sentiero dei sogni diviene madre, padre e fratello il vento che si prende culla dei tuoi ricordi e come padre ammonisce ed esalta i tuoi errori ed i tuoi rimorsi.
In questo tempo rimane natura intatta ed incontaminata che tormenta ancor più lo spirito con i suoi profumi e i suoi suoni cosà presenti.
Cosà affilati, che come lame tagliano la carne quasi come se volessero cercare in profondità piccoli frammenti di speranza ed annientare la coscienza, lasciandoti solo un’icona dell’universo che haime’ rimane sacra.
Dio mio!
Quanto sacra ed unica nella tua solitudine, nella tua unicità , nel tuo essere:
Donna.
Amante.
Padre.
Madre.
Parte vitale dell’anima mia. – 02/04/2017
Carlo Longo
POESIA: Assenza
Nell’immane silenzio che ti ha portata via
Nel ritmo obliquo delle nere giornate
Dove non c’è scampo
Dai gesti pur inutili che marcano
L’apparente rullare del tempo
Non mi arrendo all’aurora
Non voglio più filtrare
Da sipari segnati di lacrime
Elisir di dolore.
Se tu mi avessi detto il colore
Della tua assenza
La consistenza implacabile
Delle forme che ti raccontano
Avrei da tempo scelto il vino
Il caos, l’esplosione dei fuochi
Per ricordarti meglio
In un ultimo volo.
E poi dimenticarti.
– 02/04/2017
Claudia Pellegrino
POESIA: È un attimo
La guardi dall’alto
penetrare nel profondo
si tuffa come l’eco attimo di un treno.
Acqua che si infrange
la testa quasi al mare
i capelli andati al vento
la catena stride dentro al petto
mentre guardi il mondo al contrario.
Occhi diritti alla nave
e mani scivolare
ancora che sfugge
e modificazione dei rapporti che inizia.
– 02/04/2017
Chiara Patriarca
POESIA: Si muterebbe in cosa questa via se non portasse a te?se i tuoi silenzi non fossero il suo inizio e la sua fine? Come una freccia in me si torcerebbe, la mia ferita per sempre a segnare – 02/04/2017