Federico Maistrello

POESIA: Sta morendo la bellezza

Sta morendo
La bellezza,
Sostituto è
L’ immondezza;
Su ‘sta terra,

Che disdetta!
Ci vorrebbe una vendetta!

Certo una rivoluzione
Saria la soluzione
Per dare a ogni nazione
Una nuova sensazione.

Come un’ araba fenice
Che riporto in superficie,
Lo splendore di Euridice,
Che del sogno è la matrice:

Quello della qualità,
Quello che ci salverà,
Da chi ignora nel profondo
Il sublime che ci sta.

Dei colori dei sapori
D’ ogni suono e degli odori
“Ogni estera vive fuori
Dei meccanici motori…”

E accarezza la Natura
Per rinascere con lei:
Con i sensi si matura
Il sapere degli dei.

Per distruggere sto mondo,
In cui conta solo quanto,
Dove non c’ è differenza
Tra quel platino e l’ amianto.

Dove non c’ è differenza
Tra le perle e tra il letame:
Ricordate l’ uomo nudo
Non si mangia solo fame!

La cultura è dentro l’ aria
E ci aiuta a respirare;
La paura certamente
Non ci basta per campare.

Siamo fatti a questo modo,
Pe’ ogni chiodo c’ è quel sogno,
Chi riporta a quel dolore
Il benefico sostegno.

Quindi ricorda stolto uomo!
Che misuri e basta cose…
Non si può più misurare
Il profumo delle rose…

Perché stiamo deragliando
Dentro gabbie senza cuore,
Che ci portano a ruotare
Come cavie nel furore.

E non ce ne rendiamo conto,
Affondiamo sempre più,
Senza i sogno e gli ideali
Non si torna indietro più.

(Quindi) ristringo forte al petto
Quell’ amor che mi salvò,
Nella lacrima di un sogno
Che mi disse quel che so:

La bellezza è necessaria,
È la cura per la morte,
Senza d’ essa siamo bestie,
Che si avranno a lor volta.

Salviamo la bellezza!
Finchè siamo ancora in tempo,
Perché il mondo sia un giardino
Per godersi anche il silenzio.

Federico Maistrello – 30/06/2017

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Antonello Urciuoli

POESIA: STATO.

Non sono normale
come tutti quelli che vorrebbero
da me una parola
buttata lì tanto per,
non riesco ad accontentarli
sono inutile nel mio vuoto
e più mi svuoto e più non trovo
nulla.
Odio scriverlo, mi fa pena
e non so come
riempire le righe,
dov’è Alberto?
avrei potuto chiedere oggi,
cosa fa?
per prendere tempo,
ma non mi è saltato in mente
niente di buono.
Sto bene da solo, questo lo so
non prendetevela
voglio morire ora
domani rinascere ancora
bugiardo con me stesso
muto con il resto. – 30/06/2017

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luciano boschi

POESIA: AMEN
paiono miti i condottieri dell’oro
giudici eterni mai colpevoli
complici fedeli paggi
dal pensar gemello
indicano le rotte
dell’ingiurie all’Eden
folle non illuminate
inghiottite nella nebbia
del potere
lacrimano di lutti altrui
mai oltre l’imbrunire
solcano i mari dell’intolleranza
fedeli atei di una alienante chiesa
della noia
ancor fanciullo miro
l’incandescente crogiuolo
farsi corallo .
– 30/06/2017

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Gaia De Lucia

POESIA: Mio principe
Sulla pietra
Sostieni i miei inciampi

Anime vengon fuori dall’asfalto
Urlano come pietose nell’Acheronte

Nel mare il cristallo salino
Battezza corpi nudi
E la scelta
Divenne complessa

Anime vengon fuori dall’asfalto
Urlano come pietose nell’Acheronte

In quel mattino mite d’estate
Il bianco prevaleva
E la scelta
Divenisti
Tu – 30/06/2017

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Elisabetta Casarano

POESIA: Ti vedo,
a stento respiro.
Mi guardi.
sento i tuoi occhi addosso.
Mi spogliano di tutto,
Il mio corpo freme,
il cuore vacilla.
Il tempo e lo spazio
si fermano.
Tutto sembra avere un senso
solo per i nostri occhi.
Mi serve il tuo sguardo
per poter vivere – 30/06/2017

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Raffaele Saba

POESIA: FIORE RECISO

Giungesti alla luce tra i fiori
corolla di Giglio sbocciato.
Ti facesti baciare i pistilli
carezzare d’oro i capelli.

Di profumi intensi
ubriacasti i dintorni,
con dolce sorriso
tendesti la mano.

Forti braccia ti accolsero in grembo,
ninnando con fate
e folletti il tuo sonno.

Germogliasti più bella tra i fiori,
tra risa, canti, gioia e colori.

Non ancor giovinetta,
trovasti l’Orco all’imbrunire.
Un giorno cupo e freddo,
nascosto tra rovi e spine
ad insidiar la carne.

D’inganno fu preso il corpo tuo,
gettato tra massi di ruscello,
violando l’ intimo segreto.

Colse con foga bruta l’innocenza,
ridendo dei tuoi petali sfioriti.
Esile stelo reciso dal tronco,
petali rossi caduti nel fango
sì manto d’arazzo nel bosco.

Cadesti al suolo senza più lamento,
a rimirar degli alberi le fronde.

Sognasti giochi di bimba
bambole e caramelle,
aitanti giovani di corte,
balli sfrenati, occhi di giada
ed infinito amore.

Cercasti rifugio tra i rovi,
sentendo la pioggia scrosciare.

Bel fiore di paradiso,
trascinasti il tuo corpo nel fango,
stringendo i vestiti col pugno.
Ritrovasti il sentiero di casa
in silenzio preparasti il giaciglio.

Piccolo fiore reciso,
da mano codarda macchiato.

La notte più buia ti attende,
tra lacrime e gemme di brina.
Ora son solo ricordi
ed il buio appanna la mente.

Abbracci il tuo fiore che dorme,
lo stringi con forza sul seno.
Ti guarda con occhi d’amore
ed il sole si leva leggero.

– 30/06/2017

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jacqueline colazzo

POESIA: DOLORE DI UNA MAMMA.
Ingiusta questa vita,
tredici anni appena,
Eden il tuo nome
che significa delizia,
hai avuto tanto amore,
hai avuto tanto coraggio,tanta fede,
nessuna lacrima sul tuo viso,nessun lamento.
Viaggi….tanti viaggi insieme,
ma adesso sei andata via,
il tuo ultimo viaggio,sara’ un arrivederci vero?
Tornerai?
Non mi hai abbandonata vero?
La mamma ha bisogno di te, stellina mia.
Ricordo ancora la camera bianca,incolore ,fredda,
troppo grande per te, cosi’ piccolina,
cosi’ grande quel mostro che ti ha che ti ha tolto
l’ultimo respiro e ti ha portata via da me.
Eri solo una bimba,
piena di vita…echeggia ancora il tuo forte battito,
hai atteso il mio arrivo ,prima che il tuo cuore
smettesse di battere per sempre.
Lo sento ancora sai Eden?
Il cavallo pallido e’arrivato con in sella il suo cavaliere e la sua lunga scure ,
uccide ancora senza piet�
una morte prematura ,
disperazione e angoscia…
Il mio volto rigato dalle lacrime
fiumi di lacrime,
la tua mano stretta nella mia,
ma te ormai sei andata via…
Non mi abbandonare Eden, ritornerai, vero?
Io ti aspetterò e prenderò di nuovo la tua mano come quando eri piccola.
Oggi ti ho portato una rosa del tuo colore preferito,
blu ,è bagnata ,sono ancora le mie lacrime ,
tante lacrime….
La vita è ingiusta,
è crudele,
è sofferenza,
ti aspetterò Eden ,io sono qui ,
ti aspetterò per sempre.

– 30/06/2017

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Daiana Tomassetti

POESIA: ROSSO

Ogni lacrima
è la dedica ad un ricordo
pieno di colore,
chiaro o scuro.
Se scruti bene
un colore scorre negli altri,
il rosso del cuore e della passione.
Esso stringe in mano
il filo di seta di tutti i ricordi della vita.
– 30/06/2017

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ANGELA DRAICCHIO

POESIA: Non sono un poeta

Non sono un poeta,
la mia mano non riesce a descrivere
cosa sento nel cuore e la mente,

La mia mano,
non riesce a far immaginare:
le sperdute colline, dove il fiorir della primavera pervade il mio sguardo, alla ricerca della vita che rinasce;
le infinite montagne, dalle sorgenti della vita;
o, le brezza di aliti di vento marino, dove il mio sguardo non vede l’orizzonte.

La mia mano,
non riesce emozionare,
il primo vostro battito, il primo movimento,
e l’attimo che voi siete apparse nella mia luce,
a quella lacrima trattenuta in un falso sorriso,
a quella carezza troppo pensante
mai data.

Ma, sono qui,
ancora ad emozionarmi a fronte alle meraviglie,
ma ancora la mia mano,
non riesce a dare il mio cuore!
– 30/06/2017

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CECILIA ZANINI

POESIA: SENZA DIGNITA’
Vivo la mia malattia mentale con la vergogna di una puttana…
che spera di non essere additata…

Tutto quello che ho costruito in 40 anni è imploso come un vecchio palazzo…..
Rimangono ruderi sparsi…..un po’ respiro…un po’ cammino….
giusto il minimo indispensabile…

Vorrei dormire per giorni interi, mesi, anni,…sperando che, al mio risveglio,
IO sia tornata…dignitosamente. – 30/06/2017

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