Fortuna Antonella

POESIA: L’attesa:
Lunga attesa di un traguardo che tarda a giungere.
Attesa di un traguardo mai completamente raggiunto.
Lotta continua contro l’ostilità della vita.
Attaccamento ai valori contro le illusioni facili di una vita semplice.
Attesa continua di una gioia mai completamente raggiunta.
Attesa di una meta che tarda ad arrivare nella speranza che una volta raggiunta sia una dolce meta.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 11/02/2018

Please follow and like us:

Draganova Svetla

POESIA: Mio mare

Spiaggia, onde e un cielo blu,
come sono bello e vero…
Innamorata del tramonto viola,
ti amo mare…è tornerò…

E saremo insieme, mio mare,
e il sole sará piu brillante,
e poi possiamo cantare
per sempre canzone toccante..
| sorgente: https://lm.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fform.jotformeu.com%2Fpagine%2Fpoesiah=ATMLjsWia13sHx1vZbW2tDVUJDOH14yZZ7316Sg7QGt_C6NAuTpCKpqzv2SYx_EJ986xwgsn_c6CO8ritj41PJb0GC0LcAqK4AQVCgimZ8-pi13M3JvRxHuX2BUQLNt1WvCLNdFXVQ – 11/02/2018

Please follow and like us:

Grigioni Danil

POESIA: Mille stelle nella notte risplendono
Una in particolare sta li,
Ferma,immobile, come se aspettasse qualcosa.
Ed ad ogni secondo che passa,
Splende sempre più.
Luce che irradia l’oscurità eterna.
Soltanto il suo cuore che arde,
E nient altro,
Nell’infinità dell’universo.
Il battito si propaga come un eco all’infinito
E giunge alle mie orecchie,
Penetra il mio petto.
Sento il mio cuore sbocciare,
Guardai in alto e pian piano
Mi allontanavo dalla sua luce
Inconsapevolmente amandola.
| sorgente: https://www.google.it/ – 11/02/2018

Please follow and like us:

Cuc Maria

POESIA: Ritorno

Anima viva
Tra foglie morte.
Lacrime spente
Tra dolore e gioia.
Cuori infranti infedeli,
Respirano l’aria gelida
Del ingano.
Sentimenti vuoti
Anegati nelle lacrime ingenue
Del amore.
Voglio andare via,
Lontana da te.
Mi tratieni
Con il brivido delle mani.
Mi tratieni con il battito
del cuore perso.
Mi tratieni con la luce
dei tuoi ochi spenti.
Ingeua casco nei abisi
Del amore malato..
Ingenua resto ancora..
Ingenua riprendo fiato,
Racolgo le briciole,
Torno al nido. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 10/02/2018

Please follow and like us:

Licata Gabriella

POESIA:
Il nostro disco suona

Lontano lontano,
nel rifugio segreto dei nostri sogni,
lo scoppiettio della punta di diamante,
passa frusciante attraverso i solchi
del disco: tutto attorno a noi
si fa etereo,
impalpabile,
in un mondo senza spazio
e senza tempo.
dove ogni nostro pensiero
diventa respiro,
ogni lacrima ricerca di
amore,
dove io e te siamo al sicuro,
amica dei miei anni più belli,
dove la vita ha il suo dolce sapore.
| sorgente: https://www.google.it/ – 10/02/2018

Please follow and like us:

CARINI GIUSEPPE

POESIA: LA MIA DONNA
Una donna che rimane quando tutti gli altri vanno via
una donna che corre perché io non lo so fare
una donna semplice per un uomo difficile
una mano che mi accompagna
un ombra che mi segue e non è la mia
un bastone umano per i miei giorni stanchi
mi manca un abbraccio e un viso in lacrime sincere e senza ipocrisia
mi manca una donna che mi guarda perché io sono un uomo
mi manca un grande profondo sincero sorriso da portare dentro
una donna sempre in scena nel teatro della mia vita
una donna che mi da tanto e poco
perché poco e tanto le chiedo
una donna che mi aspetta sempre
perché sa che io arrivo
una donna che non conosce l#039;indifferenza
e mi regala un sorriso ogni volta che ne ho bisogno
una donna pulita per ignorare
la sporcizia del mondo
una donna e un uomo
tu ed io . | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 10/02/2018

Please follow and like us:

Di Bartolomeo Luca

POESIA: Il satellite
In realtà, che infine si morisse,
Lo seppi sin da quando ero piccino
Sin da quando pensai
a un modo per restare:
Una spedizione di pupazzi di cotone
Che mi fossero amici
Attraverso il varco spazio-tempo,
Una spada tremante nella mano o un fiore
Per spaccare in due la crosta terrestre
O ricoprirla delle più fini
E arborescenti buone intenzioni;
Un ultimo biglietto
Per chi restasse indietro.
Ma nei visi che ti fermano alla porta
Vidi il mio pianeta
E un calamaio che gli orbitava attorno
Come un satellite che cercava la luce.
| sorgente: https://www.google.it/ – 10/02/2018

Please follow and like us:

Castellini Karen Karen

POESIA: Il grido
Un lancinante grido si frantumò nella notte di settembre, e congelò il tempo.
Tutto, intorno, intriso della sua angoscia, raccontava il suo terrore.
Affollavano, nella mente, scene di incubi e di paure profonde, e poi dilagavano nell’aria circostante.
E la luna scomparve a poco a poco, retraendo lentamente il suo bagliore, ad ampliare l’ansia dell’ignoto.
Un’angoscia profonda e avviluppante, al punto di rendere difficile respirare, al punto di impedire di gridare.
Un’angoscia reale, come morire lontano da ogni sguardo, come cadere da una finestra e non sentire alcun pianto, solo un tonfo sordo ed un’eco crudele.
Minacciava, il mondo, e terrificanti, con un fiume senza movimento, con un vento senza direzione, con alberi senza ombre e con campane senza suono.
L’animo schiacciato e violentato, come un corpo stretto nella morsa di un serpente.
Si udì un grido nella notte, e poi un lamento ed un fratuono, ed un gran dolore, di quei dolori così grandi che non si riescono a contenere, ma dilagano, e distruggono speranze, gioie e desideri, frammentano vite.
E dopo il grido, un gran silenzio. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia/ – 10/02/2018

Please follow and like us:

Izzo Anna Maria

POESIA: Il tuo viso son qui ad osservare,
che allo specchio sei impegnata a truccare,
il tuo neo disegnato a matita,
I tuoi capelli lunghi fino alla vita,
donna più bella non è mai esistita.
Dio ti ha dato tanta bellezza,
chi amarti doveva,tanta amarezza,
una carezza mai hai ricevuto,
neanche quando in grembo i suoi figli hai tenuto.
colpa di un cordone ombelicale mai staccato,
da un malato amor materno che ha solo rovinato.
E cosi mi è stata rapita una madre ancora in vita.
Il tuo viso dagli anni sfiorato,
nella paura abbandonato,
da grandi mani schiaffeggiato,
non è mai cambiato,
i tuoi occhi diventan lucenti,
quando inizi a scorger in me i tuoi lineamenti,
ma la tua mano non fa una carezza,
a questa figlia che vuol tenerezza,
la tua mente forse in me vede,
la donna che a far alzar grandi sempre provvede.
E cosi mi è stato rubato
l’amore materno che mi avrebbe donato.
Il tuo viso mai avrei pensato,
che un giorno fosse bussato,
una forza in te innaturale,
ho visto,mentre ti consumava il brutto male,
non scompar l’ immagine dai miei occhi,
di quelle gambe pieni di solchi..
I tuoi occhi pieni di paura,
guardarli una vera tortura.
quel ti voglio bene finalmente arrivato,
ma un prezzo troppo alto pagato.
L’ ultima stretta di mano in ospedale,
e cosi ha vinto il brutto male.
E cosi si è spenta una vita,
che è sempre stata in salita.
Il tuo viso sono qui a pensare,
mentre il soffitto continuo ad osservare,
la tua voce continuo a sentire,
di te ancora mi vorrei accudire,
di notte nel sonno mi vieni a cullare,
il tuo profumo mi fai respirare,
niente posso fare,
per farti ritornare,
piangere vorrei,
Urlar mi manca lei,
ma non può macarmi chi vive eternamente,
nel mio cuor e nella mia mente,
non può esser sepolto,
chi porto sul mio volto..
E cosi allo specchio guardo il tuo viso,
che per sempre sul mio è inciso.. | sorgente: https://www.google.de/ – 10/02/2018

Please follow and like us: