Vincenzo Elefante

POESIA: Madonnina del mare

Madre dei naviganti,
che reggi l’astrolabio dei miei sogni,
tu che conosci il cuore
di ogni marinaio,
una notte di luna su in coperta,
tra una lacrima e un accordo di chitarra,
mi copristi con l’ombra di una nuvola
e mi dicesti: ” Figlio,

« Se ami tanto il mare, solo il mare
può scaldare il tuo sangue, solo il mare
può riempire il tuo cuore.
Nessuna donna, figlio,
che non venga dal mare e non sia figlia
del mare e della luna,
potrò dare speranza alla tua prua.
Ma io t’amo e ti dono una sirena,
che solo una sirena
può riempire il tuo cuore
con il canto del mare,
col profumo del vento nelle vele.»

Madre dolente dalle sette spade,
madonnina del mare,
che accompagni i figli,
i miei fratelli in mezzo alle burrasche,
così parlasti al figlio delle onde
per anni alla deriva,
tra demoni e tempeste.

E oggi mi inginocchio
davanti a questo mare
e dico:” Grazie, Madre,
che hai messo nel mio cuore e nel mio sangue
questa passione azzurra,
azzurra come il canto delle onde,
appena s’alza il vento.
Madre, in ginocchio bacio la mia terra,
e stringo tra le braccia una sirena.”

V. Elefante
Ore 15,08
Lunedì 10/10/2016 – 14/01/2017

Please follow and like us:

ilaria mele

POESIA: Socchiudo gli occhi alla ricerca di ciò che e’ stato e che mai più sara’.
Sobbalza il mio torace nella certezza di questo mio pensiero.
Ritorno a cullarmi nei ricordi passati nella speranza esista un varco temporale. – 14/01/2017

Please follow and like us:

Chiara Raimondi

POESIA: La strada di una donna
di spalle e la sua ombra
La strada di una donna
Sono le sue paura
La strada di una donna
Ci racconta l' assenza dei suoi sogni
La strada di una donna
ci racconta le offese che
subbisce dell ignoranza della gente
La donna di spalle
sarà in grado di aver fiducia
del domani..
Con uno sguardo al futuro ed un sorriso
Al passato – 14/01/2017

Please follow and like us:

Gianfranco Cioni

POESIA: La vita

Non è acqua quella immensa e luminosa
distesa di colori assortiti
l’azzurro, il verde, il bianco, l’indefinito.

Non è acqua la goccia infuocata
che segna il volto di una madre invecchiata.

Non è acqua il sangue che sgorga dalle immense ferite
provocate dall’odio di una mano amica.

Non è acqua la brina che scende
per gelare le spalle della donna amata.

Non è acqua la pioggia che cade
causando la morte di tanti innocenti.

Non è acqua il sudore versato
lavorando per il padrone sbagliato.

La goccia infuocata, il sangue, la brina, la pioggia, il sudore,
non sono offese ma doni di Dio. – 14/01/2017

Please follow and like us:

Domenico Tirino

POESIA: come millenario rotolio
di sasso sull’alveo del fiume
della mia forma
levigata dal tempo
non mi stancherò
se non quando
giunto alla foce
che col mare si confonde
come dell’infelice Eco
di me resterÃ
solo la voce – 14/01/2017

Please follow and like us:

Daniela rausa

POESIA: Amare.

Amare ,ombra di un uomo che lontano da me è,
Amare.la sua anima a tal punto di annullarsi. …….amore vero è
Amare a tal punto di non desiderare nient’altro che lui,
Anche se dovrò aspettare eventi futuri per averlo, anche se dovrò affrontare mari e monti. ….tutto….questo per lui farò! ….tutto per lui io sarò.
D.R.
– 14/01/2017

Please follow and like us:

Radwan El Muslemani

POESIA: rose bianche rose rosse rose nere
il fascino del fiore è nelle spine
la difesa perenne fino alla fine
bellezza che impedisce di coglierla
e tu…
amore che non sai acettare
bella come loro e preziosa come l’oro
ti sei fatta strada tra le mie paure
te ne sei andata portando via le cure
hai lasciato il vuoto

si è riempito con l’odio
adesso muoio.
mi sono accorto di amarti
la conseguenza dei miei disagi
l’assidua convinzione di brutti presagi
ora m’immergo in questo faggeto annebbiato
non capisco dove sono ne dove sono stato
contrapposizione tra bene e male
sulle ferite spargo sale
fessure nella psiche
fugge il mio chakra
sponde del lago
vedo una barca
ci salgo
sono da solo
spunta la luna
mi concede un attimo solo
spicco il volo ma, non c’arrivo
mi schianto al suolo.
– 14/01/2017

Please follow and like us:

Giacomo Rossi

POESIA: Inganno

Sono diviso, spezzato, sospeso
Tra ciò che vorrei e ciò che avrei voluto
Ma quello che mi rimprovero davvero
È soltanto non aver mai tentato

L’acqua scorre sotto il ponte della vita
E io sono lì a guardarla passare
Aspettando
Che sia finita

Poi un guizzo, un istante di luciditÃ
Ma ecco che di nuovo scompare la verità

E come in un riflesso
Osservo le figure che mi scivolano addosso
Rendendomi conto finalmente
Che sono solo un inganno

Immobile, paralizzato
Continuo a fissarle con sguardo vacuo

Ma ecco immagini di luoghi inesplorati
Appaion nella mente con colori incantati
Per poi disporsi in cerchio
E riaperti gli occhi rimane il deserto

Destato con un poco d’affanno
Chiudo gli occhi sperando si ripeta l’inganno

Ma ora l’aria è diventata di ghiaccio
E nel cielo compare un grigio presagio
Di uomini deformi
Nell’affanno dei loro giorni
E un volto famigliare ma irriconosciuto
Mi parla in un linguaggio ormai perduto
E un vento sferzante
Mi soffia lontano dalla mia mente

E un momento dopo, ecco, sono
Da solo, piangente, che chiedo perdono

Mi rialzo, ritorno in me stesso
Riprendo da ciò che prima avevo smesso
Ignorando il fatale segreto
Che avevo intuito
Ma che ora è perso. – 14/01/2017

Please follow and like us:

maria pandolfo

POESIA: ANIMA MIA…
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano..
immergiti nel sonno…
il più bello dei sogni
ti raggiungerà…
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati all’arco delle mie braccia
lascia che la memoria di ciò che siamo stati
riporti in te il coraggio
di sfidare le tue paure
chiudi gli occhi pian piano
Anima mia
e lascia che il fuoco
dei tuoi occhi luminosi
dove brucia una fiamma verde
porti calore al nostro futuro
Anima mia..
lascia che l’alba risvegli in te il guerriero che sei sempre stato
e spezzi ogni vincolo che ti trattiene lontano da me… – 14/01/2017

Please follow and like us:

LORETTA SECCO

POESIA: Al tramonto
Quando arriverà il mio tramonto e
le mie forze cadranno sotto il peso dei dolori e delle malattie,
quando i miei piedi e le mia gambe non reggeranno a quattro passi tra le foglie d’autunno,
vi prego, vi supplico, lasciate che io me ne vada con dignità.
Laciatemi uscire di scena con lo stesso orgoglio e consapevolezza della persona che sono stata.
A tutti ho cercato di dare una parte di me stessa fino a sentirmi completamente l’anima spoglia.
Figli miei amatissimi, quando mi metterete in un ospizio,e lo farete perchè è giusto che viviate la vostra vita, ricordatevi di non lasciarmi tagliare i capelli corti, corti come ad una puttana di guerra.
Anche da vecchia voglio sentirmi donna, fino all’ultimo mio momento di lucidità.
Sono e voglio rimanere una donna con i miei capelli, anche se vecchia e malata.
La mia chioma è stata il mio unico vanto di giovinetta non proprio bellissima.
I miei capelli hanno accarezzato dolcemente il mio viso anche quando nessuno lo faceva più.
E’ così rassicurante passare le dita tra le ciocche e sentirne la leggerezza.
Spero che il buon Dio non si accanisca troppo sulla mia vecchiaia e mi lasci il più a lungo possibile libertà e capacità di discernimento sulle mie cose personali.
Delle cose materiali non mi importa , non mi sono mai interessate.
Desidererei essere sempre pulita, dite a chi mi avrà in cura che mi venga cambiato spesso il pannolone, se servisse.
Almeno questo, assieme ai miei capeli concedetemi quando la mia vita sarà solo un letto in una cameretta, un anonimo comodino con la foto di voi cari che forse nemmeno riconoscerò ed un’anta di un armadietto di ferro, vuoto come il mio sguardo di bambina sperduta.
– 14/01/2017

Please follow and like us: