Cristina Piatta

POESIA: LA STATUA DI ERMES
Il mio nome è alato
viaggio con ogni viaggiatore
vago con ogni vagabondo,
ma io son fermo.

I miei piedi sono alati
cammino con ogni viandante
guardo con ogni osservatore,
ma io son fermo.

Il mio cuore palpita
o forse no
forse un cuore non l’ho,
e io son fermo.

Il mio sangue ribolle
nelle vene di marmo,
ma io son fermo.

La mia mente è lontana
libera
vola,
ma il mio corpo,
fermo. – 12/01/2017

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leonardo saraceno

POESIA: Si aspettavano sui davanzali del cuore
impauriti da un’attesa che non mutava
indifferenti a qualunque altro rumore
come se quella magia fosse stregata credendo che non fosse ancora finita
presi dai rimorsi di un tempo passato
toccavano l’anima impaurita
per un’amore che nel loro cuore non era mai naufragato

– 12/01/2017

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Sandro Cavalieri d’Oro

POESIA: Ad un certo punto della vita,
scopri che il sogno è solo un sogno,
e rimane la realtà,
e la realtà è dura d’affrontare,
perciò capisci una cosa,
capisci che per andare avanti
devi inventarti un sogno,
un sogno reale,
e quando anche il sogno reale
diventerà solo un sogno,
dovrai inventarne un altro,
e poi un altro, e un altro ancora.
Auguri, inventore! – 12/01/2017

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daniela bottoni

POESIA: eccomi.sono nel buio,mi tappo le orecchie per non sentire le urla i pianti la gente che mi abbraccia e mi dice che ce la farò e che in fondo, ha smesso di soffrire.mi sento fredda proprio come il cadavere di mio padre.mi sento fredda come quel monitor senza battito. l’unico calore che ci rimane è un rigolo di sangue che esce dal suo naso .è la vita l’ultimo piccolo breve istante della mia vita.ora sento la discesa proprio come la goccia di sangue che dal naso gli sta scorrendo alle labbra.dio come era bello mio padre è bello anche da morto e io ho il volto del suo specchio ormai rotto.sono crepata anestetizzata svuotata non capisco neppure se sto respirando.ho implorato al mio cuore di battere cosi forte da spezzarsi e darmi alle braccia della morte ma bastardo no lo ha fatto.voglio stare con te non mi lasciare qui ti prego non farmi sopravvivere.e fu cosi che istante dopo istante la mia anima morta mi diede il tormento.addio vita addio emozioni io non sento piu nulla.un uomo si susseguiva a un altro,sesso dopo sesso provavo braccia di uomini sperando di sentire quel tiepido calore che però non sentivo.ero una bambola rotta. il mo cuore aveva svitato il mio cervello.ho perso tutto.non ho famiglia non ho dignità non ho sogni non ho emozioni ma rido.e rido cosi forte da fare paura a chi mi guarda ma non mi sente.aiuto questa è la mia debole voce che sento nello stomaco ma non arriva alla bocca.scusami papà scusami perchè dovrei essere la dimostrazione dei tuoi insegnamenti e del tuo infinito amore e invece sono solo questo;un piccolo bruco che non diventerà mai farfalla per paura di dimenticarti.ti amo tua figlia per sempre daniela. – 12/01/2017

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Patrizia Fausti

POESIA: Riempirmi il cuore
Questo è il mio intento
Riempirlo di aria pura
Verdi freschi
Giallo e arancio caldi e avvolgenti
Acqua limpida e chiara
Ma anche mossa spumosa.
Terra scura arata
pronta alla semina nuova
Chiudere gli occhi
Per ascoltare il frullio
Degli stormi passare
sopra la mia testa.
Azzurro cielo – 12/01/2017

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alessandro pitrè

POESIA: “Continuo a guardare” – il lavoro che stai preparando
ma che emozione, che affanno
Recita-incessante la -disperata consapevolezza dell’esser.ci
conoscendo bene (“nessuno mi può più ingannare”) l’arrivo
l’esito che
ormai lo so
è cancellazione Folle
Folle come l’insensato attaccarsi dei tuoi occhi, dei miei, alla materia che li trattiene.
appiccicosa e maleodorante (Brava Stefania!)
alla ricerca del Bianco Bianco sollievo
che cancella
cancellato o troppo pieno.
odori che grondano di liquami
di me affannato

finalmente morirò in fiume
un attimo
Silenzio, Bianco della Follia

solo con te, Stefania, non devo perdermi nello scagionarmi
grazie
Grazie per come Forte ti abbraccerò. Facendoti l’Amore.
con
in quel favoloso mondo dove Anch’io

Questi attimi immobili in Tunnel vertiginosi da cui sarà difficile uscire di nuovo
– 12/01/2017

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Giovanni Davide Gallo

POESIA: RICORDO D’ESTATE

Quella notte eravamo lì,
accovacciati su enormi pietre
posate sull’acqua,
sospesi fra mare e cielo,
tra passato e futuro.
Felici seppur coscienti
che quel sì labile momento
sarebbe trascorso,
giacché in cuor nostro sapevamo gi
che non l’avremmo mai obliato.
E sinora così è stato.

– 12/01/2017

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Maria Cristina Concetti

POESIA: Questa pioggia picchiettante
è davvero esasperante,
scende lenta e copiosa
da riempire ogni cosa.
La terra rende produttiva
e la campagna costruttiva.
Ora nuvole,vi dovete da spostare
e l’amato e splendido sole lasciar dimorare. – 12/01/2017

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Chiara Molino

POESIA:
Ci sono momenti nella nostra vita nei quali non siamo né deboli né perdenti,
ma siamo Umani
siamo soprattutto Umani.
Momenti in cui siamo umanamente persi nella ricerca o semplicemente in pausa.
E non dovremmo mai confondere questi momenti di Umanità con la fragilità, col sentirsi sbagliati o inutili.
È la società che ci condiziona e ci abitua a fare questo errore.
È l’Umanità ciò di cui in realtà siamo fatti e che ci definisce, ci distingue.
L’Umanità unisce, cura, regge il mondo. – 12/01/2017

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