Stefania Battaglia

POESIA: Assenze

Mi sono seduta nel tuo posto preferito.
Ci sono rimasta a lungo.
Come si resta nei luoghi in cui il tempo si ferma.
Con amore.

Ho ordinato il mio solito caffè, nero e forte.
Bicchiere in vetro.
Poi, ho scritto nello stesso modo in cui l’ho sempre fatto.

Per te.

Era tutto uguale, solita strada vuota.
Stessi silenzi.
Persino l’espressione dei passanti non era cambiata.

Mancavi solo tu.

Vanessa Ora – 12/03/2017

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anna romanelli

POESIA: cogli l’attimo’tutti i discorsi sulla guerra,i vecchi sono andati via,volendoci lasciare saggezza.senza l’amore non siamo nessuno,non lasciare queste mano adesso,non so se ci sara’un domani – 12/03/2017

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anna romanelli

POESIA: pace in te stesso” il dolore ti prende ti scoraggia ti rattrista,ma la fede ti aiuta a sorridere ancora.la speranza,ti fa sentire un delfino leggero in acque dolci e limpide
– 12/03/2017

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Sergio Gentile

POESIA: MI MANCHI..

Mi manchi……….

Mi manca
il tuo sguardo dolce
normale e profondo
di sempre
mentre facciamo
le solite cose
quotidiane..

Mi manca
mentre ti faccio l’amore
spregiudicato e folle
il tuo essere libera
libera di donarti
con amore passione
dedizione
e sottomissione totale
a me
al tuo guerriero dolce..

Mi manca
la mia sottomissione
a te
mia dolce guerriera
a te a te a te
mentre mi fai l’amore
spregiudicata e folle
per me per me per me
per noi..

Tu sei dentro
la mia mente
il mio cuore
la mia anima
totalmente
ma..
..mi manca
sentire che tu
che il tuo di cammino
dentro l’anima mia
che tu
con i tuoi occhi
tu
entri nei miei
e mi attraversi tutto,
e sentire che tu
vuoi questo
sempre sempre,
questo mi manca..

Mi manca
il tuo sguardo dolce
profondo provocante
sensuale spregiudicato
folle
folle d’amore vero
e passione sfrenata
nei nostri momenti
di intensa intimit
amorosa passionale
forte forte forte forte….

Mi manca
una tua carezza..

Mi manca
una tua dolce parola..

Mi mancano
i nostri piedi nudi
che si accarezzano..

Mi manca
vederti camminare
per casa mezza nuda
col mio camicione..

Mi manca
vederti un po allegra
dopo un bicchiere
di buon vino..

Mi manca
il nostro ballare..

Mi manca
il nostro vivere..

Ti amo ti amo ti amo ..

Mi manca tutto questo
è di più….
….non perché io non l’abbia
ma semplicemente perché….
….non mi basti…mai !!!!!

Sergio Gentile
02.02.2017.

– 09/03/2017

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Silvia Lacagnina

POESIA: Il mare cosparso da mille colori
Colei che ritorna col verde gioiello
Qui giace sovente colui col mantello
Corri pupilla con l’animo fiero
onore e gloria al grande guerriero
Risvegliati or nella foresta incantata
Scintilla d’amore si veste innamorata
Il cielo di gemme riluce di stelle
poeta incantato di nuove novelle
Or giungi di giada vestita
Risorgi e poi muori in questa vil vita – 09/03/2017

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Gianfranco Domizi

POESIA: IL 29 B di NESSUN “A” *

* Mi ha fatto sempre sorridere che a Bologna esista il 29 B, ma non esistano, almeno attualmente, il 29 o il 29 A. Dal ripetuto cazzeggio sull’argomento con mio figlio, è nata questa poesia

Il 29 B di nessun “A”
traversa piano il centro di Bologna,
qualcuno aspetta il bus e intanto sogna,
qualcuno forse a lungo aspetterà.

Io guido questo mezzo ch’è deserto,
succede sempre all’ora della cena,
qualcosa che somiglia ad una pena
mi chiede di guardare il mare aperto.

Sterzando dolcemente per i viali
è il 29 stesso che mi porta:
via Murri ed a sinistra via degli Orti,
chissà cosa succede per l’Emilia.

Non m’appartiene più la mia famiglia
racchiusa nel suo attico del centro,
ma vivo senza emettere un lamento,
mi sono liberato dei normali.

E guido in piena luce verso Ozzano,
la libertà diventa come un vizio,
non sono stato mai “Fuori Servizio”,
ad Imola mi fermo a far metano.

“Quest’auto dove va?, non l’ho mai visto”, “Si ferma al sexy shop, poi corre al mare”.
Ma che bizzarro autista … si può fare,
è forse come noi un povero cristo.

S’appresta un prete nero con la Bibbia,
un vecchio raggrinzito col bastone,
un cinquantenne fa il simpaticone,
la tipa con le borchie e con la fibbia,

tre giovani che fanno i militari,
un gruppo di ragazze e di ragazzi:
“Andiamocene a Rimini e sticazzi”,
ricordano mio figlio, come tutti.

Poi zingare e due Slavi farabutti,
l’Italia è terra adatta agli sconfitti,
magari sono solo un poco dritti,
e fanno i muratori e i manovali.

L’accavallar di cosce adolescenti
distrae la mia attenzione dalla strada,
c’è una che ricorda l’Incontrada,
in fondo sto guardando lo specchietto.

Ma abbrevio questa forma di diletto,
mi sento tutto il peso dell’età,
è giusto che mi tratti da papà,
son solamente loro gli anni venti.

Si supera Faenza in un baleno,
qualcuno tira fuori anche del vino:
“Amico guidatore, vuoi un panino?”,
qualcuno se la ride e fa lo scemo.

Adesso la lettura della mano,
che gruppo di coglioni e di spostati!,
però si sente il vento dell’Estate,
va ancora il 29 più lontano.

S’arriva sulla spiaggia a mezzanotte,
qualcuno sulla riva si rincorre,
c’è chi si apparta presto a far l’amore,
si stirano gli Slavi l’ossa rotte.

Il sonno troverà tutti leggeri,
è il mare e una ventata di follia,
domani arriverà la Polizia,
o come per Pinocchio i Brigadieri.

Però staremo meglio, se c’è un Dio:
“E’ solo colpa mia”, con un sorriso.
Un giovane mi guarda serio e fisso,
mi dice: “Non sei solo, vengo anch’io”.

Domani è un altro giorno e non ritorno,
ho forse ritrovato anche mio figlio,
lo guardo e già con poco gli somiglio,
è giovane, essenziale, disadorno.

E’ questa una ballata un po’ così,
o forse è una cazzata, tutto qua.
Però qualcuno si ricorder
del 29 A di nessun B.

– 08/03/2017

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Anna Esposito

POESIA:
(Anima fragile)

Cuor cristallo non romperti in frantumi,
alle onde della tempesta non agitarti.

Resta ancorato al petto come
la quercia alle radici, come il sole al cielo, come il bimbo alla mamma.

Non sradicar il tuo amor per la pace,
non sbiadir come luce al mattin.

Non infrangerti con un soffio come
una delicata bolla di sapone:
ma rafforza l’ anima tua, come fuoco al crogiuol.

I tuoi petali, o fiore non perdere dallo stelo, resta immutabile alle intemperie del vento.

Anima fragile, cuor di cristallo: non ti smarrir all’ armeggiar del tempo!

(Anna Esposito). – 08/03/2017

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salvatore Olandese

POESIA: A giuvinezza mmia

Notte c’à scinne
notte c’à viene
scinne chianu chianu
viene doce doce

Juorno c’à m’e lasse
juorno ca passa
passa chianu chianu
lassame doce doce

Stu silzie ca sente
nun è fatte p’mme
voci c’alluccate e
uocchie c’à me guardate
ricitancella c’adda aspetta!!

O’ saccie nun è o’vere
nisciune sape a verit
Ma o mare ca saglie e scende
a’copp a spiaggia
isse nun se dimanda
si rimane o’ ffa!

A nustalgia e te è forte assaie
e a notte cu o juorno
nun arreane,

L’una vene
l’ate va
accussi scinne e vene
a giuvinezza mmia
scenne chianu chianu
vene doce doce

L’una vene
l’ate va
accussi passa e m’lassa
a giuvinezza mmia
passa chianu chianu
m’lasse doce doce
– 08/03/2017

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Lucia Busatto

POESIA: LA MIMOSA DI MARZO

La dea che Primavera
Aureola della Donna

Migra universalit
Indistinta complessit
Mira irrompente
Ordinaria gestualit
Sensi dell’estrosa
Ammirazione psichedelica

Distinte nell’irrequieto
Istinto s’accasciano

M’arroventando apnee
Assiduità d’intenso
Rimpiazzo dell’animo
Zirconi oceanici
Oscillano d’arcobaleni

By ALIS BUCTO

– 08/03/2017

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