Gianfranco Bagozzi

POESIA: In punta allo sguardo.

E’ così vicino questo doppio tempo

tuo e mio, due strade di plasma

scosse da scosse, che s’attraggono

lampeggiano dentro.

Un prato sul quale il tempo

distende i suoi frutti migliori.

E l’albero della vita, per noi

per questi destini incrociati.

C’è un poco di solitudine, a volte

pensandoti, un velo che in chiesa

nulla nasconde, un pentimento

scivolato tra le socchiuse ante della mente.

In punta allo sguardo ora sfibra l’orizzonte. – 25/02/2017

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angela Demma

POESIA: IL BARBONE GIOCOLIERE
Ti guardo ,
spuntano come lumini i tuoi occhi e
il tuo naso arrossato
fra una sciarpa trovata in un cassonetto.

Per riempire una strada vuota di indifferenza la colori con i tuoi birilli.

Su panchine gelate ti inventi la vita
e con il sorriso del cuore
cerchi fra i manichini ben vestiti
un pezzo di cuore che fa rumore
ma è solo il rumore del silenzio
che ronza nelle tue orecchie.

Apparecchi la tua tavola su un marciapiede
con le mani imbrattate di odori confusi
dividendo con il tuo cane quel tozzo di pane.

Oh barbone giocoliere vorrei starti accanto come il tuo cane
per sentire nel mio gelo di manichino ben vestito
quell’alito caldo sul cuore
asciugandoci le nostre lacrime.

Mi osservo,
ho più freddo di te,
posso stare con te?
Angela Demma
– 23/02/2017

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anna romanelli

POESIA: cogli l’attimo. tutti i discorsi sulla guerra, i vecchi se ne sono andati volendoci lasciare saggezza.senza l’amore non siamo nessuno.non lasciare queste mano adesso,perche’ non so se c’e’ un domani – 12/02/2017

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Francesco Pillon

POESIA: Sete d’infinito

Non è l’ombra
dell’oblio
che spegne l’angoscia
del vivere insonne…

E’ l’acqua limpida
dei sogni
che mormora allegra
sui ciottoli dei ricordi!

E la sete d’Infinito
s’acquieta
in una carezza di luna
che piove tra le fronde.

Francesco Pillon
– 05/02/2017

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Franco Pastore

POESIA: ATTENDENDO PRIMAVERA
Μέλλησις του ἔαρος,

Un’angoscia, trasparente come il timore,
mi strappa via come un filo d’erba
Nella pioggia d’inverno.

Rimpiango l’incoscienza
della forza antica, senza lo sgomento
che s’accumula nella barca delle mani.
Come se avessi perso tutto,
mi sorprendo a fissare il nulla.

Le nostre radici son salvate qui,
in questa debole carne,
nella penombra del tempo,
che nulla concede dell’eternità.

Sotto un cielo che nasconde il sole,
non odo parole senza colore,
ma la voce del mare
che respira non lontano,
oltre le case della mia contrada.

– 05/02/2017

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Stefano Flacco

POESIA: L’UPUPA CANTA!
———————-
La rugiada della valle
incontra il primo
raggio di sole
e il silente mormorio
di colle e bosco
al suo concerto
le ali dispiegano
e la terra grida
di gioia e risvegliata
dal dolce sonno
vola riportando
la visione di ciò
che il cuore percepisce
Ere di antiche/
sottili/ pesanti
tristezze di febbrili
brividi di avveduti
alberi danzanti al vento
di lampi illuminanti visi.
Non lontano il giorno;
L’upupa canta il suo:
uuu-u/uuu-uu/uu-uu-uu
ritmato e sempre uguale
si alza il sole ed ancor
piacevole è il mio sonno! – 04/02/2017

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Stefano Flacco

POESIA: TO ONOR P.P.PASOLINI!
——–( COVER )———–
——————————–
“Caro Dio
liberaci dal pensiero
del domani
Caro Dio
l’idea del potere
non ci sarebbe
se non ci fosse
l’idea del domani
Non solo
ma senza il domani
la coscienza non
avrebbe giustificazioni
Caro Dio
facci vivere
come gli uccelli nel cielo
e come i gigli dei campi!” – 04/02/2017

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ANNA ZITO

POESIA: NOI:Noi,moltitudine di esseri,noi trasfigurazione etnica,noi aggrovigliati dall’esistere chi siamo?Frammenti di mosaici ancorati a un filo di speranza.Pelle bianca,pelle scura,pelle gialla,siamo tutti figli dello stesso Padre. Ecco cosa siamo.La coscienza denuncia la verità delle cose,dei beni effimeri e riconosce che la vita é un evento immenso,stupendo,prodigioso. – 04/02/2017

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ANNA ZITO

POESIA: RIFLESSO NELLA NOTTE =La mente gravida di sensazioni dissolve una nebbia di immagini. Qualcosa scricchiola :non sono le imposte mosse dal vento,ogni cosa rimane incerta nel buio dell’ora.Niente da aggiungere al giorno che tace fino all’alba.Nella dolcezza del momento si infrangono i miti.Nudi e soli ci si ritrova a scoprire noi stessi nella realizzazione di un’istante. – 04/02/2017

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paolo trimboli

POESIA: vorrei essere un uccello e tutte le mattine affacciato sul davanzale della finestra susssurrarti quanto ti amo. amarsi e poesia piangere emozioni sorridere e allegria.dopo tanti hanni visssuto assieme un intera vita ecco qui che si torna fanciulli e scambiarsi qualche bacio ho passeggiare diventa tutto un momento e far l amor e tutto una poesia guardar due innammorati prendersi cura di loro e un momento di favola – 04/02/2017

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