elisabetta santarelli

POESIA: A Massimo

Tu sei il mio cielo
Quando posso soffermarmi a guardare il tuo viso
E i tuoi occhi mi sorridono
Quando per la tua vicinanza il mio cuore si spalanca
Tu sei il mio cielo

Tu sei il mio maestro
Quando mi parli del tuo amore per Dio
Quando mi comunichi la ricchezza del tuo animo
Quando mi sveli la tua bontÃ
Tu sei il mio maestro

Tu sei il mio amante
Quando passeggio con te nella notte
fra le stelle e la luna
Quando le tue mani mi accarezzano e le tue labbra sono sulle mie
Tu sei il mio amante

Tu sei il mio uomo
Quando mi stringi al tuo petto
Quando mi sollevi da terra
Quando mi lasci accarezzare i tuoi capelli con qualche filo d’argento
Tu sei il mio uomo

Tu sei il mio bambino
Quando ti avvicini al mio seno
Quando mi mostri la tua tenerezza
Quando mi racconti di te
Tu sei il mio bambino

Tu sei il mio amico
Quando camminiamo mano nella mano
Quando la mia spalla si appoggia alla tua
Quando sento che mi vuoi bene
Tu sei il mio amico

Tu sei il mio dolore
Quando trapela la tua sofferenza
E già ne partecipo
Sentendo le tue fatiche come mie
Tu sei il mio dolore

Tu sei il mio tenero amore
Quando il calore del tuo abbraccio mi circonda
Quando mi sei così vicino
Quando sento il tuo amore per me
Tu sei il mio tenero amore
– 28/03/2017

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Giuseppa De Luca

POESIA: Mi persi in quello sguardo
verde come smeraldo
immenso come il cielo,
subito rapita volai come un gabbiano
perdendomi all’orizzonte davanti all’infinito
mentre un’onda di luce mi attraversa l’anima
Cosi conobbi l’amore
ad occhi chiusi trattenni l’istante
momento senza tempo
fermai il respiro cercando le sue mani
sperando in un abbraccio per tutta la vita – 28/03/2017

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Loredana Consoli

POESIA: Abbandoni

Ragni tessono fili di seta

su proiezioni verdi e ruggine di tempo.

Un vecchio lucchetto esanime

chiede di essere salvato

dal dolore.

Una vecchia vespa giace abbandonata

dopo estati calde e spensierate.

Fili di ferro ossidati dal tempo

si lasciano abbracciare da nature nuove,

altre sono morte.

Rovi spinosi invadono

spazi passati.

Una donna ritorna alla solitudine.

Le porte sono chiuse

da lucchetti che non lasciano speranze

che difendono un dolore

nauseante. – 28/03/2017

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Giulio Stibelli

POESIA: Mare di notte

Ecco stelle spuntar per l’aria tersa
portata dal gelido vento e luce
d’infiniti lontani mondi giunge
al mio pensier inquïeto e domande
senza risposta creano un vuoto
nel nugolo dei pensieri d’anima
mia: Soli e senza scopo viviamo.

Parte infinitesima di natura
questo siamo e l’immensità pesa,
come l’onde su scogli a frantumare
nei secoli, a render tutto sabbia
ciò che prima era roccia di forma
immutabile. È nostra zavorra
del vivere e più nessuna parola
mi sovvien, come ghiacciata dal vento
che frusta l’indomito freddo mare
in rivolta, e un’onda si rompe:
solitudine, gocce sulla pelle.

E dal rumore del mare in concerto
e dagli astri, un grido del silenzio.
– 28/03/2017

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Maria Miglionico

POESIA: L’anima Noi due anime che si incontrano; noi due anime gentili; noi due anime che si completano; noi due anime che si perdono separate; si noi siamo il vero amore densa se è senza ma. – 28/03/2017

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Mariassunta Manta

POESIA: Realtà perduta
Indigestione di frenetiche stupidaggini,
la fuga da ciò è il sogno
silenzioso
nascosto
personale
unico
fantastico.
Un’isola su cui salpare,
vuota
solitaria
maestosamente magnifica.
Lì, oltre il nulla
c’è l’immenso
desiderato
trasognato
disegnato
aspirato.
Necessità orignale,
smembrata ormai da effimere realtà personali, tutte inequivocabilmente
insensate
univoche
equivoche
affamate.
Necessario è ritrovare l”inizio e ricostruire un immenso
realistico
naturale vivere
come prima pelle.
– 28/03/2017

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Elisabetta Pizzetti

POESIA: Sono qui, con le amiche del canto,
a ricordare te.
La nostalgia è un cane cattivo:
ringhia forte e lascia ferite.
Nel sogno ti ritrovo, lontana,
persa fra verdi e folte fronde.
L’albero ti innalza e culla,
il suo abbraccio t’accoglie,
con tenerezza la testa poggi
nel fitto dei rami
le braccia ad incrociar
la protettiva stretta.
La tua nudità trasparente
si fonde in luci di clorofilla.
Verde l’albero della vita
mosso da un requiem antico.
Respirando pace scivolo,
dal sogno al ricordo,
attimi di vita materici,
oltre la barriera del tempo.
S’incrina la tua maschera d’alterigia
al mio riso amico,
mai soddisfatta la tua ansia di capirmi.
Percepisco il tuo sguardo chiaro
ad accarezzare il mio profilo
“girati” dicesti
“mostra il tuo lato bello”
e questo cercavi con ostinazione
frugando fra giustificazioni e dolori,
nel corpo e nella mente d’altri.
Dicevi d’ammirare il mio coraggio
ed io che non ne avevo
il tuo agognavo,
in un mutuo soccorso di pensieri.
Sono qui,
con le amiche del canto,
in un limbo deserto da castighi,
a ricordare te.
– 28/03/2017

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CAMILLO NICOLETTI

POESIA: MARE

Desiderio di cuori
E sfondo di sguardi lascivi
Colore di cielo, di occhi, di quadri.
Nascondi segreti e tuffi di anime.
Mi accogli, mi abbracci, mi travolgi domande, vortici impetuosi di acque morbide.
Sei scoglio innocente dei miei desideri
Dove s’infrange l’amor mio liquido.
Ora ti sento nel vuoto immenso e
In silenzio ti ascolto.
Fin dove mi spingerai?
Riesco solo ad intravedere
La tua chiara spuma
Che scompare nella sabbia
Ed io, io
Sono la tua barchetta di carta
Non riuscirai ad affondarmi. – 28/03/2017

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monica tascedda

POESIA: Il mare illumina la tua strada percorrila sempre nella direzione giusta. Ricorda il tuo sorriso ti trascinerà” verso nuovi orizzonti che ti vedrai la tua felicita’ con un bacio di chi ti vuole bene.. – 28/03/2017

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antonio iannello

POESIA: Lacrime di-rotta
È deciso ormai, Affronterò questo viaggio
È meglio partire, mi son fatto coraggio
Ho deciso di affidare a questa traversata la mia sorte
Anche se ho paura, potrebbe attendermi la morte
Ma la mia esistenza qui’ non ha più senso, sarebbe anche peggio
Continuano a piovere bombe e la mia vita vale meno di un litro di greggio
Non ho più casa, né una città, né più risparmi
Gli ultimi averi li ho dati al boia per accompagnarmi.
Merce, è questo quello che siamo
Traghettati su di uno scafo, una mattanza
Non sappiamo nè dove, nè se arriviamo
Dentro questa chiglia tanta tristezza e poca speranza.
Ho abbandonato tutto e salutato i miei cari
Affidando il mio destino alla furia dei mari
Ho comprato il mio biglietto, mi hanno promesso un avvenire
Sola andata, ammesso che ci possa riuscire.
Il mare si fa via via più grosso e la paura mi assale
Non avrei mai pensato di esser trattato peggio di un animale
Rimango aggrappato a questo gommone con le unghie e con i denti
Consapevole d’essere solo un mezzo per arricchire i potenti.
Passano lente e terribili nel viaggio le ore
Ma la terra è vicina, ne sento l’odore
Un’onda d’improvviso mi avvinghia e mi tira giù in mare
Qualcuno grida “ti verranno a salvareâ€
Come me in acqua ne finiscono molti
Di Paura e terrore se ne dipingono i volti
“Non so nuotare†urlano in Tanti
Non passano mai quei terribili istanti
Si avvicina una barca e un marinaio mi tende la mano
Il mio corpo è già salvo ma il mio cuore è lontano.
– 28/03/2017

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