Luigi Danesi

POESIA: …E quando la mia vita
sarà cancellata via
dal capriccio della morte
come un segno sulla sabbia
dalla casualità del vento
cosa resterà di me?

Nulla …. forse….

O sole un breve singulto
d’un mal trattenuto desiderio di pianto.

Mappoi?

E cosa sarà del fruscio delle comete
e della perfetta simmetria dei mondi
e del loro fuggir dal centro?

E dei sovrumani silenzi
e dell’inesistente vuoto
che separa galassie?

E dello spazio che via via si forma
con la fuga degli astri?

Dimmi come, dimmi dove….

Anche la vita è come l’universo:
esiste finchè si espande
e non si spegne risucchiata nel nulla.

Come in questo concavo cielo
l’accendersi ed il precipitar nel buio
delle stelle cadenti.

Ma del forte sentire
e dell’amore che apre agli altri;
del clamare dell’anima da sconfinati abbandoni
nulla dovrà restare?

Ardere per l’eterno
ardere
nel centro che ci attrae

O come queste stelle cadenti
che si consumano
in una fiammata di energia
che rester
in cielo
per sempre.

– 02/03/2017

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Chiara Nigi

POESIA: L’inutilità dell’ordine

Ho lasciato tutto come era,
nella tua stanza.
Anche quel libro che ho preso senza chiedere
è tornato al suo posto.
La polvere si posa sugli spazi che anche prima erano vuoti;
non farà lo stesso con quello sulla parte sinistra del letto.
La pace è intatta.
È tutto vivo.
E inutile.
Quanto può servire mettere in ordine?
Per quanto giri il materasso,
o lavi le lenzuola,
rimane la tua impronta,
rimane il tuo odore. – 02/03/2017

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Eleonora Ester Ranieri

POESIA: Il dolore non è poi così male come si crede.

Il dolore può farti scegliere.
Il dolore può farti vivere.
Il dolore può farti nascere

Il dolore può aiutare.
Il dolore può farti amare.
Il dolore può farti perdonare.
Il dolore può farti creare.

Creare un mondo intorno a te.
Un mondo speciale, un mondo migliore.
Un modo fatto di sorrisi,
un mondo fatto di sacrifici.
Perché, figlio mio, è da tutto questo che ti ho dato la vita.
Su castelli di dolori, sacrifici, sorrisi, fatiche e immenso amore che ho deciso di mettere nell’angolo di casa mia, il mio essere personale, per poter riempire il resto di te.
È per te, figlio mio, che ho sacrificato me;
sacrificio che rifarei miliardi di volte.
È per te, figlio mio, che ho sacrificato il mio tempo per te;
il sacrificio più bello della mia vita.
È per te, figlio mio, che ho colmato ogni tristezza grazie a te;
tristezza che svanisce con ogni tuo sorriso.
È per te, figlio mio, che costruirei mura intorno a te;
per non farti conoscere le paure, insicurezze, prove e dolori;
ma nel mio piccolo ti aiuterò a capire che senza dolore non arriva l’amore;
l’amore che tu hai donato a me.

È per te, figlio mio, che ringrazio Dio;
Lo ringrazio per il meraviglioso dono di essere madre. – 02/03/2017

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Rossana Coretti

POESIA: LA DEPRESSIONE

Tornò in un giorno senza sole
Sebbene pensassi di averla sconfitta
Strisciava contro il muro la sua mole
Dai suoi occhi neri ripetutamente trafitta

Le ho dato le spalle tutto il tempo
Perché quegl’occhi mi bruciavano l’anima
“Se la ignoro, sparirà” – ripetevo da un po’
Ma la sola presenza mi corrodeva la stima

Poi un improvviso sogghigno
Mi condusse verso lo specchio
Dove come un negativo di foto maligno
Mi sorrideva beffarda con labbra da vecchio

“È inutile” – sussurrava appena
“Non riuscirai” – incalzava nel giochetto
Mi fissava come se le facessi pena
Mi derideva come aveva sempre fatto

Il battito accelerò, cominciai a sudare,
“Sei inutile, inutile!” urlava stavolta
Le mura sono alte, non potei scappare
E mi sentivo da un peso sepolta.

Spalanco gli occhi, di lei nessuna traccia
La voce è zittita, quegli occhi scomparsi
Il sole è spuntato, nessuna nube lo minaccia
Lei non c’è più, debellata, basta affliggersi

Non solo il mio sonno aveva reso guasto
Davvero fu un incubo a rendermi così mesta?
Eppure lo sento, qualcosa è rimasto
Sussurra suadente: “Son nella tua testa…”
– 02/03/2017

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Mario Russo

POESIA: AQUILONE
L’aquilone di carta velina,variopinto di colori sgargianei, si è rotto.
Tra le mani di questo bimbo piangente è rimasto solo il filo.
Quando lo vedevo correre festoso al tenue vento primaverile , tra il cielo terso e il lancio tra corse impazienti ,di bimbi gioioni.
Ora è adagiato come un morente, come un cadavere in decomposizione, su questo prato che gli fa da giaciglio.
Addio gioco infantile ,allegria anche delle mie giornate spensierate, dove correvo con esso in questa corsa della vita ,
solitario tra questo cielo infinvito. – 02/03/2017

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Lia Ionescu

POESIA: Sarah
Figlia, che tanto amo
Che mi perdi e mi ritrovi
Che sempre mi vedrai
Nel tuo stesso sguardo
Segui, una volta soltanto,
Il mio volo lontano
Dal muro dell’indifferenza
Sui sentieri dell’irrealt
Che pure é così vera
Tendimi la mano
La mia é già protesa e aperta
Entra nel mio cuore
Che é tuo dal primo giorni
Che seppi di te.
Andremo tra i folletti
Che ti cullavano da bimba,
Dulle guglie delle cattedrali
Vedremo nidificare le cicogne.
Ci scalderemo con l’oro
Delle spighe di grano.
Figlia, un giorno, quando
Il vento soffierà forte
Nei tui pensieri e desidererai
Spazi aperti e il calore
Della tua gioventù e io
Sarò troppo lontana,
Allora, amore mio
Capirai. – 02/03/2017

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Lia Ionescu

POESIA: Sarah
Figlia, che tanto amo
Che mi perdi e mi ritrovi
Che sempre mi vedrai
Nel tuo stesso sguardo
Segui, una volta soltanto,
Il mio volo lontano
Dal muro dell’indifferenza
Sui sentieri dell’irrealt
Che pure é così vera
Tendimi la mano
La mia é già protesa e aperta
Entra nel mio cuore
Che é tuo dal primo giorni
Che seppi di te.
Andremo tra i folletti
Che ti cullavano da bimba,
Dulle guglie delle cattedrali
Vedremo nidificare le cicogne.
Ci scalderemo con l’oro
Delle spighe di grano.
Figlia, un giorno, quando
Il vento soffierà forte
Nei tui pensieri e desidererai
Spazi aperti e il calore
Della tua gioventù e io
Sarò troppo lontana,
Allora, amore mio
Capirai. – 02/03/2017

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Donatella De Angelis

POESIA: Nulla chiede
l’amore puro
È vero ed esiste
porta il tuo nome: Campotosto
Toglie respiro
e ragione
questo tuo sguardo freddo
di nuvole e di vento.
Ma dimmi cosa hai pensato
in quei cinque secondi
veloci come la vita?
Anche solo per un attimo torna
e raccontami
di quanto sia facile morire.
DONA – 02/03/2017

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Orazio Milazzo

POESIA: LA VITA E’ SOLO UN LUNGO GIORNO
La vita è solo un giorno.
Inizia con l’alba e termina con il tramonto.
E’ una goccia di rugiada che scivola a fatica da un albero.
E’ un volo di gabbiano in cerca di nutrimento.
E’ un figlio che ride giocoso.
E’ il lieve aprirsi di un velo di fanciulla.
E’ una rosa che sboccia, cresce col suo gambo di spine, emana la propria essenza fino alla morte.
Come potrò vedere le regioni del mondo in così poco tempo.
Si nasce involontariamente per manifestare la gloria dentro di noi,
ma dobbiamo fare in fretta
perchè il tramonto giungerà presto.
Permettiamo alla luce dentro di noi di riflettere
per illuminare l’umile e il povero.
Non importa se intorno la generosa luce non viene
recepita,
dona la tua presenza e rendila utile al mondo,
in silenzio.
Il continuo fluire di immagini nella mente
esalta la povertà o la ricchezza del nostro essere.
Se non trattenuto manifesta con luce propria
come acqua pura del nostro torrente.
Orazio Milazzo

– 02/03/2017

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