POESIA: Never break down, non arrendersi mai mi ripeto sempre. Perché la vita è piena di falsità e doppio giochismo, nessuno regala niente. Se non si crede in se stessi e in quello che si può ottenere con le proprie mani e proprio talento non si arriverà da nessuna parte. Anche se ci saranno molti ostacoli da affrontare, cercheremo di combatterli in tutti i modi per raggiungere il nostro scopo. Bisogna quindi tirare fuori le unghie e dimostrare che solo con la propria testa e il proprio cuore si può ottiene ciò che si desidera. – 19/03/2017
Mese: marzo 2017
Rossella Paoli
POESIA: Mamma, sento il tuo profumo, la tua gioia, il tuo amore, sento che mi sfiori la mano , attraverso il tuo tocco , il tuo d’amore, quell’ amore che non si spegne ,e che noi figlie ne siamo degne, figlie del dolore che tu hai lasviatobe che il tempo via ancora non ha mai portato. Ti sento vicina, nel mio cuore sei come una grande e meravigliosa lucina, la lucina del cielo che avvolge il mio animo come un grande velo, un velo che mi protegge e da tutto mi sorregge – 19/03/2017
Marianna Carfora
POESIA: X te #amoremio…#papÃ
ciao…. eccomi ancora qui…
sai questa settimana è dura…. come ormai lo e da anni…
non riesco a frenare la mia voglia di scrivere…. di emozionarmi…
e tu sai che per me e difficile tener tutto dentro…
che sia rabbia..amore..passione….emozione…
una qualsiasi cosa mi porta a piangere…
e in questi giorni… amore mio… ho pianto tantissimo…
vedo il mondo andare sempre piu alla deriva…
catastrofi…. violenze…. bruteltà ….
come mi manca il mondo dove ….Tu…tu mi hai accompagnata per 19 anni…
quel mondo… dove per mano.. andavamo allo stadio…. dove c’era gioia per un goal…
e rabbia per un fallo…ma no come ora..che per una sconfitta si torna a casa con un braccio rotto…a massimo trovavi l’auto dstrutta…….
mi manca il mare..dove mi ha vista crescere come un piccolo e fragile delfino… che voleva essere libero…
mi mancano quelle sere… che insieme davanti alla Tv…. ci perdevamo nei nostri..piccoli battibecchi… per quanto riguardava la tua passione…erano tante le cose sulle quali non si andava daccordo… ma non ci toglievano quegli attimi felici… dove abbracciarti..chiamarti..papino… ti facevano sorridere… chiamandomi…”ruffiana”….
sai a volte prendo la tua foto… per ricordarmi di te…. strano perche sei sempre nei miei pensieri… il primo buongiorno e dedicato a te..e l’ultimo saluto e semrpe rivolto a te…. ma spesso piango per questa necessita di vederti in foto….la quale ho sul cellulare…paura che io possa dimendicarmi di te… anche se so che mai nulla potrà eliminare quel viso… dolce.. mai severo nei miei confronti…
tra noi mai un litigio…. solo un piccolo ..dissapunto…. avuto forse troppo tardi…. perche pochi min dopo sei andato via…. rimbombano in me le tue ultime parole…. “domani ne riparliamo”…e quel domani..Amore mio… non e mai giunto….
questa e la settimana della tua festa…. questa e la settimana dove le lacrime non smettono di cadere… dove tu e il mio papà secondo( mio suocero)… non ci siete…
mi manca quella parola… a te detta per una vita..troppo corta forse ma intensa…. a lui detta forse poche volte… ma dimostrata con abbracci e affetto…
ora ti saluto Dolce Amore Eterno della mia Vita…
ti saluto qui.. su questo sito… su queste pagine del mio cuore….ma non ti saluterò mai dal mio cuore… perche in esso viva la voglia e l’attesa di quel giorno che ci rivedrà di nuovo ..mano nella mano…. passeggiare sulle nostre dorate spiaggie…. incantate e ricche dei nostri ricordi…
tua figlia . – 19/03/2017
Stefano Capponi
POESIA: MONITO
Eliminare ciò che mi fa male
Pretendere ciò che mi fa bene
Sconfiggere il dolore
Aprirsi al cambiamento
Coltivare nuove prassi
Allontanarsi da quelle negative
Cercare nuove soluzioni
Abbandonare vecchi crucci
Pensare meno
Pensare meglio
Focalizzare gli obiettivi
Studiarne meglio i percorsi
Lottare nel raggiungerli
Perseverare, ma non troppo
– 19/03/2017
vittorio rubino
POESIA: BUGIARDO PIANETA
Certe notti, quando l’insonnia
Mi scaccia dal letto,
Trovo ristoro sul mio balcone.
Ad est, sopra la nera collina
M’inganna un pianeta
Vistoso più d’altra stella.
Si alza, un arco pian piano disegna,
Si perde di là l’altipiano.
Ora che più non domini il cielo
Apprezzo il brillio delle stelle
Generose sorgenti di luce
Che irradiano anche te
Predone e bugiardo pianeta.
Di luce vostra splendete figli miei
Non scaldano i cuori i raggi rubati. – 19/03/2017
Barbara Falconi
POESIA: URLO
E’ un’ora ignobile, lo so,
Un’ora di quelle da dimenticare, canti e fanfare,
In cui emozioni e realtà si diffondono.
Ora sbagliata.
Verità negata.
Fantasticherie a profusione.
Errori.
Canzone.
Ora in cui le parole si vomitano.
In cui le lettere rotolano.
Ora sbagliata dicevo.
Dimenticata, anche.
Tempo degli urli e degli anatemi; tempi sinceri.
Tempi leggeri.
Sacchi enormi di problemi.
Ditemi, vi prego, di ieri.
Che erano veri.
Andavano orgogliosi, loro
dei loro pensieri.
Diversi.
Fieri.
E come un grido che vuole essere sociale,
solidale,
affine, che so,
confine.
Un urlo che deve essere tutti,
che vuole essere nessuno
e sarà soltanto e sempre; solo.
Come qualcosa di notificato,
Il passato,
la precisione dello “stato”
amato,
vissuto,
sbagliato.
Ma lo cambierò!
Oh se lo cambierò!
Sarà sempre prefisso o suffisso latino,
sarà sempre e solo mattino. – 19/03/2017
Luca Spagnoletti
POESIA: Scivolare Facile
Quelle cose che non abbiamo mai fatto
sono nelle poesie nelle canzoni
nell’ascensore che va su e giù
sempre troppo lontana dal confine
nelle scale da riverniciare
nella videocamera che becca i pesci piccoli
credici
sta succedendo qualcosa
ma il premio è non finire appesi
il gioco dell’impiccato
ma tu hai sempre preferito
il gioco del silenzio
dietro la lavagna
ora ci sono i resti di una centrale nucleare
la secchiona del primo banco
è finita a vendere crack in strade mica male
il primo della classe si aggroviglia in una camicia
il teppista della classe accanto
ha trovato una bara d’occasione di faggio
tenuta con l’elastico
la sua ragazza di allora insegna a camminare
ai bambini ciechi
fa quel che può e lo fa sulle punte
lo avresti mai creduto?
i bidelli fatti di lsd
sono ancora lì
solo che adesso pregano
Mia Khalifa di venirli a salvare
i giovani supplenti si sono squarciati il collo
l’ultimo giorno prima della pensione
tutti ci dicono a memoria
come dovrebbe scivolare facile
Molly ha solo ventidue anni
il suo ragazzo le scrive lettere dal carcere
molto lunghe e concupiscenti
tra un intervallo e l’altro
in cui ha stretto tra i denti
l’asciugamano che gli passa il secondino
e un pò del suo orgoglio
quello che rimaneva
brutta storia quando a una guardia
piace il tuo nasino alla francese
per le t shirt
sporche di sangue
non c’è più mamma a lavartele
e quel negozietto a gettoni non è niente
solo una copertura per feti screditati
stanchi riti
che nessuno può insegnarti
nel momento in cui
hai cominciato a guardarti le spalle
sei diventato lento troppo lento
tutti la davano a cinquanta invece la noia
è la fuori in ghingheri che ti fa ciao in hawayano
dice che tocca proprio a te
maionese spalmata di muffa
una tendenza cremosa al suicidio
non lo credevi eh,
ma i pesci hanno abboccato ancora
ingenui perdenti sono più furbi
di quanto pensassi
perchè hanno imparato
tutta la lezione a memoria
il giorno in cui tu ti sei dato malato
la pelle del cielo
non si vende più alle bancarelle
tutti ci dicono serafici
come dovrebbe scivolare facile
l’acustica di ogni vita è così debole
da rasentare l’assurdo,
la ragazzina alienata coi tagli lo scrive sul diario
indecisa o meno se sottolinearlo
Molly non risponde più alle lettere
ed ha imparato a guardarsi attorno
i gatti le fanno casino
sfiorandole le unghie
qualcuno manda calci alla pompa di benzina rotta
l’angelo di Benny Hill lo rimette al suo posto
mentre da una seggiola di canapa
conciona le femministe dei corsi antistalking
fantastico
i morti per eroina
al posto degli scaffali delle biblioteche
le siringhe invece dei libri
falla scivolare
sopra il laccio emostatico
con cui Christiane f sta legandosi il dito
per ricordarsi di legarsi il braccio
la ragazza che insegna ai bambini ciechi
fa agli alunni:
qualcuno sa dirmi cos’è l’amore?
-a che ora si mangia,prof ? -mugugna il più sveglio
il ragazzo di Molly
è uscito per buona condotta
ha perso un pezzo del profilo
ma prima di constatare l’effetto sorpresa
fa un salto al bar sulla statale
si siede e la vede con un altro
a scopare sopra il biliardo
il pube bianco latte che sembra una suora di Detroit
-avevo bisogno di soldi,come tutti-fa lei
lui le chiede perchè non ha risposto alle lettere
con un sorriso che è una strada in salita
e poi se ne stanno un pò a discutere
l’altro se ne va canticchiando
che tutte le donne raccontano bugie
allo scemo del paese
o ne hanno pietÃ
mentre gli ubriaconi applaudono a caso
la fasciatura sul naso gli dona
forse se ne tornerà in carcere prima o poi
a vendicarsi o farsi stincare
ma c’è sempre tempo
per nominare con un altro pò di sperma
il proprio erede universale da due dollari
toc toc-dice dio-
sono venuto a vedere se tutto andava bene-
e se ne va con gli incassi del biliardo. – 19/03/2017
elisabetta galvan
POESIA: Hai annunciato il tuo arrivo, con un raggio di sole che filtra l’alba del mattino, con il mandorlo in fiore che profuma di rinascita , l’erba verde che riveste il terreno togliendo la nudità dell’inverno.
Il silenzio delle giornate fredde e cupe lascia spazio al vociare allegro e festoso dei bambini.
Le vie dei quartieri si risvegliano con le nonnine che, tolto il manto e il copricapo della stagione fredda, riprendono le loro chiacchierate del pomeriggio sedute a guardare i passanti con aria curiosa per carpire le ultime novità del paese. I giardini sono più curati come forse si cura di più l’anima quando tutto fuori splende, quando l’azzurro chiaro del cielo penetra nelle crepe di cuori affranti.
Si riprende ad annaffiare i fiori, come si annaffiano ancora i sogni, si coltivano le speranze, le passioni.
Il calore del sole aiuta a respingere il freddo che ha indurito i nostri pensieri.
Mani giunte che pregano accarezzate dalla luce che filtra dagli alti finestroni della chiesa, menti più predisposte ad accogliere, volti che si riprendono un sorriso.
Volano leggiadre farfalle variopinte, stormi di rondinelle volteggiano accarezzando il sole e danzano la loro ballata che le porterà ad esplorare chissà quanti e quali luoghi.
Passeggiando con te, bimbo vivace ed affamato di vita, corri perché vuoi arrivare in fondo alla via prima di tutti, mi chiedi se ce la farai a raggiungere il rosso del tramonto prima che venga rapito dall’imbrunire della sera.
Corri, domani andremo ancora a raccogliere un fiore, una margherita, una violetta…benvenuta primavera, bentornata vita.
Elisabetta Galvan
– 19/03/2017
Mirco Cesarini Mirco
POESIA: Il bicchiere rotto nella sera.
Il bicchiere rotto nella sera,
un rigo di vino lungo la seta.
Qualche bacio,
una carezza.
Dolcezze dell’ultimo abbandono.
Sciolgo le ali,
vibro d’ogni passione.
Porgo l’altra anima,
sempre nuovo, mai pronto.
Mi pento d’ogni specchio che non fui.
Accolgo, dentro me,
ogni caleidoscopio,
mille facce, volti, di un unico gioco.
Sfioro con la punta delle dita,
le punte dell’animo mio.
L’albatro fugge in questo vento. – 19/03/2017
Rosalba Spagnuolo
POESIA: Ascolta….senti il trillino, lo svolazzare per la felicità d’un dono.All’alba, con fare furtivo, preparo momenti di dolcezza…. Meraviglia nello scorgere li, battiti d’ali gioiose. Ma ecco, svanita è la gioia…. ali più grandi si nutrono di questo tesoro – 19/03/2017