D’Angelo Antonio

POESIA: Notte d’illusioni

Pallida luna, o candida sfera
rischiara la notte che incombe maligna
e tutto avvolge, persino la speranza,
di un dì luminoso,
l’indomani che verrà.
Stelle splendenti,
bruciate nell’infinito
e fiamme accendete nel nero spazio
freddo e vuoto,
come questa notte
che domina l’esistenza mia.
Risorgi mia forza
e fendi come spada questa nera coltre
d’inquietudini che l’anima mi ha incatenato!
Non ho vissuto fin’ora che di dolci illusioni,
sogni ad occhi aperti,
negando una realtà che non desidero.

Vortice fulminante
di tenaci e potenti passioni
travolge il mio spirito.
Dorme pace ora che guerra
imperversa nell#039;animo.
Muori grigio passato!
Nuova alba vieni presto,
cancella i giorni andati
e porta un domani di luminose gioie
che appaghino queste illusioni:
mie fulgide chimere! – 21/12/2017

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Olivieri Loreana

POESIA: Titolo: autunno
Il cuore è come un albero in autunno
quando cadono le foglie:
Inconsapevole
Lascia andare quei meravigliosi colori
dopo averli tenuti attaccati a se per un po’
Erano gioia
erano allegria
Foglie
Creature delicate
Volteggiano leggere
Sembrano
Felici
Si posano a terra
Ignorando, che verranno semplicemente calpestate
Poi sprofonderanno
Nella terra
Solo humus
Vita ed ancora vita
E cadono, senza lasciare
Spazio ai frutti
L’albero spoglio
Solo
Non comprende che la natura delle sue foglie è quella : sacrificio per creare nuova vita.
Anche il cuore sa
che non può trattenere
ciò che vuole andare
Semplicemente autunno

Olivieri Lorena | sorgente: http://m.facebook.com/ – 21/12/2017

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Sobani Daniela

POESIA: NOTE STONATE
Dai, cosa c’è?
Siediti, sì, qui!
Davanti a me, non troppo vicino
Rimani lì, così vicino, ma lontano
Poi non è tanto difficile
È tempo che lo sappiamo!
Dai, guardami! Conosco il tuo sguardo
Lasciati andare, ascoltanto le mie note stonate
Poi non è tanto difficile.
Ricordi, quanti tramonti?
Alberto ancora abbracciati in un unico corpo
L’amore assaporato, piano, maturato
Il ritmo del battito del cuore
Sentivamo la grande orchestra
Un solo grido, “sì, ti amo”, più alto delle mille note
Poi non è tanto difficile
Felici a far progetti
Tanti, troppi, presero il nostro futuro
Avvolti nella brezza dell’avere
Non più albe, tramonti
Abbracciarsi nelle note di violini, flauti
Note alte, più alte dei nostri “sì”
È tardi, guardami e sorridi
Poi non è così difficile
È tardi, devo andare
Non dire nulla
È più facile per noi! | sorgente: http://m.facebook.com/ – 21/12/2017

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annunziata guglielmo

POESIA: LA VECCHIAIA

mani aride come terra
squarciata al sole,
spalle piegate dal tempo
che passa e che duole.
oh miiei giorni che volate
veloci e spenti, ,
voi che non udite i miei
lenti e muti lamenti.
mi condannate ad attimi
senza armonia
perchè ormai avete gi
scelto la mia giusta via.
ancora non so dove mi
condurrà il vostro verdetto
so solo che andrò in un
luogo da nessuno mai
scelto. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 21/12/2017

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Martinelli Simone

POESIA: Tango

Vorrei accudire ogni nota ballata,

Contemplare gli accenti e donarti i silenzi;

Vorrei sostenere il tuo costato che vacilla ad ogni cadenza,

Ascoltare i palpiti che si accordano ai sospiri;

Vorrei che ogni mio passo fosse accolto nel tuo ventre,

Chiudere i tuoi occhi in un abbraccio;

Vorrei che ogni pausa fosse un sussulto,

Per poi sussurrarti ……… “Andiamo”.

| sorgente: http://m.facebook.com/ – 21/12/2017

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Santangelo Chiara

POESIA: Guardami dentro e
cerca di vedere che cosa sto provando.
Non spaventarti di annunciarlo
le tue parole mi sembreranno scintille al vento.
Entra con la testa nel mio stomaco
E quando vedi una scintilla
Cerca di prenderla senza bruciarti.
Cerca di spegnerla
Senza creare fumo.
Cerca di renderla incolore perché la sua essenza non ha bisogno di essere vista.
Preferisci piuttosto creare un incendio nella stanza di mattoni che in quella del mio spirito.
Preferisci piuttosto bruciarti che
Distruggere le emozioni che essa racchiude. | sorgente: android-app://com.google.android.googlequicksearchbox – 21/12/2017

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Buonanno Carlo

POESIA: Epifania perduta

Buio discende. Velo limpido.
Bianca pagina, unico e sol spiraglio di luce.
Eppur non vedo che sol le mie mani,
Dita ombrate penetrano l’ombroso
Come cechi occhi che pur tutto vedono
E tutto toccano, afferrano e infine separano
Ciò che nacque mio, or distante lume appare. | sorgente: https://www.google.it/ – 21/12/2017

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