MURMORA CLEMENTINA

POESIA: UNA SPECCHIERA ANTICA

E’ sera,un’adolescente si aggira per le stanze con aria trasognata, evita di accendere luci e invoca la penombra ,per nascondere il suo segreto d’amore.
Piano si avvicina ad un’antica specchiera ed alla luce vivida di una candela ,scruta il suo viso ,i suoi occhi ardenti,con le dita sfiora la sua bocca di corallo,come per suggellare e nascondere il segreto del suo primo bacio.
Con il cuore in tumulto si affaccia ad un balcone e nel silenzio della sera , confida alla luna ed ai gatti il suo segreto d’amore. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 31/01/2018

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Stecca Francesco Stecca

POESIA: Morte di mia madre.
Sarà sufficiente la fiamma della candela a togliere questa nebbia nera pesante e mortale.
O dovrò aspettare la marea della luna e del sole, o forse aspettare che le rose selvatiche bianche e profumate rivestono il viale sempre antico ed eterno.
Sarà abbastanza questa lacrima che scava il viso nel ricordo del tuo grembo quando in confidenza mi svelavi i tuoi segreti caldi e vitali e che mi diedero la forza di vivere
| sorgente: https://www.google.it/ – 31/01/2018

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Gianolio Roberto

POESIA: Come solitari pellegrini
in terre sconosciute andate
lontano da vostri camini
e lontan dal vostro amore.

A che pensate nella notte?
Non ai giorni passati,
ma ai giorni dell’attesa:
un premio avrete al ritorno?

Il grande sacrificio vostro
forse sarà ricompensato.
Ritroverete l’amore
che lontan avete lasciato?

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indellicati serena

POESIA: siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni.
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti
ogni istante.
Se sei un sogno
non svegliarmi
vorrei vivere nel tuo respiro
mentre di guardo muoio per te.. | sorgente: https://www.google.it/ – 31/01/2018

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Trunfio Simona

POESIA: Oh me, oh vita

che cosa ho fatto,

come posso essere stato io.

Oh me, oh vita

che ricada su di me, l’orrore di cui sono stato capace,

che possano le stelle della notte ricordarmi il suo volto,

che possa il vento urlarmi il suo nome,

che possa la pioggia ricordarmi la tristezza celata nei suoi occhi

spenti,

e del dolore nascosto al loro interno,
invisibile ai miei, troppo accecati dall#039;ambizione per rendersene conto.

Oh me, oh vita

sono stato io,

che possa la mia memoria ricordare le sue mani

fredde,

immobili.

Oh me, oh vita

che possa il dolore uccidermi.

Che un giorno mi possa perdonare per aver posto fine alle sue speranze e ai suoi sogni.

Oh me, oh vita

riportami da lui
riportami da mio figlio. | sorgente: http://instagram.com/ – 31/01/2018

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Kasirossafar Mohssen

POESIA: Sono morto cosi, aspettandoti fuori di me, in quel pomeriggio d#039;agosto.
Che arida stagione per amare.
Sono chiuso in un spazio vetrificato.
Il mio grido potrebbe svegliarti e portarti nel passato.
Non sparire dai miei occhi increduli!
Non cancellare i miei ricordi!
“Sono da contare gli angeli seduti intorno a noi”
di quella volta che abbiamo portato Musetta e le sue figlie al mare.
“Sono da contare gli angeli seduti intorno a noi”
di quella sera che abbiamo fatto l’amore.
Che arida stagione per amare. | sorgente: http://instagram.com/ – 31/01/2018

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Marongiu Giancarla

POESIA: Incontro.
Proteso il tuo sguardo
Alla ricerca del mio
Generosa la tua postura
Nel trasporto
Non generare di inclinare
Il baricentro
Guadagno in leggiadria
Le mie membra avvinghio teneramente
Attirando
Anima e cuore,
Prima della carne
Divenuta spirito pulsante.
Lambire te
Portandoti a me
Divenne priorità ancestrale.
Fu allora, dimmi
Che iniziò l’antica e
Per sempre danza? | sorgente: http://m.facebook.com/ – 31/01/2018

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Girardello Emma

POESIA: Zingara
é la mia anima,
travolta dalla vita,
una barchetta di gusci di noce
tra le correnti dell’esistenza. | sorgente: android-app://com.google.android.googlequicksearchbox – 31/01/2018

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radaellli ferdinando

POESIA: il moro
il gelso, il sicomoro
da dove guardi
dall’alto
I vagoni lenti…
I pioppi scoppiano di umido
ogni notte
ogni notte ogni giorno la cenere
il fumo

27 in memoria…. | sorgente: https://www.google.it/ – 31/01/2018

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Barbara Riboni

POESIA: Equilibrio “

Raggiungere il proprio Equilibrio : Cosa non Facile.
Continua Ricerca Interiore, Assidua Ricerca.
Soprattutto in questo Millennio,
Dove Ognuno ha Paura di Esprimere la Propria Essenza.
E’ sempre comunque Stato Così.
E’ il Bisogno di Essere Accettati, Oltre Modo.
A prescindere da Ciò che Vorremmo Essere.
A prescindere da Ciò che gli Altri Vorrebbero Essere.
E’ una Continua Ricerca.
Equilibrio : Difficile da Raggiungere per Chi
Ha bisogno solo di Indiscutibili Certezze.

Barbara Riboni | sorgente: https://www.facebook.com/ – 31/01/2018

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