ferrante francesco

POESIA:l’amore e di chi sa eccitarsi con i vestiti,
di chi comincia a toccarsi con uno sguardo e sfiorarsi con il respiro,
l’amore e di chi comincia ad amarsi senza toccarsi

all’amore piace la pazzia,
piacciono gli abbracci infiniti,
all’amore piacciono i sogni ad occhi aperti,
i sorrisi senza senso,
i viaggi e i baci sotto la pioggia,
all’amore piacciono le parole,
le mani che si sfiorano e i visi che diventano rossi,
all’amore piacciono i baci rubati,
le emozioni forti e i ti amo inaspettati,
all’amore non piace ragionare,
nn piace sedersi dove si e comodi ma gettarsi dalle alte scogliere,
all’amore piace il tuo nome pronunciato sussurrandolo alla luna,
piace guardare albe e tramonti pensando a te,
all’amore piace fare sorprese ogni volta che può,
e si,all’amore piaci tu,
gli aguardi quelli pieni di voglia,
metterti al primo posto,
perché all’amore piacciono i sogni,
quelli grandi,
e si,all’amore piaci tu,
la tua tua voce,
e se l’amore ti ha stretto forte forte il cuore,
forse il destino e l’amore si sono incontrati per qualcosa di bello,
e l’amore a deciso che sei tu la più bella del mondo,
e si,all’amore piaci tu.
– 14/05/2018

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Piraccini Silvia

POESIA:NOTTE
Ebbi la visione
di una vecchia pazza
che tirava oggetti e gridava follia.
Storpia di dimenava,
un coro di giovani voci ridenti
le ballavano intorno crudeli.

Lunghi capelli scuri
l’armonia dell’intricato
che protegge il mistero
delle fantasie di viva passione
di una donna che sa aspettare
l#039;ardore viscerale.

Brillanti occhi scuri
incatenati nello sguardo assente
di chi vive nel sogno,
unico alimento
di chi svia la luce
e si abitua alle tenebre.

Il buio arriva con la sua magia
folle, terreno
amore
di chi osa l’oscuro,
poiché non interessa vedere
ma solo sentire.

Tornò la notte
come tutte le notti, lui
le strinse l’anima.

Accadde una notte
che lui non arrivò.
Quella notte
non fu notte.

Capelli grigi
increspato tempo che scorre
nella disperazione di chi sa
quanto ha perduto.

Gli occhi non possedevano più
la loro eternità,
costretti al nulla illuminato
e alla morte interiore.

Lui non tornò mai più.
Non fu più notte
per sempre.

– 14/05/2018

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Viganò Anastasia

POESIA:Sospiro

Te ne Parti
D’improvviso
Come sei venuto
Effimero Fugace Bacio
Bellissima Bugia

Nel silenzio
Delle luci
M’innamorai
Del tuo sapermi guardare

La verità è che già eri partito
Sebbene fossi ancora con me

Ti ho perso
Da più del tempo che ti ho conosciuto – 14/05/2018

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Culora Antonio

POESIA: Eri li
ERI LI, QUEGLI OCCHI CHIARI, PIENI DI ALLEGRIA
IL TUO PROFUMO,
ED I CAPELLI MORBIDI DA TOCCARE
STAVI SEDUTA TRA I GOMITOLI DI LANA,
A RAMMENTARE PER UN INTERA SETTIMANA.
ERI LI, ERA DOMENICA MATTINA, PENSIERO FISSO
CORREVI SUBITO IN CUCINA,
FAMIGLIA GRANDE, OTTO FIGLI DA CULLARE,
CHE NON VEDEVI L’ORA, DI POTERLI RIABBRACCIARE.
ERI LI, TU DONNA FORTE E DI TANTA TENEREZZA
LE TUE MANIERE DOLCI, CI DAVANO SICUREZZA
RICORDO ANCORA, LE TUE BATTUTE LA TUA RISATA
IO QUANTE VOLTE, TI AVRò FOTOGRAFATA
ERI LI, MADRE SINCERA ,CON GRANDE SENSO DI FAMIGLIA
CI RADUNAVI, CI PROTEGGEVI, CI SORREGGEVI CON TANTA VOGLIA
QUANTE VOLTE, IN QUEI MOMENTI DI TRISTEZZA
LE TUE PAROLE DETTE COL CUORE, ALLONTANAVANO L’AMAREZZA
ERI LI, QUANDO QUEL GIORNO VENNE UN GRAN DOLORE
FIGLIO LONTANO, PORTATO VIA DA UN MALORE
PIAGA PROFONDA TENUTA DENTRO, SEGNO INDELEBILE NELLA TUA VITA
CHE NEANCHE IL TEMPO, PUO’ CANCELLARE MAI PIU’ QUELLA FERITA
E COSI, GLI ANNI PASSATI E LA MALATTIA
ANCHE LE FORZE ANDARONO VIA
UN ANGELO DECISE CHE ERA IL MOMENTO DI ANDARE
IL TUO SORRISO E UNA CAREZZA CI HAI VOLUTO LASCIARE.
SONO QUI, TI PENSO SEMPRE ,SENTO IL TUO ODORE
MIA CARA NONNA, GRAZIE PER TANTO AMORE.
ANTONIO CULORA – 14/05/2018

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Mancuso Tania

POESIA:

A me quest’aria non basta, ma basterà.
Soffocherà i corridoi dell’anima, ma poi li ripulirà.
E sarà così tanta aria da appannare e appianare le stanze di queste distanze.
A me quest’aria non basta, ma si consacrerà. – 14/05/2018

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Ferrazzano Irene

POESIA:Mi logora dal profondo…
Mi consuma, mi rovina;
Ma mi chiedo…
cosa sarei mai senza?
Chi sarei senza questo dolore d’amore?

Non voglio sapere ne capire,
non voglio sperare ne immaginare;
è questa la vita che cerco?
Questo il mio scopo?

Davvero non so,
forse si o forse no.
Parlate pure, o bocche amate
l’amore è si, bello,
ma non così l’ho immaginato.

Consigliami papà,
ascoltami mamma,
proprio non riesco a darmi calma
senza la mia metà.

Come potrei venir meno
a te, amore mio,
che sempre mi hai fatto soffrire,
ma per te solo ho imparato ad amare.
– 14/05/2018

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Mariani Roberta

POESIA:Quando le loro urla li allontanavano,
Io cercavo la tua mano,
I loro passi erano opposti e i miei timori non erano più nascosti.
Se non sono stati capaci di continuare ad amare a me non interessa perché mi hanno regalato il Mare.

A mamma e papà – 14/05/2018

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Marengon Letizia

POESIA:Minuti, ore, giorni che hanno ritmato l’anno trascorso ci conducono alla soglia dell’estate. L’attesa è rovente, implacabile  sull’asfalto cittadino per ciò che abbiamo schizzato in un planning abbozzato a fine Maggio: si parte immaginando la pace paradisiaca per cui si affronta, caffeina alla mano, tutta la fatica del viaggio.
L#039;estate, finalmente conquistata, non è sinonimo, grazie a Dio, dell’atarassia sperata per il cuore: ecco questo tempo si impasta subito di una nuova attesa. È  il tempo che ci separa dall’anno che rinizia e per questo la sua anima è tensione per ciò che è stato e ciò che sarà.

Le eterne giornate profumate di bianca salsedine e dipinte d’oro nel vivido blu, invitano a raccontarsi agli amici: nella natura cristallina la voce si lascia portare dal vento, affidata al suo soffio incostante, descrivendo gli infiniti nodi che la vita, in quanto viva ci ha riservato. Si scoprono insieme decisive decisioni e passioni celate che, come in un antico incantesimo, si distendono copiando la superficie  verde e liscia del mare, che ormai ha dimenticato il giorno in cui le onde sono state aggressive padrone della costa.

Qual è l’incanto? Tutti i sensi partecipano a questa sorpresa per la mente e per il cuore.
Dove eri mentre riempivo la distesa marina, le soffiavo un’anima inquieta che increspa le onde, quelle amanti baciatrici della costa e nemiche fendenti dell’aspra scogliera?
Collaborasti mentre ovattavo di profondo silenzio il peso dell’acqua, spazio leggero sotto la superficie del mare?
C’eri quando per la prima volta e per sempre la luna ha illuminato la linea nera all’orizzonte coronata di stelle?
Potevi immaginare sorrisi, sana pazzia, cuori e intelligenza a te così intonati e amici come chi hai al tuo fianco?
Meraviglioso, poi,il ritmo musicale, sigillo impresso nei tuoi passi, per far guidare da pura energia i tuoi movimenti. Non hai scelto la meta per la vaga immagine di  slanciati addominali, occhi ametista e smeraldo, sorprese incontrate nel palleggio  di un instante che tramonta nell’arancio di un aperol spritz.
Come avresti potuto calibrare la perfetta alchimia dell’anguria, il profumo del pesce fritto o dell’astice rosa pescato nel mare selvaggio?

L’inimmaginabile, anche per un genio come te, è stato immaginato e L’estate è il tempo per ricordarlo. Un tempo che colora e rende meno pallido corpo e cuore,
il riposo che ha svelato che il paradiso c’è ed è già  qui e non va dimenticato, tutto l’anno.
Ciò che sembrava garbuglio infinito si distende davanti all’ordine eterno.
C’è  di nuovo tempo e occasioni per riconquistare la vita. – 14/05/2018

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Morellato Davide

POESIA:Non parlo al tempo
Né all’amore,
Non al silenzio
Né al rumore.
Parlo a te mia amata,
Che indossi queste vesti
Dolcemente sul candore.
Sussurro versi a te ignoti,
Con sguardi lievi e delicati.
Non parlo all’eco
Né al ricordo,
Non al vento
Né al mare.
Parlo solo al tuo cuore,
Che nient’altro ascolta
Se non l’incanto.
Un bacio intenso sulle gote,
Tra fumo bianco e purpureo;
Mi stringi forte inerme,
Affondando l’anima nella pelle.
Brandisci un sorriso sublime
Tra il vizioso e l’immorale.
Non parlo al mondo
Né alla luna,
Non al cielo
Né alle stelle,
Ma parlo a te
Mia adorata. – 14/05/2018

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lombardi Elettra

POESIA:la stella
avvicinandosi al pianeta sta,
come un tuffo
fra le braccia di quello.
L’astronauta guarda lei
nel suo splendore splendere
come mai aveva fatto.
Ripetutamente pulisce il casco,
ma non è quello
ad offuscargli la vista
mentre la sua lei lo lascia
per un lui
che attrae tutto al suo interno.
possibile che il vetro abbia dei fori?
dell’acqua dev’esserci entrata
e aver rigato le guance di egli;
ma in tal caso
aria sarebbe uscita
e la sua gola sarebbe seccata.
-è così che mi sento.
-qualcosa se ne è andato e so che non tornerà mai più. – 14/05/2018

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