MARCO BONI

POESIA: l’avanzare della vittoria porta a ciascun gloria e vanto ma anche il piu’ insostenibile esultare ora puo’ essere il nemico….il cuore….che malgrado tutto giustifica la sua vendetta…..chi c’e’ dopo la vittoria?…..il significato di avere e’ una responsabilita’ verso gli altri….anche verso i prigionieri…..la guerra non finisce mai…la guerra e’ quel qualcosa che non si dimentica come la voglia di vendetta….dormite stolti ….esultate ancora…i superstiti che non hanno avuto perdite non sanno cose’ la guerra e non lo capiranno….ma chi non veglia ….uccide….
– 12/01/2017

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Andrea Ferroni

POESIA: Prigioniero

Miserabile creatura,
trascini una pesante e lunga catena,
remoto tormento,
una ferrea corda
la cui durezza ha lasciato
neri e profondi solchi sul tuo corpo.
Un tempo quel sangue
ormai freddo e rappreso,
dall’odore metallico,
ha percorso chilometri lungo il tuo corpo,
tracciando infiniti percorsi;
un tempo caldo e fluente colava
lungo le tue bianche ed innocenti membra,
come purpuree cascate
che si gettano nel vuoto.
In quel tempo, ignara del tuo destino,
cercasti conforto tra le braccia del dolore,
che dolcemente ti cingeva intorno al suo grembo, accarezzava i tuoi capelli,
pizzicava le tue rosee guance,
e lentamente
il suo malanno si insinuava nel tuo corpo,
riempiendo i tuoi occhi di un nero profondo,
e le sue lunghe braccia
un tempo care e leggiadre,
diventarono fredde e pesanti,
mutarono in lunghe catene,
intrappolando il tuo cuore in una gabbia.
Miserabile creatura,
schiava del destino,
diventasti prigioniera
di un amore malato.  – 12/01/2017

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FABRIZIO VINCENTI

POESIA: PENSIERI CONTRARI
Stamattina ancor non suona la campana
che già un uccello canta un’alba mossa,
e tu che qui vicino di pensier mi scadi il corpo,
la coperta del passato ti trascini miagolando
come un gatto selvatico, spaventandomi il respiro.
Un fil di ghiaccio mi valica la schiena adagio
e mi ricorda una carezza distante secoli,
millenni di pochissimi ricordi e carovane di parole.
L’amor è quella cosa che un armadio non contiene,
che vibra sui cuscini stanchi della notte,
che soffia tra gli stipiti delle porte e raschia il suolo,
scava tra i tesori e arraffa ciò che vuole.
Ma nulla è mio in questo scrigno sotterrato
e ciò che rubi, già lo hai da sempre.
Deponilo ai miei piedi perché il cielo ti perdoni,
poiché l’amore lascia ciò che vuole
e prende quel che non sopporta.
I giorni ci carezzano le palpebre e noi, mai stati complici,
passeggiamo sulla foresta degli amori
e con inchiostro di labili sguardi, segniamo il panorama.
– 12/01/2017

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Cristina Coda

POESIA: 34 anni..
Anni di attese e pretese, anni di grasse risate e tremende litigate.
Anni di sguardi fugaci e mani appena sfiorate, anni di passioni, gioie e dolori.
Anni di presenze e dolci sofferenze..
Allora grazie a chi avrei voluto al mio fianco di più, ma che da tempo mi guida da lassù.
Grazie a chi mi ama spudoratamente e a chi lo fa senza dire niente.
Grazie alla Luna, al cielo e al mare che di certo non potrò mai dimenticare.
Grazie ai miei amori e grazie alla Vita! – 12/01/2017

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Angiola Giallella

POESIA: NON CHIEDERMI……….

Non chiedermi di dimenticarti,
non chiedermi di cancellarti dal mio cuore,
lascia che si nutra del tuo ricordo……
i ricordi del passato mi aiuteranno a vivere il presente.
Così come il mare con le sue onde accarezza la sabbia e torna indietro,
il ricordo del tuo sorriso mi aiuterà a vivere il futuro. – 12/01/2017

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Stefano Grimaldi

POESIA: Tempio estense
L’ antico castello avvolto
Di luce propria
Di lassu’
Dietro la torre
Il giullare guarda
Di nascosto
L’ evolversi lento
Della trattativa
Ride sotto I baffi
Lancia nel vento
Una moneta d’ oro
Testa o croce?
Urla al pubblico pagante
Che gli manca?
La capital france’…
Io procedo a pie’ veloce
Scorre la Giove can
Tutto intorno a me
Mi fermo…
Sono estasiato…
Rapito da cotanta belta’
Si staglian le colonne
Imponente e misterioso
Il tempio estense
Di medioevo vestito
Sembra ascoltarmi – 12/01/2017

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MARIA PIA RESSA

POESIA:
Vorrei essere il vento, avvolgerti tutto e portarti lontano nel mio mondo passato dove grida gioiose e feste paesane riempivano i giorni della mia fanciullezza.
Dolci ricordi di pasque assolate, lunghe spiagge deserte dove il mare lasciava bianche conchiglie.
Sussurri e canti che ascoltavo estasiata. Vestivo i colori e rubavo le fragole ai contadini dal cuore di miele. Vorrei essere il mare per prenderti in me, inondare le strade della tua vita e renderti complice del mio destino.
Vorrei essere il tempo e tenerti ben stretto , che niente e nessuno ti porti lontano.
– 12/01/2017

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Tania Tramonti

POESIA: Per ALEX: Eri piccolo e immenso
Mi hai guardato
e i tuoi occhi
mi hanno rivelato la
profondità dell’universo
Ogni cosa si riassume in te
Ogni luce entra e esce
Un attimo. E la vita è
cominciata
Per IRiS: Eri piccola e immensa
Il tuo pianto era un
trillare di campanelli,
un tintinnare di gocce
di cristallo
Mi hai inondato la vita di
sole
Un attimo. E il buio è
sparito. Per sempre – 12/01/2017

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