Giovanni Davide Gallo

POESIA: RICORDO D’ESTATE

Eravamo lì,
accovacciati su enormi pietre
posate sull’acqua,
sospesi fra mare e cielo,
tra passato e futuro,
consapevoli che quel momento
sì labile sarebbe trascorso;
ma in cuor nostro sapevamo giÃ
che non l’avremmo mai dimenticato
… e così è stato.
– 11/01/2017

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Alessio Tropeano

POESIA: La partigiana

Era una donna dai grandi ideali
Quella di cui si parlava su tutti i giornali
Le sue idee forti e precise
Erano quelle di donne decise
Il suo volto era ormai segnato
E da una lacrima era bagnato
Era decisa a continuare la lotta
Per quella gente che non era corrotta
Combatteva contro i soprusi
Per dare speranza a tutti gli esclusi
Lottava senza paura
Ma non sapeva di quella congiura
Fu trovata distesa per terra
Così aveva perso la sua guerra
Questo fu il pensiero sbagliato
Di chi le aveva un colpo sparato
Dal sangue di quella ferita
Era nata però una nuova vita
La partigiana morì contenta
Come chi si addormenta
Prima di esser calata nella fossa
Fu coperta da una bandiera rossa

– 11/01/2017

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Mirko Rota nodari

POESIA: AMORE INCOLORE
Solo un’ attimo,
folle dolce attimo,
Qualche attimo d’ amore,
il tempo di un battito.
Solo un’ attimo,
pazzo dolce attimo,
Solo un’ attimo d’amore,
il tempo di un battito..

Accarezzo il tuo viso ,
sento il tuo profumo,
io quell’ attimo lo spezzo,
Sostenere la tua dolcezza, resistere al tuo cuore,
fare a botte con il tuo amore,
mi sento un braciere.

Ti spoglio l’anima,
ci vuole un’attimo,
Nulla e’ più semplice di questo ,
ci vuole un battito,
Mi soffoca la tua anima quasi come una menzogna,
Ha il sapore di una schifosissima fogna..

Cosi diversa e cosi uguale,
a volte mi ricordi un animale,
Il tuo corpo pero’ e’ caldo, eccitante,
Sei un richiamo ansimante,
Sei un corpo esaltante,
Un ‘anima irritante…

IL TUO STUPIDO AMORE INCOLORE,
NON SI PRENDERA’ PIU’ IL MIO CUORE..

– 11/01/2017

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paolo chionio

POESIA: Antelucana

E’ l’ora del pastore:
vedo azzurre colline e biancoazzurri
vapori; e il fresco acquoreo della notte
m’avvolge con un tremito leggero.
Vedo ombre nere muoversi
dalle vesti caprine,
e il gregge acrebelante
sotto un lembo verdastro di cielo.
Poi mi sorprende un grido
mentre un pastore indica ad oriente
il sorgere dell’alba.
Si leva il nuovo giorno giallo d’odio
mentre il mio cuore soffoca nel nulla – 11/01/2017

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Francesco cursio

POESIA: ONORE ALLA VITA

Un ultimo respiro, dopo tanti sospiri.
Ho camminato tanto, a volte senza neanche sapere a chi, o cosa, le mie orme togliessero il ricordo.
Tanto hanno visto i miei occhi e malinconicamente racchiudono i segreti di un mondo iridescente.
Stanchi ora, a malapena si destano a cercare nuove sfumature, lasciando che il buio si illumini di luce riflessa.
Le mie mani, rami nodosisenza foglie dell’albero della vita, avide di sensazioni si allungano verso il sole, ma la corteccia troppo spessa del tempo, non può riscaldare la linfa che a stento scorre in un tronco troppo secco e con radici troppo profonde, che capardiemente si aggrappano ad un terreno troppo fangoso di pioggia.
Tanti ricordi invadono la mia mente, forse troppi.
Disperatamente gareggiano verso gli esigui scrigni , che lottano contro l’inesorabile baratro del dimenticatoio. Sono pochi quelli che ora si celano dentro di essi, ma sono loro, che di una vita vissuta ne esprimono l’incanto e che mi lasciano sulle labbra un sorriso mai sperato.
Ha amato il mio cuore, che con il suo battito ha scandito il ritmo di innumerevoli sensazioni.
Compagno instancabile di vita, unico amico che mai mi ha tradito, cerca ora un riposo sereno e desiderato, dentro la mia anima.
Non ho rimpianti, non voglio rimorsi e dal mio piccolo scranno ora, trono immortale tra i mortali, attendo l’agognata pace che, ai raggi benevoli del sole, disperatamente chiedo.
Non voglio aspettare oltre, ho tanta voglia ora, dopo aver onorato la mia vita, di poter ringraziare colui che dall’alto della sua saggezza, spero mi sveli il segreto di una nuova luce.

– 11/01/2017

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claudio Laconi

POESIA: La notte

La notte sussurrava indifferente al vagabondo senza meta
amica silenziosa e franca di consigli e proposte intriganti,
la fredda carezza di dicembre lo sfiorava intraprendente
e la strada grigia e polverosa chiedeva solo d’essere scoperta.
Malinconia alle sue spalle urlava non lasciarmi,ma lui tirava dritto e sognava
un giardino verde d’allegria che abbracciasse il suo cuore di cemento,
lui credeva di cambiare il mondo,lui e quelli dell’apocalisse
ma la storia ha cambiato loro, come un baro di professione
ha nascosto l’asso con un solo gesto ,la rivoluzione è morta ancora in grembo.
Ma la notte di dicmbre conosceva ogni segreto e non faceva spazio alla menzogna
non gli appaeteneva la falsità dell’apparenza ma lo invitava ad avvicinarsi per vedere meglio.
Il vagabondo è morto e poi rinato,ferito e livido cercava la sua anima smarrita.
– 11/01/2017

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Beatrice Di Martino

POESIA: La cicala (poesia per bambini)
Zampetta sull’erba
Si volta, si gira
Poi comincia a suonare
La melodica canzone.
Strofina le zampette,
Accorda i suoi fili
E or tutto puó cominciare!
A lei si aggiungono
Altre cicale,
Tutte pronte per suonare.
Una il tamburo,
L’altra le nacchere
E insieme fanno tante chiacchiere!
Poi tutte vanno via
E lei allora tace. – 11/01/2017

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