Marco Bianchina

POESIA: PECCATO E DIFESA.

Il Peccato arriva
svelto e in silenzio
sapendo che può essere il tuo stesso specchio,
è capace di entrarti dentro
senza farti sentire freddo,
è il riflesso di un uomo disonesto
peccatore della vita
e di tutto il suo ingegno,
e quando arriva
non provare a scappare perchè
ti prenderà e rimarrà stretto a te,
sino a quando
non ti vedrà implorare il suo nome
contemplare ogni tuo errore
e magari deciderÃ
di lasciarti andare,
ma non esserne sicuro
devi ponderare bene ogni minimo pensiero
della vita,
dei tuoi anni e del tuo futuro
per far uscire velocemente dal tuo corpo
lei,
la Difesa.
La Difesa è ineguagliabile,
la vedi che rimane affianco al suo Difensore
ferma immobile ad aspettare chissà chi e chissà cosa
pronta a mettersi in posa d’attacco
per difendere il tuo sbaglio
e rispedire il peccato da dove è arrivato.
Cerca di capire la qualità della tendenza individuale,
sa di ogni invidiuo
e sa quanto vale.
Peccato e Difesa ora si stanno guardando,
si stanno studiando e stanno cercando
di capire questo disagio mentale,
si stancano,
estraggono l’arma
e si sparano senza farsi del male. – 17/01/2017

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Nicola De Gol

POESIA: Una pausa.

Voglio poter chiedere una pausa
senza dover chiedere scusa.

Voglio ricalcolare i miei passi
e lasciare agli altri quello dei tassi,
non sono animali, ma sconquassi.

Voglio poter tornare a sorridere,
ma da me stesso,
che sia in me il nesso,
e portare gioia agli altri, promesso !

Il bello è che si espande,
non fa calar le mutande,
si propaga,
non è più storna, non più inutilmente vaga,
sicura si appropinqua, da là a qua.

Se trova steppa o deserto,
ne approfitta per meditare,
è molto importante, non origliare,
non riguarda un asserto,
ma la possibilità di migliorare,
accettandosi, a piccole dosi.

Voglio scoprire di non essere solo,
che c’è qualcuno lassù,
che mi fa “Cu-cu”,
voglio mettere l’orecchio nel suolo,
per ascoltare la terra,
dare la mano, girotondo !
Tutti giù per terra..che mondo !

Quando da te esco e ritorno,
mi accorgo di avere tanto,
ma di dimenticarmene,
forse perchè non canto,
non soffio nel corno,
vorrei un carmen, amen.
Tutti avrebbero bisogno di incontrarti,
lasciandoti libera, senza addomesticarti.

Ti voglio bene,
volevo scriverlo,
ti mando una lettera,
quando tiene,
questo perno,
eccetera..
Mi distendi,
mi rivolgi a ciò che conta,
senza azzoppare la tonta.

Scusa,
mi prendo una pausa,
penso alla Val di Susa,
qualcuno là accusa,
credo non valga scusa,
vorrei una vallata tranquilla,
senza il telefono che squilla,
raccogliere petali lilla,
da una capanna, non da una villa,
che non sia viscida come anguilla, invece, qualcosa che brilla !
– 17/01/2017

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Francesca Simone

POESIA: Mani di Scirocco
sudo
se mi tocchi –
Sei la benzina
delle mie notti:
non puoi asciugarmi
io che sono il fuoco –
Il tuo odore è potente
è prepotente
è l’unico che sento
anche dopo l’incendio
quello di bruciato
è niente
confronto al tuo.
Brucio
ma non m’incenerisco
brucio
ma non mi esaurisco –
Sei il sole
dei miei giorni:
non puoi spegnere
l’ardore
l’arsura –
Bevi
mi dici
bevi
ma sei tu a bere
da me:
il mio cuore si scongela
e si scioglie –
Mani di Scirocco
sudo
quando mi tocchi. – 17/01/2017

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Giuliano Pasqua

POESIA: PAPAVERI
Campi di papaveri,
ferite aperte nella crosta terrestre.
Arboree entità,
divinità color sangue su una pittura rupestre,

Vegliate sulla storia
dormite sui sepolcri
colorate di vermiglio
le speranze dei bifolchi,

Ognuno di voi,
rappresenta una fiamma
che incendia i campi
in vampate di vita

Ognuno di voi
racconta una storia
di onore, vendetta,
di fama o di gloria

Ognuno a suo modo
decide chi essere, cosa raccontare,
a chi e in che maniera,
liberando l’ anima
da questa galera…

che nella plastica e nel petrolio
ha affogato l’ istinto,
quel vecchio amico
in molti già estinto:

Quella nonna, che racconta una fiaba,
quel principe dai biondi capelli mossi,
quel bimbo che gioca,
quei campi pieni, di papaveri rossi.

– 17/01/2017

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Tania Tramonti

POESIA: AI MIEI FIGLI

Eri piccolo e immenso
Mi hai guardato l
e i tuoi occhi
mi hanno rivelato
la profondità dell’universo
Ogni cosa si riassume in te
Ogni luce entra ed esce
Un attimo.E la vita è cominciata.
Eri piccola e immensa
Il tuo pianto
era un trillare di campanelli
Un tintinnare di gocce di cristallo
Mi hai inondato la vita di sole
Un attimo. E il buio e’ sparito
Per sempre – 17/01/2017

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Alessio Stefano

POESIA: Dal fiume sgorga una goccia amara;
il cielo bianco e impuro, e le nubi
che lo colorano di grigio fumoso;
scaglie di sole schizzano di rado.
La primavera tarda ad arrivare,
per l’inverno che imprime resistenza,
vivendo nascosta nel vento gelido
e nei fiocchi sciolti.

Solo fiume permette di assaporare le sfumature
di questo tempo travolgente e incessante.

Lì, un vecchio, solo con un pacco di sigarette in tasca,
ha oramai smesso di contare i suoi anni.
Ad ogni boccata di fumo gli sovvengono ricordi:
gli amori giovanili, disincantati e sfuggenti,
di quella lontana giovinezza,
travolta da un soffio di vento,
dal tempo, travolgente e incessante.
Come può quel vecchio ammazzare il tempo?

Il fiume continua a fluire senza perdere mai il suo splendore.
Piatto, stabile, calmo.
Ma durante quel giorno di freddo inverno,
qualcosa stramazza nell’aria inquieta,
uno spaventoso ruggito
di una natura che non dorme.
– 17/01/2017

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SOFIA LENGUEGLIA

POESIA: Cerco le parole in questo mondo che corre
e rincorro sillabe ferme da virgole.
Le cerco le parole
in un fiume che scorre
e negli argini attenti trovo scarti d’inchiostro.

Le parole le cerco
per dirti emozioni
ma se posso le voglio lucenti

e poi m’accorgo con questo inchiostro
che ora mi beve le dita
le cose luminose stanno sul fondo. – 17/01/2017

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Pier Luigi Nanni

POESIA: Un paziente amore
Come se il passato
fosse in ascolto, una leggera brezza
incita l’aria
facendo frusciare le foglie
dell’annosa vite che,
in tacito plauso,
aspetta il tuo
gentile e operoso daffare. – 17/01/2017

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Monica De Angelis

POESIA: L amore è una sciocca illusione
L amore è solo per i poeti e i sognatori
L amore e per quelli che credono che esiste
L amore è per i deboli
Questo è l amore per me
Si, ho sempre creduto a questo
Fino al giorno che ti ho incontrato
Ed è stato l inizio del mio cambiamento – 17/01/2017

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margherita coletti margherita

POESIA: L’INVIDIA
SINGOLARE LA SUA PRESENZA ELEGANTE MISTERO
IL SUO FARSI NOTARE GUARDA SOLO CHI APPARE
L’INSISTENZA DI FAR PIACERE LA FALSA IDENTITA’ DI ESSERE
CRUDO IL SUO CUORE TAGLIENTE IL GIUDIZIO ARIDO IL PIANTO
NO VERGOGNA NO AMORE
NO AMICIZIA
SOLA DECADENTE LA RAGIONE, ACCRESCE IL DISTACCO CIVETTA DI INGANNI
CUSTODISCE UOVA PAONEGGIANTI
AVVENENTE SECONDO IL PREVEDIBILE COITO
DIFFONDE ARCHETIPI SPOLVERA DECADENZA RIEMPIE VASI DI PANDORA
SPERANZA NON C’E’, FUGGE ANCH’ESSA
OSTICO L’ODORE CHE NUOCE ALLA SAGGEZZA. – 17/01/2017

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