POESIA:
Vorrei essere il vento, avvolgerti tutto e portarti lontano nel mio mondo passato dove grida gioiose e feste paesane riempivano i giorni della mia fanciullezza.
Dolci ricordi di pasque assolate, lunghe spiagge deserte dove il mare lasciava bianche conchiglie.
Sussurri e canti che ascoltavo estasiata. Vestivo i colori e rubavo le fragole ai contadini dal cuore di miele. Vorrei essere il mare per prenderti in me, inondare le strade della tua vita e renderti complice del mio destino.
Vorrei essere il tempo e tenerti ben stretto , che niente e nessuno ti porti lontano.
– 12/01/2017
Categoria: Poesie
Tania Tramonti
POESIA: Per ALEX: Eri piccolo e immenso
Mi hai guardato
e i tuoi occhi
mi hanno rivelato la
profondità dell’universo
Ogni cosa si riassume in te
Ogni luce entra e esce
Un attimo. E la vita è
cominciata
Per IRiS: Eri piccola e immensa
Il tuo pianto era un
trillare di campanelli,
un tintinnare di gocce
di cristallo
Mi hai inondato la vita di
sole
Un attimo. E il buio è
sparito. Per sempre – 12/01/2017
Michelina Mongelli
POESIA: Vivi vivi vivi anche se stai male anche se tutto ti sta crollando addosso anche se non è quello che avresti voluto ma aggrappati al più piccolo barlume di luce per reagire per farcela per realizzare ogni sogno perchè la vita è una sola e niente e nessuno può calpestarla e può permettersi di rendercela invivibile abbiamo questo grande dono che è la vita e da essa dobbiamo prendere e pretendere il massimo ma possiamo farlo solo vivendo fino in fondo ogni gioia ogni dolore accettando tutto quello che ci da avendo sempre la forza e la grande ironia di pensare che noi stiamo scrivendo il libro della nostra vita.vivi Vivi Vivi sempre e fino in fondo. – 12/01/2017
Aldo Adriani
POESIA: TUTTO E’ COMPIUTOR
Mobile Immobile senz’anima chiami
Tappeto di Lettere Spremute
Specchio d’Immagini Perdute
Ti lisci di Polvere smaniosa a Rincorrere
Ti fasci di Onde e Miserie Profonde
Ti lasci Osservare come il Saggio la Dote
Ti mesci Ascoltare fuggevoli Note
Ti Uso e mi Usi in Prigioni Legati
E’ ormai già Compiutor da te Liberati.
– 12/01/2017
Liliana Mosa
POESIA: Fantasia …..l’ente deformante di ogni cosa ,una spina ,appare rosa,una lacrima sorriso,un pugno carezza.Fantasia ! Alberga imperitura in me perché tu sei il nutrimento della mia anima. – 12/01/2017
Albana Ponari
POESIA: Lo Straniero
Lo straniero è una foglia
sospesa,
non più sull’ albero
e mai in terra…
sola e senza
appartenenza,
mai in arrivo,
e sempre in partenza .
Albana Ponari – 12/01/2017
Simone Tamussin
POESIA: Sono di nuovo solo, in mezzo a questa Strada. Grigia e bagnata.
L’aria profuma di Cemento ed il Cielo getta sul mio corpo le sue lacrime.
Mi copro con un lenzuolo. E tu mi baci.
Come nel quadro di Magritte.
Sono il Pierrot del mio tempo, innamorato degli Amori Impossibili, e tu sei la Luna, Bellissima ed irraggiungibile.
Splendi nell’Universo, vestita di Stelle ed affascinata dal Sole.
Io sono la Notte, dove cali la tua ancora e rimani ferma, per farti ammirare. L’ Alba ti spegne e ti spoglia nel suo letto, e tu lasci che accada, Con la consapevolezza che domani cadrà di nuovo il Buio.
Ed io sarò lì alla stessa ora ad aspettarti,
per farti splendere un’ altra volta e per poi lasciarti libera di scappare. – 12/01/2017
Claudio Perrone
POESIA: Il Natale nei tuoi occhi
Il Natale….
quello vero
e’ quella magica dimensione
Che consente alla luce
di entrare nei tuoi occhi
per vedere la bellezza della vita
Il Natale…..
e’ quando il tuo corpo
sorride alla mente
e lei leggera
vola sulle ali della gioia.
Il Natale…..
e’ ogni volta che ascolti in silenzio
la voce di chi e’ ai margini del mondo.
Il Natale….
e’ quando non accetti
una societa’ che non consente
una vita dignitosa
ad ogni uomo…..
per diritto di nascita.
Il Natale….
e’ ogni volta che riconosci
Con umilta’ i tuoi limiti
e le tue debolezze.
Il Natale….
se lo cerchi,
e’ ogni giorno
che rinasci dal buio…..
con nuove consapevolezze!
– 12/01/2017
Pio Favia
POESIA: Alle foglie del mio giardino
Sento, che lentamente mi consumo,
che in me cresce l’angoscia.
No, non è per il disconoscere la meta che m’attende,
ma per quella della natura che mi circonda.
Guardo impotente il cadere delle foglie che,
inconsapevoli, proteggevano il mio giardino dal gelo.
Cadde un bel giorno la fiducia,
in un altro mi lasciò l’amicizia,
un soffio di vento mi portò via il rispetto
mentre un’ altro mi rubò l’origine della vita.
Finalmente sì, persi l’orgoglio,
ma fu sulla mia pelle.
A quando la stima di me?
Ora sono qui che stringo il mio amore,
con tutte le forze di cui sono ancora capace.
Lo proteggo dal Dio buono,
quello che semina sofferenza,
e che prima o poi, lo so già,
cercherà di portarmelo via.
Intanto scrivo.
Scrivo i nomi delle mie foglie,
nell’amara illusione di poterne ancora godere
la protettiva presenza. – 12/01/2017
Francesco Capolino
POESIA: Ti guardo… non mi disseto mai,
mia fonte di serenità;
ti ho trovata all’improvviso,
come oasi nel deserto;
riprendere il cammino non mi spaventa,
ti guardo… non mi disseto mai;
contemplo quel sorriso, perenne sul tuo volto persino mentre dormi.
Solo se tu fossi un miraggio,
allora sì che vincerei la sete. – 12/01/2017