POESIA: voglia d’essere Mi abbraccio e la mia voglia d’essere non mi riconosce ostinata le sorrido fino a salvarla da un’evanescente inquetudine. Mi allontano confusa e sperduta dall’incubo del nulla dove impeccabili si riflettono, labili a spirare le mie pallide luci di vita. Mi adagio accanto ad illusi barlumi, e nettando il cuore dalle scorie dei rimpianti ritrovo i miei sogni piu’ belli, stringendomi al petto un’energia quasi esausta. – 22/03/2017
Mese: marzo 2017
Michele Messere
POESIA: Agosto
Osservo il vento spostare
spighe nei campi di grano
Fresche fessure
Onde si creano
La chioma ambrata d’un tratto si scioglie
Fili di luce per dono raccoglie.
– 22/03/2017
Anna Grazia Rimagnoli
POESIA: Meravigliosa infanzia
che mi colmavi
di strade da esplorare
di case diroccate
di vicoli segreti
di angoli nascisti…
di tetti e di boschi….
di mammole odorose
di campi di mimose
di nicchie di riseti…
E gua’di oro traboccava
di sole la mattina
e di terra e di pioggia
odoravano le mani
e le braccia tra l’erba e i rami.
Corone di foglie
vestivano d’incanto
la fronte mia protesa verso il cielo.
E nel cielo correva
l’immenso senza tempo
e l’acerbo pensiero
e il mistero…
E oggi…
ancora quel candore…
al rosseggiare della sera,
io ritrovo
nella minuta mano….
e negli occhi, lo stesso esplorare
dei vicoli nascosti d’un tempo.
Forse nel ciel di allora
io gia’vedevo
il volto suo di bimba….nel mistero.
Cos’e,forse, il mistero
se non la vita.
E nella vita di lei
la mia ritrovo.
– 22/03/2017
stefano squartini
POESIA: IL SONETTO DEL NUTRIMENTO
Lo stomaco che brontola
nel destarsi a questi odori
non vedo altro che la pentola
con i suoi inebrianti sapori
Ecco che arriva il piatto fumante
faccio fatica a trattener l’acquolina
mi armo felice e con fare zelante
mi appresto a onorar la somma cucina
È sul più bello che sento un calore
esce calmo e sicuro, senza tremore.
Esclama a gran voce “Grazie, Vita mia
per aver fatto anche oggi la doppia magia:
di donarmi con gioia questo sano alimento
e di riempirmi ovunque col suo nutrimento”
– 22/03/2017
VINCENZO DI TANTO
POESIA: Marea
Seduta sul muro
di fronte al mare….
a guardare le onde
che a sera tornano
a morire sulla spiaggia,
dopo l’inganno del mare
che vive.
La notte è condannata
ad amare il giorno,
sua immortale speranza. – 22/03/2017
Maria Letizia Somma
POESIA: Il Pescatore di cuori
Passeggio lungo il molo del mare del mio cuore….
osservo le sue tempeste, ascolto le grida delle sue burrascose gesta…..cerco la luce del faro brancolando nel buio della notte ma non la trovo….
Mi strappo le vesti nell’insidioso vento, corro nel contro-tempo delle maree….. copro le mie nudità ed io mio sesso con la sabbia fine e mi adagio sugli scogli… cerco la pace .. ma non la trovo…
Mi tuffo nel mare, cerco di annegare i miei perché, mi adagio nuda sul bagnasciuga e mi rotolo nell’acqua salmastra.
Ascolto la voce di una conchiglia che mi narra una storia d’amore avvincente: é la vicenda di un’ammaliante sirena e di un giovane pescatore di cuori..
Le Sirena era un’ artista, sedusse il pescatore con la sua melodiosa voce ed il suo sinuoso corpo .. fecero l’amore tutta la notte come mai nella loro vita.. fu così che lei cadde nell’ansiosa rete e si innamorò.
Il Pescatore, orgoglioso di aver pescato il suo cuore, prese potere su lei… le diceva che non voleva una relazione …l’allontanava ma poi la riprendeva, andava via ma poi tornava a cercarla sullo stesso scoglio….lei voleva fare ancora l’amore con lui ma lui no.. questo gioco di forza psicologico diventava una vera ossessione…
La Sirena vedeva il suo Pescatore di cuori ogni giorno..lo desiderava ma lui le si avvicinava ma poi le sfuggiva.. la tentazione di fare ancora l’amore con lui la faceva impazzire …
Un bel mattino il Pescatore tornò a cercarla su quello scoglio e questa volta voleva fare ancora l’amore con lei ma, dopo averlo tanto atteso La Sirena si era lasciata trasportare dai cavalloni di un’altra tempesta verso altri lidi…ed altre spiagge…..
Fu così che il Pescatore perse l’amore della sua vita, aveva giocato tanto col cuore della Sirena, tanto da averglielo spezzato per sempre.
Il Pescatore non era un uomo libero, era un traditore, un Pescatore di cuori..che si divertiva giocando a tradire la sua donna per puro gioco di seduzione… per lui la Sirena era solo un divertimento, solo sesso… passione allo stato puro….
Una notte tornando a casa, Il Pescatore trovò la sua donna addormentata sul letto e capii di non amarla più ..partì furibondo nella notte a cercare la Sirena…ma la corrente gli inviò una bottiglia contente un messaggio: “Ti ho aspettato tanto ma adesso non cercarmi più é troppo tardi, il gioco é finito, io sono andata via e non tornerò mai più.”
Un onda portò al Pescatore il cadavere della bellissima Sirena che per amore si era suicidata…
Il Pescatore lasciò la sua donna perché non l’amava più e rimase solo perché chi troppo vuole nulla stringe e l’amore é un gioco perso….
Love is a losing game
Scritto da Maria Letizia Somma, tutti i diritti riservati.
– 22/03/2017
Paola Lottini
POESIA: “Via col vento”
Oggi il vento mi parla di mare
mare di terre lontane.
Oggi il vento di parla di gabbiani
che graffiano il cielo
con ali cariche di vento .
Mi racconta di lagune di smeraldo
e spiagge bianche .
Mi fa udire lo stormire lieve
di palme ombrose
poi mi urla di tempeste ruggenti
di onde che si abbattono feroci
su aspre scogliere .
Mi sussurra di aurore boreali
che accendono i ghiacciai
di mille arcobaleni .
Ed io vorrei essere un gabbiano
che graffia i cieli di terre lontane
con le ali cariche di vento .
Paola Lottini – 22/03/2017
Giuseppe Calliera
POESIA: Sempre più soli
..sulla sommità del tempo
piegati da dogmi quali
…sudditi coatti
privi del potenziale magico
merci sul mercato senza valore
come potrà salvarci l’amore
se nel sorriso di un bambino
…si vedrà una dentiera da latte
e poi servitori
di un abominevole romanzo
….chiamato per errore storia
personaggi chiamati per errore eroi
e comparse che urlano invano
l’odio non da speranza alcuna
– 22/03/2017
olga scarpati
POESIA: I miei silenzi
Spesso mi nascondo
dentro grandi silenzi
accartocciata dentro un abbraccio,
il mio.
Non voglio vedere,
non voglio guardare,
ma solo aspettare.
E vedo le mie paure,
ascolto i miei silenzi.
E resto muta,
immobile
quasi indifesa
davanti al mio dolore.
Olga Scarpati – 22/03/2017
Thomas INCASTORI
POESIA: FILOSOFIA (SPICCIA)
o sia poesia
senza contatto
la poesia mia
o sia poesia
-fotografia
più che ritratto
ossia poesia
senza/con tatto
.TT – 22/03/2017