Carpinelli Silvia Silvia

POESIA: LA NEVE
Credo che la neve immacolata ami con infinita dolcezza ogni essere vivente… li bacia dolcemente, li accarezza amorevolmente scende piano e copre tutto con un abbraccio bianco, candido e puro, privo di interesse e secondo fine. Bisognerebbe imparare dalla neve a gestire i rapporti con il mondo…avere grazia, purezza e quella capacità di stendere un velo di bellezza sulle cose, invece di sporcare tutto anche solo con parole inadeguate. Grazie neve per ciò che ci insegni e sopratutto grazie per tutte le volte che ci ripeti la lezione.
| sorgente: https://www.google.it/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

Ercolini Radha

POESIA: Cupa assorta e attanagliata
Da quell’ombra che ad un passo da me
Sfuggo ritraendomi come un onda stanca
Indifferente di Cio che accade
Per quanto ancora?
Gli abissi rivelano
Ciò la mente rifiuta | sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 05/02/2018

Please follow and like us:

Ait Ali Abdelmalek

POESIA: Ti ho vista
Non ho visto
Più,
nessun altra.
Ti ho sentita
Non ho sentito
Più,
Nessun altra.
Ti ho sorriso
e non sorrido
Più,
se non dinanzi a te. | sorgente: https://www.google.it/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

Putignano Francesca

POESIA: Illusione

I mille occhi nell’uno ti osservano su di una retta fatta di stelle. Un illusione senza limiti ne confini dove solo l’illuminazione può chiarire. I tuoi occhi spenti sono il mio pane come noi lo siamo per il grande architetto. Nella clessidra dell’universo non sono che un nulla, forgiata dalle mie vite, sono qui dove nessuno può a contemplare lo specchio. Il mondo gira ed io non lo percepisco, sono una tra mille e mille in una…sola con una libertà effimera ma pesante come neve. Scale, una scalinata buia ecco cosa vedo, sono il riflesso di un’ombra, il passante nelle vite, una nave senza ancora. È davvero questo il concetto? Siamo davvero irrimediabilmente soli? Siamo senza speranza, siamo deserto, in un cerchio continuo. Siamo inchiostro su di una pagina troppo bianca, trovarsi ovunque e da nessuna parte, insieme ma anche soli. Sole e Luna..devo ancora capire dove finisce ombra e luce, e se io sono ombra chi è luce? Solo il mare qui, ora ad ascoltare il mio urlare di questa illusione così reale. | sorgente: https://l.facebook.com/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

Laura Caruso

POESIA: Capita di nuovo

Ti ho rivista una notte
Profumo di ricordi
Guardandoti attraverso un vetro trasparente
Un’illusione si fa strada nella mia mente
È quella di poter sentire di nuovo le tue mani
E’ quella di sentire che ancora mi chiami
Dei nostri baci tra la gente,
Del nostro amarci follemente.
Spingo la porta per vederci attraverso
Per vedere il tuo riflesso
Ma qualcuno doveva fare il primo passo
Non importa se sono io
Non importa se il tuo era un addio
Non lo era veramente
Perché mi accorgo di essere presente nella tua mente,
Come tu nella mia
Turbinio di pensieri verso la follia.
Ti accorgi della mia presenza e della mia speranza
Mi guardi come se d’un tratto niente avesse più importanza
Discorsi incompleti
Anima e orgoglio feriti
Bisbigli, giochi e liti
E far l’amore in mezzo ai prati.
La tua pelle reagisce al mio tocco gentile
E due lacrime scendono senza far rumore
Capita di nuovo di innamorarsi
Capita di nuovo di pensarsi
Di abbassare la guardia e provare nuova speranza
Per un qualcosa di segreto e sepolto
Per un sorriso acceso sul tuo volto
Capita di volere fortemente qualcosa che hai lasciato alle spalle
Quelle spalle erano le tue
Al buio consumavo le mie gelosie
Telepatia, elettricità di un tocco, fiato corto
Emozioni, che come di un orologio il rintocco,
Scandiscono le sequenze di un incontro
Mani sudate, freddo fuori e dentro
Battiti irregolari, denti stretti
Parole calme nell’intento
Fino a quando il tuo sguardo dentro al mio
Dà nuova luce a questo oblio
Capita di nuovo di innamorarsi
Capita di nuovo di cercarsi
Tu che ti avvicini e mi chiedi: rimani
Le mie braccia ed il mio petto
Giaciglio perfetto per un amore sofferto.
Bella da far male
Labbra come il miele
La mia illusione era la tua
La tua voglia era la mia
Perché nel profondo quella corda non si è mai spezzata,
Ha ferito le nostre mani
Ma l’abbiamo fermata
Era tesa e si è allentata
Freddo fuori, caldo dentro
Questa notte è questo il nuovo sentimento.

| sorgente: https://www.google.it/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

Maddalena Bonelli

POESIA: Il dubbio del gabbiano

Bellezza m’incanta sullo ionio mare:
di certo sei nato da sogno di poeta!
Infinito sogno di eterno cantore…
All’alba del mondo zampetto felice
passeri rincorrendo e moscerini
sulle rive dello Ionio incantato.

Dal cielo felice scruto le creste
che corrono a riva e si frangono
In un velo d’acqua sulla sabbia dorata
al sole del tramonto.
In volo radente afferro la preda
a pelo d’acqua
poi l’ala più in alto mi conduce
nell’azzurro più azzurro.

Ho attraversato i secoli
sciogliendo la vita in spuma e bellezza.
Ho spiato il clangore di navi
nel cui grembo nascosti solcavano il mare
fuggiaschi di Troia e di Scanderbeg l’eroico.

Ho poi visto armi trasformarsi in badili
e scudi in aratri;
Ho visto i cavalli lasciar posto ai buoi
agli asini e all’infaticabile mulo;
l’aquila bipenne volar sulle cime nascoste,
e solchi profondi affiorare nel nulla.

Ho visto sorgere dalla sabbia e dalle rocce
magnifiche terre,
Ho visto uomini duri a difesa della cultura
e di una vita dignitosa e feconda
poi un nuovo buio ha soffocato ogni ricordo
portando rovina dove splendide dimore
e templi furono.

Ora infine in nuovo evo spio fra le onde
e sulla sabbia dorata al crepuscolo
in cerca di cibo e curioso di nuova vita.
Quanto rumore, che confusione!

All’arrembaggio amici, cibo extra in quantità!
Ci tuffiamo sulla spiaggia di pini bordata
e oleandri e macchia mediterranea tenace.
l sole morente tinge di viola il cielo azzurro
e la luna alta sbircia l’immensa distesa
di acqua perlata.

Lievi increspature rosate
dolcemente violano l’argento
e scorrono a riva ritingendosi di blu
poi si frantumano in schiuma bianca
sulla plumbea battigia.
Zampettiamo allegri imprimendo la sabbia
della nostra presenza.

Sotto la rena a pelo d’acqua fuggono due granchi
spaventati dai lenti passi che portano in acqua
una coppia solitaria di umani in cerca di quiete.
Quale nuova sostanza offrono le antiche rive?

Spazzino ora sono di carcasse di carta,
e con becco robusto agguanto di fumo
gli scarti e del malcostume.
Un dubbio mi prude sull’ala:
sarà che dei greci
rimasti son solo di Ulisse
i fetidi porci?
| sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 05/02/2018

Please follow and like us:

Bonelli MADDALENA

POESIA: Il dubbio del gabbiano

Bellezza m’incanta sullo ionio mare:
di certo sei nato da sogno di poeta!
Infinito sogno di eterno cantore…
All#039;alba del mondo zampetto felice
passeri rincorrendo e moscerini
sulle rive dello Ionio incantato.

Dal cielo felice scruto le creste
che corrono a riva e si frangono
In un velo d’acqua sulla sabbia dorata
al sole del tramonto.
In volo radente afferro la preda
a pelo d’acqua
poi l’ala più in alto mi conduce
nell’azzurro più azzurro.

Ho attraversato i secoli
sciogliendo la vita in spuma e bellezza.
Ho spiato il clangore di navi
nel cui grembo nascosti solcavano il mare
fuggiaschi di Troia e di Scanderbeg l’eroico.

Ho poi visto armi trasformarsi in badili
e scudi in aratri;
Ho visto i cavalli lasciar posto ai buoi
agli asini e all#039; infaticabile mulo;
l’aquila bipenne volar sulle cime nascoste,
e solchi profondi affiorare nel nulla.

Ho visto sorgere dalla sabbia e dalle rocce
magnifiche terre,
Ho visto uomini duri a difesa della cultura
e di una vita dignitosa e feconda
poi un nuovo buio ha soffocato ogni ricordo
portando rovina dove splendide dimore
e templi furono.

Ora infine in nuovo evo spio fra le onde
e sulla sabbia dorata al crepuscolo
in cerca di cibo e curioso di nuova vita.
Quanto rumore, che confusione!

All’arrembaggio amici, cibo extra in quantità!
Ci tuffiamo sulla spiaggia di pini bordata
e oleandri e macchia mediterranea tenace.
l sole morente tinge di viola il cielo azzurro
e la luna alta sbircia l’immensa distesa
di acqua perlata.

Lievi increspature rosate
dolcemente violano l’argento
e scorrono a riva ritingendosi di blu
poi si frantumano in schiuma bianca
sulla plumbea battigia.
Zampettiamo allegri imprimendo la sabbia
della nostra presenza.

Sotto la rena a pelo d’acqua fuggono due granchi
spaventati dai lenti passi che portano in acqua
una coppia solitaria di umani in cerca di quiete.
Quale nuova sostanza offrono le antiche rive?

Spazzino ora sono di carcasse di carta,
e con becco robusto agguanto di fumo
gli scarti e del malcostume.
Un dubbio mi prude sull#039;ala:
sarà che dei greci
rimasti son solo di Ulisse
i fetidi porci?
| sorgente: https://www.google.it/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

CALDORA MICHELE

POESIA: Femminicidio
Intorno a me
Il vuoto
Esco da questo mondo
Lascio il tempo altrove
Supina sul pavimento
Non mi riconosco
E lui, che infierisce
Ancora
Vorrei parlargli
Gridargli è inutile
Ormai non v’è più esistenza……..

Sono libera | sorgente: http://instagram.com/ – 05/02/2018

Please follow and like us:

Pelullo Andrea

POESIA: L’errar umano

Capitano,
un’isola!
Troppi i giorni
passati pregando,
mi apparve
il risvolto del mondo;
senonché
al timone
vi è l’uomo
e va  l’orizzonte
rapito da nubi,
si levano cavalloni
portandosi ricordi,
fini scricchiolii
la prua canticchia
all’inchinarsi del maestro,
la vela,
un aquilone
che vola via;
già milioni d’urla,
questione d’attimi,
egoismi
come l’ultima volta
finiremo naufraghi,
ancora.
| sorgente: https://www.google.it/ – 05/02/2018

Please follow and like us: