Violeta Carkaj

POESIA: Silenzio

Di fronte a loro silenzio,
silenzio,
silenzio di fronte a loro,
silenzio,
perché tu non capisci,
tu non sai,
non sai quel che è successo,
e non sai ciò che hanno vissuto,
e figurati quel che hanno fatto e come sono,
tu non puoi capire,
perciò silenzio.
Ricordati, non ti conosce nessuno.
Quel luogo lontano da dove vieni
sicuramente è un sudiciume di gente barbara.
Dimmi ti prego, cosa vuoi contare,
cosa vuoi che siano le tue espressioni,
le tue volontà,
i tuoi sprazzi di gioia e di dolore?!!
Ti garantisco non somigliano a niente e a nessuno.
Allora, silenzio.
Non hai discendenze.
Prima di parlare, se vuoi evitare un torto pensa: tu sei Nessuno.
Hai presente il cane,
quel cane a cui si getta il cibo,
si danno istruzioni per usarlo a piacimento e per impedire di nuocere?
Bene, quello puoi fare.
E se mai volessi fare qualcosa di diverso,
tornatene al tuo paese.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorsi/ – 13/02/2018

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Rossi Giovanna

POESIA: A voi.
…e scrivigliela una poesia, fa in modo che due righe possano avventurarsi in tanta indifferenza.
Potrebbe non esserci molto tempo o, al contrario, tanto e, la coltre di indifferenza aumentare.
Cosa resta a due sorelle, di due sorelle?
Restano loro stesse, con le loro storie, passate, presenti e future e…resta tanta indifferenza!
Perché?
Perché non si ascolta il cuore? Dov’è finito l’amore insegnato, l’amore trasmesso, l’amore provato?
In qualche posto ci dev’essere… magari è sotterrato sotto cumuli di macerie di esperienze di vita, che le hanno allontanate l#039;una dall’altra.
Ho bisogno di sapere che l’amore ci sia, ho bisogno di sapere che ci sarà la voglia di ritrovarsi, ho bisogno di risvegliare le vostre coscienze…
Per ora scriverò poesie per voi, che possano dopo la ma morte farvi riflettere, sorridere, ricordare…ma anche piangere… piangere sulla vita, ma anche sulla morte! | sorgente: http://m.facebook.com/ – 13/02/2018

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Sabia Carmela

POESIA:
Nuvole passeggere, mi dicesti
Ora come allora
Riguardo questo cielo
Ma non è
Lo stesso cielo
Che moravo nei tuoi occhi.
Mamma.

| sorgente: https://www.google.it/ – 13/02/2018

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Bianchi Daniele

POESIA: Quando una luce si spegne

L#039;uomo è albero forte sulla terra
Ha radici ricordi
sfida il fulmine e la pioggia

Ma quando una luce si spegne
È un logorio di anime

Tante luci si stringono in una sola
In un addio eterno

Ombre lunghe di cipresso ascoltano
Foglie secche che parlano sull#039;asfalto
Raccontano di adii

Nemmeno tutti i ricordi del mondo
Potranno salvare dal silenzio | sorgente: http://www.google.it/ – 13/02/2018

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Casetti Rosalba

POESIA: Trekking nel Sulcis

Camminavo tra il mirto e non pensavo
un maestrale leggero mescolava
l’aspro del mare al profumo dell’elicriso

ogni passo era un passo dentro il silenzio
dentro un interiorità assorta e leggera

camminavo per camminare, nel presente
che fluiva immobile, con un suo ritmo segreto

un tempo puro e vuoto, un tempo risolto
da portarsi via e tenere caro per molto tempo.

un mattino di settembre col mare al fianco
e il suono alto della solitudine.
| sorgente: https://www.google.com/ – 13/02/2018

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Campagnaro Claudio

POESIA: Appena approdata

Quella brezza che lambisce i capelli e la pelle;
Sento questo spazio dove il tempo si è fermato,
ora senza ostacoli, senza pensieri; liberato.

Percepisco questo bagliore simile al fuoco,
ma fresco come la pioggerella da onde appena infrante,
come la fragranza del seme di coriandolo appena macinato.

Il passato mi attraversa come un coltello la latta,
ma qui sono al sicuro, un#039;imbarcazione appena approdata;
la bellezza della verità ora può prendere il sopravvento.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia/ – 13/02/2018

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MANCA MASSIMO

POESIA: “ IL GESTO PIU’ BELLO ”

Adoro le persone che si prendono per mano,
che sia una mamma o un papà che prende la mano
del suo bambino per attraversare la strada
o per accompagnarlo nel cammino della vita;
che sia un uomo che prende la mano della sua amata
per avvicinarla a se;
che sia un amico che ti stringe la mano per darti conforto
nei momenti ombrosi
e per darti aiuto nei momenti tristi e difficili.
Prendere per mano un altra persona è uno dei gesti d’amore più belli
e vuol dire
“ non ti mollo più, ci sono io con te “ .

MASSIMO MANCA | sorgente: https://www.google.it/ – 13/02/2018

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Emilia galetti

POESIA: DIMMI COME HAI FATTO

Dimmi come hai fatto,
dimmi del tormento che ti ho dato.
Il mondo si era fermato intorno a me,
ed io ti sussurravo :
perdonami amore , non ce la faccio più.
Arrivavi correndo , con affanno
e la tua presenza sentivo prepotente:
nei nostri bimbi, piccoli e grandi.
Perdonami amore , non ce la faccio più.
E mi accompagnavi in quel cammino di fede che
era appartenuto solo a te.
Perdonami amore , non ce la faccio più.
Ed eri quel passerotto che picchiettava sui vetri ,
quella rosa rossa , sbocciata con la neve d#039;inverno,
ed eri quel cane guidato fin nel nostro giardino
e quell#039;angelo che me lo stava affidando.
Perdonami amore, non ce la faccio più.
Ed eri nella giovane coppia ,
con l#039;allegria di quel bambino arrivato da lontano.
Perdonami amore, ora so come hai fatto,
ti sei preso la mia forza,
ma mi hai lasciato la tua.
E lentamente , il mondo riprende a girare
e la vita a vivere.
Per me e per te.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 13/02/2018

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Pestelli Daria

POESIA:
Titolo: Tentazione

Brivido ibrido criptico
dal corpo secco di un uomo
urli in silenzio il dolore
nessuno avverte il tuo suono

ti slanci senza amor proprio
sei per Lucifero fonte di vita
ricordi a quell#039;uomo che è solo
e lo privi di ogni fatica

eppure non vuoi che aiutarlo
ma forze non hai, cadi nel fango
con coloro che piangon la morte
ed essi piú vita non hanno

che credono nella via dell#039;autocommiserazione
come fonte di scudo metallico
ma quello che loro non sanno
è che è Lucifero la lega in metallo.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia/ – 13/02/2018

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Andreassi Quetti Massimo

POESIA: Siamo circondati da
cose inutili
persone inutili
idee malsane
voglia di primeggiare
e la costante consapevolezza
di essere migliori
della propria immagine
riflessa nello specchio.
Avremmo bisogno di più silenzio
per capire chi siamo realmente
per scoprire chi non siamo
e per mettere insieme i pezzi
di una vita passata ad aspettare
che tutto ruoti per il verso giusto.
Ora
qui adesso
mi sento come in un allevamento di mucche
qualcuna in attesa del macello
separate da steccati
a ruminare e rimuginare
inconsapevoli del proprio destino.
L#039;era industriale ci ha reso uguali
e troppo diversi
per avere ideali comuni,
viviamo sopra la terra
ma sovrastati dalle stelle
e tanto basta
per sentirci piccoli piccoli
ma grandi
di fronte alla mirabilissima fica dell#039;universo. | sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 13/02/2018

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