POESIA:Un mare di problemi in cui nuoto
e ci affogo, e noto che in fondo, il fondo in se è innocuo.
Ogni volta che mi salvo lo annoto,
così, in vita, mi ricordo della morte e non m’annoio,
Rimango appollaiato sul tetto del mondo, finché a terra sgorga il fuoco
le lacrime sono olio e le odio, perché fanno ardere sempre di più,
e io dovrò andare sempre più su, tanto che godo e odo,
rumori che in terra non sentivo proprio…
in vita, la terra conta.. in morte non proprio.
Salvate ogni bene che sentite proprio, perciò il mondo è un obbrobrio,
mentre io, ritorno in mare e il male, così, ha un benevolo scopo.
Ogni volta che torno, scopro che nulla ha uno scopo
e scoppio di imbarazzo in mezzo alla folla,
perché scoppio in lacrime, perché mi importa più di chi lascio al suolo quando parto,
quando vado in alto, che di chi incontrerò quando sarò solo,
i pensieri mi rendono mortale, sono come la colla,
e il libero arbitrio non è un dono, anzi è una condanna che non lascia scampo e che in più inganna..
è una pena di morte e la vita stessa è l’arma.
Contrasti diversi, ogni volta che sputo fuori l’acqua,
cerco il suicidio ogni volta che voglio la calma,
migliora tutto, si sa, ma qua
un giorno, con un sorriso e gli occhi ancora lungimiranti, troveranno la mia salma. – 12/07/2018
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