Marco Fallocco

POESIA: Lacrime e sangue . . . .

So tempi duri questi so tempi de eccessi
Ognuno se guarda li propri interessi
Poi l’omicidi so teletrasmessi
Ma che je fa . . .poi te confessi

Certo che semo proprio malmessi
C’aritrovamo tutti depressi
Moji . . mariti . . . annessi e connessi
‘o sguardo perso . . .co l’occhi fissi

E come vampiri aspettamo l’eclissi
Du squilli de tromba . . è l’apocalissi
Ormai nun se fanno manco i processi

Li sacrifici c’hanno promessi
Lacrime e sangue . .e noi ‘n catalessi
Cambiano i cazzi . . ma i culi so i stessi
– 11/01/2017

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Marco Fallocco

POESIA: Lacrime e sangue . . . .

So tempi duri questi so tempi de eccessi
Ognuno se guarda li propri interessi
Poi l’omicidi so teletrasmessi
Ma che je fa . . .poi te confessi

Certo che semo proprio malmessi
C’aritrovamo tutti depressi
Moji . . mariti . . . annessi e connessi
‘o sguardo perso . . .co l’occhi fissi

E come vampiri aspettamo l’eclissi
Du squilli de tromba . . è l’apocalissi
Ormai nun se fanno manco i processi

Li sacrifici c’hanno promessi
Lacrime e sangue . .e noi ‘n catalessi
Cambiano i cazzi . . ma i culi so i stessi
– 11/01/2017

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giovanna cimino

POESIA: SISMA
Vibrazione che comincia
con un fremito, un sospiro,
non si sa quando
ma si sa dove.
Sisma che parla
con linguaggio tenue,
eco prolungata
di una furia
che lascia parole spente
e cuori in frantumi,
forza distruttrice,
silenzio e vuoto.
Parole spente
mentre pietre si sbriciolano
e perdono forma.
Terra che si scuote
e nascondigli che non giovano,
sdegno dell’uomo
che ammutolito soccorre.
All’orizzonte croci
e anime straziate
e tra le macerie
bambini che giocano
inneggiando alla vita. – 11/01/2017

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giovanna cimino

POESIA: SISMA
Vibrazione che comincia
con un fremito, un sospiro,
non si sa quando
ma si sa dove.
Sisma che parla
con linguaggio tenue,
eco prolungata
di una furia
che lascia parole spente
e cuori in frantumi,
forza distruttrice,
silenzio e vuoto.
Parole spente
mentre pietre si sbriciolano
e perdono forma.
Terra che si scuote
e nascondigli che non giovano,
sdegno dell’uomo
che ammutolito soccorre.
All’orizzonte croci
e anime straziate
e tra le macerie
bambini che giocano
inneggiando alla vita. – 11/01/2017

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Alberto Anderson

POESIA: LO SCOPO

La freccia impetuosa scagliata dal nemico
sibila nella carezza del vento,
si gira nel vortice del bersaglio,
raggiunge la meta con la volonta’ nemica
e si incastra in costole ormai senza vita.
Il suono è sordo e pungente !
La battaglia di gente come noi
è vecchio romanzo a fumetti;
il gusto della vittoria, per il senso della lotta ! – 11/01/2017

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Alberto Anderson

POESIA: LO SCOPO

La freccia impetuosa scagliata dal nemico
sibila nella carezza del vento,
si gira nel vortice del bersaglio,
raggiunge la meta con la volonta’ nemica
e si incastra in costole ormai senza vita.
Il suono è sordo e pungente !
La battaglia di gente come noi
è vecchio romanzo a fumetti;
il gusto della vittoria, per il senso della lotta ! – 11/01/2017

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Fabio Lento

POESIA: “…D’un tratto,
mi accorsi che quell’aria salmastra,
che saliva dal mare cosí carica di nostalgia e ricordi,
avava senso respirarla solo sopra la tua pelle…
Solo cosí, i ricordi,
potevano trasformarsi in nuove speranze,
in sogni…” – 11/01/2017

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Valeria Andreozzi

POESIA: Una danza senza nome
Avrei voluto vederti andare via senza scarpe
sciogliendo in fretta i miei capelli al vento
avrei scelto per te il mare in tempesta
per ricordarci insieme le nostre lotte
avrò pensato mille volte di sapere come conservarti
ma ogni strada è stata diversa e tu sei cresciuto in lei il tuo odore sparpagliato ha restituito al mio cuore una danza di ricordi senza nome – 11/01/2017

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anna Bonaiuti

POESIA: Il dono
Era il sei gennaio
Quando senza scopa
sei volata via.
Troppo presto ci hai lasciato.
senza un perché
Il.vuoto incolmato.
Io ho senza pretese ,il tuo posto ho preso.
e a mio fratello ho gelosamente accudito.
Sei il dono più bello
Fratellino mio
Tu sei il mio cuore
Non puoi camminare
ma per la gioia che mi dai
Son io che a te devo ringraziare.
Sei il dono più bello
che mai nessuno mi avrebbe mai donato

– 11/01/2017

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Norita Ravazzolo

POESIA: Farò del mio meglio

ci puoi giurare…
a non cambiare.
Sarò sempre più lontana da ogni guerra umana…
con il suo razzismo, omofobia
e faziosità.
Mi stringero’ forte ad un animale
per sentire cuore e bontÃ
e questa violenza creativa…
mi troverà seduta
con i miei colori in mano,
a giocare con i bambini,
a giocare in un girotondo

e sarà in quel mondo
diversamente unico,
dove non saremo ombre
ma persone, tutti…
a scrivere semplici giorni.

Cristi appesi ad una croce
a non sentirsi dire:
“Dovevi pensarci prima!”
ma avremmo opportunitÃ
cose buone da costruire

una pace…
una libertà.

Norita Ravazzolo
– 11/01/2017

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